Performance Index: il test per migliorare le prestazioni atletiche

Performance Index: il test per migliorare le prestazioni atletiche

I passi avanti compiuti dalla tecnologia e dalla robotica hanno consentito negli ultimi anni alla medicina e alla fisioterapia di applicare nuovi e più efficaci sistemi di trattamento e di diagnostica.

Ne è un esempio l’intelligenza artificiale del robot Hunova che all’ Humanitas Mater Domini, permette, prima di effettuare un dettagliatissimo checkup su diversi distetti neuromotri, e successivamente offre un piano di allenamento super personalizzato che mira a compensare le criticità messe in luce dal test iniziale.

Performance Index: il test per migliorare le prestazioni atleticheStiamo parlando del Performance Index, un test che si rivolge a sportivi amatoriali e professionisti, dove il fisioterapista valuta con scientificità le prestazioni fisiche e le aree deficitarie dell’atleta, definendo così un percorso molto personalizzato volto a migliorare le prestazioni atletiche.

“In realtà il robot nasce come supporto alla riabilitazione ed è in grado di analizzare in maniera precisa, puntale e scientificamente oggettiva i gesti motori di ogni persona.  Per questo il Performance Index rappresenta un supporto alla precisione dell’allenamento dell’atleta e si basa su un lavoro di analisi dei gesti sportivi di vari sport (calcio, basket, tennis, corsa, nuoto, vela) per capire quali sono le abilità motorie che hanno in comune la maggior parte degli sport”, spiega Patricio Spallarossa, fisioterapista dell’ospedale.

Cos’è il test Performance Index?

Si tratta di un esame che permette allo specialista di valutare più scientificamente le prestazioni fisiche dello sportivo, analizzando 130 parametri biomeccanici e dati inerenti la qualità dei movimenti, tra cui forza, ampiezza e reattività.

Prendendo in analisi diversi sport e comparandoli tra loro, sono state individuate 7 aree in cui ricadono tutti i gesti sportivi. Queste aree sono:

  • forza e coordinazione del core addominale, cioè il complesso muscolare da cui dipende l’efficienza e l’efficacia statica e Performance Index: il test per migliorare le prestazioni atletichedinamica del corpo umano;
  • equilibrio e il controllo del tronco
  • l’equilibrio reattivo monopodalico (su un piede solo)
  • equilibrio statico reattivo e dinamico bipodalico (su entrambi i piedi).

Gli sport, di base, hanno in comune tutti questi elementi, anche se ogni sport sviluppa in maniera, più o meno peculiare, alcune aree rispetto ad altre.

“Per esempio in un calciatore la forza della caviglia è molto importante, così come la capacità di cambiare repentinamente direzione cè un’azione fondamentale nell’area di gioco. Mentre nella vela: il controllo del tronco, una buona forza degli addominali e su specialità veliche più impegnative, come le regate di catamarano, avere un buon equilibrio sul natante può essere determinante per l’equipaggio, proprio per riuscire a governare il catamarano in maniera vincente e rapida rispetto a quegli atleti che hanno un controllo del tronco minore.

Quindi, quella che può essere un’abilità particolare di un determinato sport, in realtà è l’insieme di gesti che possiamo ritrovare anche in altre attività sportive.

Il Performance Index è un indice che abbraccia, con le dovute particolarità, quanti più sport possibili a livello sia agonistico che più amatoriale”, dice Spallarossa.

Come funziona il test?

Quando si svolge una determinata disciplina sportiva si compiono gesti funzionali, cioè movimenti specifici di alcune aree del corpo, per esempio il movimento delle gambe nella corsa o delle braccia nel sollevamento pesi.

Performance Index: il test per migliorare le prestazioni atleticheEseguire in modo corretto questi movimenti aiuta, non solo a ridurre il rischio infortunio, ma anche migliorare le potenzialità del proprio corpo. Sviluppando forza, agilità, velocità, resistenza, potenza, coordinazione per raggiungere la migliore performance e potenziando la salute.

Attraverso una sequenza di prove ed esercizi che misurano forza, velocità di reazione e controllo posturale dinamico, il test restituisce un’analisi specifica e mirata, per valutare il livello di performance di ogni area funzionale.

La valutazione (che viene espressa in percentuale) al termine del test, può indicare una prestazione scarsa, sufficiente, buona o eccellente, e serve al fisioterapista per individuare una o più aree funzionali deficitarie, cioè che funzionano meno bene e che devono essere rafforzate con esercizi mirati.

“La cosa interessante di questo test rispetto agli esami tradizionali, oltre alla rapidità e alla scientificità su cui si basa, è il fatto che recepisce dei gesti specifici e li analizza.

Prendiamo come esempio il mondo della vela: un velista che magari deve stare seduto per governare le vele, punta molto sul controllo del tronco e sul rinforzo del core addominale e quindi il test lavorerà molto su questo aspetto, sulla forza degli arti inferiori, sulla forza statica o reattiva”.

Performance Index: dritti all’obiettivo

Il test propone una batteria di prove abbastanza simili per tutti gli sportivi, però ogni atleta ha peculiarità gestuali completamente differenti, quindi i risultati sono completamente diversi non solo in base allo sport praticato, ma anche al ruolo svolto.

Continuando a parlare di vela, per esempio, il prodiere sarà meno brillante circa la forza reattiva degli arti inferiori proprio perché deve, in maniera rapida spostarsi da una parte all’altra della barca. Mentre il timoniere, che è più stazionario, sarà più performante sul core addominale, l’equilibrio bipodalico.

“Questa tecnologia aiuta molto il professionista (fisioterapista o preparatore atletico) perché non solo individua, conferma o smentisce la valutazione dell’atleta che si fa a priori, ma soprattutto perché permette di proporre un allenamento veramente personalizzato e mirato.

Tornando all’esempio del prodiere, essere consapevole di avere un gesto debole sulla caviglia ma al con tempo sapere che può superare il suo deficit, lo aiuterà nell’allenamento, migliorando la performance, spronandolo a uscire da quelle fasi di stallo fisico e psicologico che a livello sportivo sono pericolosissime”, spiega Spallarossa.

A chi è consigliato il test?

L’approccio fisioterapico con il Test Performance Index è indicato per:

  • tutti gli sportivi , amatoriali o professionisti, che praticano qualsiasi disciplina
  • atleti che hanno subito un trauma o una malattia e che, dunque, hanno l’esigenza di recuperare il tempo di inattività fisica
  • persone che, anche in assenza di trauma, dovranno allenarsi sulla base di obiettivi specifici

“Lo sportivo professionista ad alto livello ha ovviamente una squadra di tecnici della salute come medici, fisioterapisti, ortopedici, fisiatri, che si occupano del suo benessere psico-fisico.

Ma il supporto della robotica è fondamentale perché aiuta l’atleta a indirizzare gli sforzi alla ricerca della miglior performance.

Con un test estremamente rapido (circa 40 minuti) lo sportivo riesce a individuare immediatamente i suoi punti deboli e quindi a lavorare in collaborazione con il proprio fisioterapista o allenatore proprio su quelle aree.

Il test è utile (oltre che per preabilitare e superabilitare lo sportivo) anche per riabilitarlo in caso di infortuni”, spiega Spallarossa.

Come viene eseguito il Test Performance Index?

Il test prevede che l’atleta salga su una specifica pedana ed esegua alcuni esercizi fisici (salto, equilibrio su un piede solo, affondi, squat, esercizi posturali e di equilibrio) per valutare:

  • Equilibrio,
  • Core addominale (muscolatura dell’addome e della colonna lombare)
  • Articolarità e forza nelle articolazioni.

La macchina è collegata all’atleta da un sensore per il controllo del tronco in 3 dimensioni (gli altri sensori sono nascosti nelle pedane meccanizzate) che registrano i movimenti e li analizzano.

“Nel giro di 40/45 minuti l’atleta viene sottoposto a una batteria di test fisicamente impegnativi, il risultato che restituisce la macchina è chiaro e indirizza immediatamente il fisioterapista verso un lavoro mirato su quelle aree che hanno bisogno di maggiori attenzioni”, dice Spallarossa.

Test Performance Index e FisioterapistaPerformance Index: il test per migliorare le prestazioni atletiche

Il fisioterapista interpreta i risultati del test Performance Index e imposta un percorso di allenamento personalizzato, con esercizi e livelli di difficoltà sempre aggiornati e rappresentano una sfida per l’atleta, focalizzando lo sforzo maggiore in quelle aree dove la performance non è ottimale.

“Il vantaggio è avere accanto uno specialista che, riabilita non solo in caso di infortunio, ma diventa un vero e proprio allenatore che accompagna lo sportivo nel suo percorso di crescita fisica, fornendo consigli, strategie ed esercizi di rinforzo utili come preparazione sportiva e prevenzione degli infortuni.

Inoltre, ogni volta che si esegue un test o la sessione di allenamento, la proposta della macchina viene ulteriormente personalizzata. Quindi l’intervento diventata doppiamente mirato all’atleta.

In pratica, la tecnologia suggerisce degli esercizi appropriati, il fisioterapista deve validare o perfezionare questa proposta, solo a quel punto la macchina propone eventuali correzioni al ciclo di allenamento chiedendo di aumentare o ridurre la difficoltà sul singolo esercizio.  Non solo: potrebbe anche richiedere ulteriori esercizi se l’atleta diventa molto bravo oppure se non migliora (oaddirittura peggiora) secondo parametri prestabiliti e si reimposta il trattamento. Ovviamente a fine dell’intervento riabilitativo di allenamento si ripete il test per vedere se le difficoltà sono state superate”, precisa Spallarossa.

Attraverso il Performance index, il fisioterapista può:

  • Identificare in maniera più scientifica e precisa quali sono le abilità fisiche carenti e sulle quali occorre agire con un preciso e percorso di allenamento
  • Definire un percorso più personalizzato sulle reali necessità dell’atleta
  • Monitorare con maggior precisione i miglioramenti delle prestazioni

About Emma Rota

Laureanda in Scienze della Comunicazione, da sempre curiosa e affamata di nuove esperienze. Viaggia ogni qual volta le sia possibile, legge, si documenta, osserva quanto la circonda arricchendo così il suo bagaglio personale di conoscenze. Grande appassionata di moda e di tutto ciò che riguarda il settore. Cresciuta in mezzo alla natura, è un’autentica amante degli animali, attenta e rispettosa nei confronti dell’ambiente.

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