Sindrome da rientro al lavoro: 6 + 1 modi per superarla brillantemente
Eros & Psiche

Sindrome da rientro al lavoro: 6 + 1 modi per superarla brillantemente

17/09/2018
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Siamo a metà settembre, e la maggior parte degli italiani è ormai rientrata al lavoro dopo le ferie estive, il momento tanto atteso dai più per potersi rilassare, passare il tempo con la famiglia e gli amici e godersi tutta la luce del sole possibile.

L’abitudine, principalmente italiana, di andare praticamente tutti in ferie nel mese di agosto per un pòaio di settimane o piùà, fa si che la prospettiva di tornare al lavoro dopo un lungo periodo di inattività, renda le cose piuttosto difficili. Ma anche chi ha la fortuna di fare diverse pause durante l’anno, avverte comunque la cosiddetta sindrome da rientro.

Sindrome da rientro al lavoro: i sintomi

Questo passare bruscamente da un tempo “analogico” a un tempo “digitale”, che richiede attenzione, puntualità e precisione, per molti lavoratori si accompagna a tutta una serie di sintomi: apatia, ansia, mal di testa, insonnia, senso di stordimento, difficoltà digestive, sintomi riconducibili alla sindrome da rientro al lavoro (post-vacation blues).

Perché? Perché la nostra mente tende per sua natura più all’analogico, come affermano gli psicologi.

Se anche tu fai parte di questa categoria di persone, per evitare di cadere nella sindrome da rientro, puoi seguire questi consigli degli esperti della rivista Forbes.

Sindrome da rientro al lavoro: inizia lentamente

Tornare al lavoro dopo una vacanza estiva può essere difficile quando si inizia subito a lavorare a pieno ritmo. Se puoi, segui il tuo ritmo e consenti al tuo programma di lavoro di riprendere gradualmente, anziché occuparti subito di compiti o progetti difficili. Nel giro di poche settimane tornerai nello “swing” delle cose senza deprimerti perché avrai dato alla tua mente e al tuo corpo il tempo di riadattarsi

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Sindrome da rientro al lavoro: se possibile rientra a metà settimana

Se ti è possibile, pianifica il tuo ritorno al lavoro a metà settimana. In questo modo avrai l’opportunità di recuperare e-mail e progetti, riprendere i contatti con le persone importanti e poi avere un altro fine settimana dietro l’angolo. Ciò renderà il rientro più delicato e, inoltre, viaggiare a metà settimana è più economico e meno stressante! 

Sindrome da rientro al lavoro: un app ti mantiene focalizzato

Per mantenerti focalizzato sul lavoro ci sono molte app da scaricare sugli smartphone che possono aiutarti. Una che mi piace tanto è Forest: ti aiuta a concentrarti su un compito alla volta per i minuti che desideri, e ti permette di piantare contemporaneamente degli alberi ogni volta che riesci a non usare il telefono per il tempo che hai programmato. Se decidi di interrompere anticipatamente il periodo di lavoro provocheresti la morte dell’albero che hai piantato, e nessuno vorrebbe questo.

Sindrome da rientro al lavoro: crea confini personali sani 

Le vacanze, in genere, sono un’occasione per prendersi cura di se, fare esercizio fisico, dedicarsi ai propri hobby e a tutte quelle cose che alimentano la nostra energia. Una volta rientrati al lavoro è facile lasciare andare tutte queste cose fino alla nostra prossima vacanza. Crea, invece, dei sani confini personali con te stesso per inserire piccole attività quotidiane che riforniscono di energia la tua energia, indipendentemente da quanto sei impegnato e da quanto tu pensi di “non potere”

Sindrome da rientro al lavoro: mantieni un atteggiamento di gratitudine 

Le persone che trovano più gioia nelle loro vite personali e professionali sembrano apprezzare davvero il momento. Mostrano gratitudine per i bei tempi ma anche per i cattivi. Non è così facile, lo so. Ci vuole attenzione e dedizione per vivere ogni momento con gratitudine. Quando impari a farlo, vivrai al meglio la tua vacanza e, al rientro, sarai grato al tuo lavoro per le sfide e le opportunità che ti offre.  

Sindrome da rientro al lavoro: integra riposo e relax nella tua routine

Le lunghe vacanze estive sono semplicemente un modo in cui le persone possono trovare sollievo. Invece di vedere le vacanze come una fuga una o due volte l’anno, crea opportunità continue per introdurre riposo e relax nella tua routine normale. Trova modi creativi e coerenti per prenderti cura del tuo benessere mentale, fisico ed emotivo, in questo modo è meno probabile che ti sentirai depresso al tuo rientro dalle tue vacanze più lunghe

“Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua” – Confucio

Sindrome da rientro al lavoro: quanto ami il tuo?

In realtà, sono convinta che l’unico modo per evitare la depressione post –vacanza sia di fare un lavoro che si ama. Non ci sono scappatoie. Quando ami il lavoro che fai non puoi essere depresso all’idea di riprenderlo, è come essere in ferie tutti i giorni! Se quindi ti senti tanto depresso al pensiero di rientrare al lavoro, forse vorresti fare un lavoro diverso, o vorresti vivere la tua vita in modo diverso. C’è sempre tempo per cambiare e un life coach ti può aiutare in questo.

Sono una Life & Business Coach, vivo a Imperia, nella bellissima Liguria di Ponente, e lavoro in tutta Italia conducendo corsi per privati e aziende sul potenziamento e sviluppo delle risorse umane, Tengo inoltre sessioni individuali di coaching anche via skype.Il coaching nasce con l'idea di abbracciare il cambiamento, liberarsi dalle credenze limitanti e superare gli ostacoli al fine di creare i risultati che si vogliono nella vita, di lavoro ma, soprattutto, di BEN-ESSERE. E per me, BEN-ESSERE, significa1) apprezzare ogni giorno della propria vita 2) scoprire e valorizzare ciò che funziona 3) apprendere continuamente 4) essere connessi alle persone 5) inserire gioia e divertimento in tutto ciò che si fa 6) apprezzare le idee, i sogni, gli obiettivi diversi 7) vivere in modo ottimista

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