Ama le tue gambe: prevenzione della Malattia venosa cronica

Ama le tue gambe: prevenzione della Malattia venosa cronica

Ama le tue gambe: siamo nel mese della prevenzione della Malattia venosa cronica. Non soltanto il caldo e le errate abitudini di vita quotidiana portano a dolore, gonfiore e pesantezza delle gambe: si tratta di sintomi che possono nascondere una patologia cronica. Quest’ultima, se non viene trattata, è destinata a peggiorare nel tempo.

Ama le tue gambe: una campagna

Ama le tue gambe: prevenzione della Malattia venosa cronicaBisogna prendersi cura delle proprie gambe. Per tutto il mese di maggio, chiamando il numero verde 800 042 650, si potrà prenotare una visita gratuita con un medico specialista della Società italiana Diagnostica vascolare (Sidv).

Opuscoli informativi saranno disponibili in tutte le principali farmacie italiane. In tal modo, i pazienti potranno ottenere indicazioni pratiche su prevenzione, diagnosi e trattamento della Malattia venosa cronica (Mvc).

Informazioni sulla campagna, sulla patologia e sulle regole della prevenzione saranno disponibili anche su questo sito.

Servier ha agito in questo senso con la validazione e il supporto scientifico della Sidv e della Fondazione italiana vascolare onlus (Fiv).

Ama le tue gambe: bisogna proteggerle a tutte le età

E’ fondamentale avere gambe sane per tutti, a tutte le età.Ama le tue gambe: prevenzione della Malattia venosa cronica

Ma quali sono i sintomi della Malattia venosa cronica? Appunto dolore, gonfiore e crampi notturni. La patologia coinvolge il sistema circolatorio e peggiora se non trattata fin dalle prime avvisaglie. Le vene delle gambe non funzionano più in modo corretto e perdono elasticità: di conseguenza, è più difficile far defluire il sangue dalla periferia del corpo al cuore.

Ama le tue gambe: i consigli degli esperti

Un vademecum contiene tutte le indicazioni pratiche sulla prevenzione, diagnosi e trattamento farmacologico della Malattia venosa cronica. Ma che cosa consigliano gli esperti? Bisogna farsi controllare, soprattutto prima dell’estate. Si tratta, in effetti, di un periodo dell’anno nel quale i sintomi si possono accentuare, in particolare in caso di familiarità, se durante il giorno si tende a stare molto in piedi fermi o seduti, se si è in sovrappeso e se ci si espone a fonti di calore.

Ama le tue gambe: piccoli capillari in vista

Ama le tue gambe: prevenzione della Malattia venosa cronicaLuigi Antignani, presidente Fiv e presidente onorario Sidv, si è espresso in questo modo: “La Malattia venosa cronica è la terza patologia più diffusa, dopo allergie e ipertensione. Essa colpisce 19 milioni di italiani, dal 10 al 50% degli uomini e oltre la metà delle donne (dal 50 al 55%). Soltanto una persona su tre, però, sa di essere malata e segue una corretta terapia farmacologica. A queste prime avvisaglie si accompagnano gonfiore e pesantezza durante il giorno. A livello visivo i primi segni che si notano sulle gambe sono piccoli capillari in vista, di colore rosso o verdastro di circa 3 millimetri: non si tratta solo di inestetismi, ma dei primi campanelli d’allarme delle branche varicose”.

Ama le tue gambe: alcuni distinguo

Queste le parole del professor Leonardo Aluigi, presidente Sidv: “Per Malattia venosa cronica (Mvc) si intende ogni anormalità morfologica e funzionale che riguarda il sistema venoso, di lunga durata ed espressa da sintomi e segni che indicano la necessità di indagini o di cure. Viene distinta dall’Insufficienza venosa cronica, che è invece una fase più avanzata della Mvc e che si riferisce alle alterazioni emodinamiche del sistema venoso, che si manifestano con edemi, alterazioni della pelle e addirittura con le ulcere, nei casi più avanzati”.

Ama le tue gambe: non trascurare i primi sintomi

Ovidio Brignoli, medico di Medicina generale e vicepresidente Simg, ha dichiarato: “Considerando che circa il 20% della popolazione soffre di Mvc, le richieste al Medico di medicina generale sono numerose e non devono essere assolutamente trascurate. Già i primi sintomi sono un campanello d’allarme: il medico, in quel caso, può prescrivere alcuni farmaci. E’ fondamentale anche l’indicazione di presidi adeguati, come l’elastocompressione”.

Ama le tue gambe: diagnosi della Mvc

La Malattia venosa cronica è diagnosticata tramite una valutazione angiologica e se necessario con l’ausilio dell’ecocolordoppler. Quest’ultimo mette in evidenza sia una incontinenza del sistema venoso superficiale, sia il diametro della vena.

Malattia venosa cronica: prevenire il peggioramento

Come prevenire il peggioramento della Mvc? Si suggerisce di praticare attività fisica, indossare calze elastiche, evitare l’esposizione al calore eccessivo, limitare l’utilizzo di tacchi alti e ricorrere all’uso di farmaci con evidenze cliniche riconosciute dalle linee guida.

Elia Diaco, angiologo e medico vascolare, esperto in terapia sclerosante, ecocolordoppler vascolare, ha affermato: “Nei casi in cui è necessario intervenire, oltre alla terapia farmacologica si ricorre a una tecnica innovativa, la scleromousse, tecnica che si esegue in ambulatorio con iniezione di un liquido schiumoso. Esso in pochi secondi sclerotizza, in maniera indolore e irreversibile, tutte le strutture varicose e incontinenti. Questa tecnica nel 80-90% dei casi può efficacemente sostituire la tecnica tradizionale chirurgica di stripping e crossectomia in assenza di rischio chirurgico e di anestesia”.

Ama le tue gambe: ruolo della farmacia

Il dottor Daniele Dani, farmacista e consigliere Federfarma, ha aggiunto: “Ci sono due elementi fondamentali a supporto del cittadino/paziente: la farmacia, che grazie a capillarità, prossimità e facilità di accesso alla struttura è il primo riferimento, e il farmacista, professionista esperto che può dare un consiglio iniziale e rappresenta il primo accesso alle cure. Il farmacista può rispondere alle richieste della persona che gli descrive i sintomi e può consigliare il presidio più adatto in base alle sue esigenze, oppure indirizzarla verso il medico di Medicina generale. Una volta che il paziente si è rivolto al proprio medico o allo specialista, il farmacista può fornire validi consigli e supportarlo nel suo percorso di aderenza alla terapia, per fare in modo che non la interrompa improvvisamente”.

Malattia venosa cronica e vene varicose

Le vene varicose sono anormalità morfologiche (di forma) e funzionali del sistema venoso: sono prese in considerazione nell’ambito della Malattia venosa cronica, come abbiamo accennato. Parliamo di un inestetismo fastidioso, ma anche di una “spia” che può nascondere problemi di salute seri, come detto. Le vene varicose interessano, in particolare, oltre il 40% delle donne italiane, soprattutto dopo i 50 anni. C’è di più: sullo Stivale ne soffre anche un uomo su quattro. In estate, come appare chiaro, il problema diventa più grave. Gonfiori e arrossamenti, oltre al senso di pesantezza dovuto al caldo, determinano un aumento delle richieste di interventi di scleroterapia, per migliorare non soltanto la salute, ma anche l’aspetto delle gambe, più esposte nella stagione calda.

Vene varicose e scleroterapia intorno al mondo

Il dottor Paolo Casoni, vice presidente dell’Associazione flebologica italiana (Afi) e direttore del dipartimento del centro Ippocrate – Vein clinic di Parma è intervenuto in argomento: “Secondo le stime, in tutto il mondo in una sola giornata oltre 9 milioni di persone si sottopongono a questo trattamento. Soltanto nel mio centro specializzato ne eseguiamo oltre 6.000 ogni anno. L’inizio della bella stagione è uno dei periodi migliori, in cui si concentrano le maggiori richieste e proprio in queste settimane stiamo assistendo a un aumento di pazienti. L’intervento consiste nell’iniezione di farmaci che determinano una lesione dell’endotelio, le ‘piastrelle’ che rivestono le pareti della vena. Questo causa l’ostruzione dei capillari e la loro rimozione. Un piccolo intervento ben tollerato ma che può presentare alcune controindicazioni. Il passaggio del farmaco può determinare infatti infiammazioni, dolore, piccoli trombi o noduli visibili sulla pelle, che beneficiano dell’applicazione di pomate a base di sostanze naturali come escina, meliloto, centella asiatica e soprattutto eparina”.

Vene varicose: un cerotto dopo la scleroterapia

Aggiunge il dottor Casoni: “Oltre alle pomate, oggi è disponibile il primo patch, frutto della ricerca italiana, da applicare sulla pelle. Bisogna farlo aderire per circa 10 ore, permettendo in tal modo una più rapida guarigione. Si tratta di una tecnologia di rilascio innovativa, sperimentata in uno studio condotto nel nostro centro di Parma. I ricercatori hanno evidenziato la superiorità dell’azione del prodotto rilasciato attraverso il cerotto rispetto a quella ottenuta con la sola pomata. Le persone sottoposte a scleroterapia sono state trattate con lo speciale cerotto a base di prodotti naturali: escina, meliloto e centella asiatica con Glycacid Eco. L’innovativo prodotto biotecnologico di origine vegetale, ad azione eparino-simile, può contribuire a ridurre la formazione di ematomi dovuti a traumi, interventi estetici o a disordini circolatori venosi. Grazie a questa tecnica di somministrazione le sostanze riescono più efficacemente a superare la barriera cutanea e la loro azione risulta quindi di maggiore impatto”.

Esiste uno studio in argomento, coordinato proprio dal dottor Casoni: “La ricerca ha evidenziato chiaramente come Venoplant patch sia in grado di far riassorbire tutti i piccoli trombi che si possono manifestare dopo la scleroterapia. In particolare, il nostro obiettivo era valutare la riduzione dello stato infiammatorio e l’aumento della permeabilità del tessuto connettivo. Entrambi i risultati sono stati raggiunti. In particolare il formato cerotto adesivo è risultato più comodo rispetto allo stesso prodotto in crema gel. E’ infatti sufficiente tenerlo applicato nella zona interessata per 10 ore, ad esempio durante la notte. Si tratta quindi di una nuova opportunità per tutti i pazienti che nel giro di 10 giorni possono risolvere le problematiche di infiammazione, edema e inestetismi causati dall’intervento”.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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