Malattie reumatiche: dai risposta al tuo mal di schiena
Il 3 maggio su tutto il territorio nazionale saranno disponibili servizi gratuiti per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie reumatiche con un’attenzione particolare al mal di schiena.
“Oltre 3,5 milioni di donne italiane soffrono di malattie reumatiche che spesso esordiscono in giovane età arrivando a compromettere la qualità di vita e a impattare sulla salute riproduttiva”, dice Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda.
“Per questo abbiamo coinvolto gli Ospedali con i Bollini Rosa in un Open Day dedicato in particolare al mal di schiena affinché diagnosi corrette e precoci nonché trattamenti adeguati impediscano conseguenze articolari.
Le donne il 3 maggio potranno ricevere informazioni, consulenze in presenza o virtuali e sottoporsi a esami diagnostici approfittando di questa iniziativa”.
Malattie reumatiche: il mal di schiena
Il mal di schiena è un’esperienza comune e per questo spesso banalizzata e sottovalutata.
È invece importante prestare attenzione a due aspetti: da quanto tempo si soffre di mal di schiena e quanto incide sul benessere, sulle relazioni, sulla qualità della vita.
“Se il dolore persiste per oltre tre mesi, allora non è più un sintomo, ma una malattia: parliamo di dolore cronico.
E solo chi ne soffre sa cosa significhi vivere con questa problematica e quanto sia invalidante.
Nella maggior parte dei casi il mal di schiena è riconducibile a cause di natura meccanica, ma può essere anche espressione di una patologia infiammatoria cronica delle articolazioni appartenente alla famiglia delle spondiloartriti.
Il termine comprende un gruppo di patologie tra cui: spondilite anchilosante, spondiloartrite assiale non radiografica, artrite psoriasica, artrite reumatoide.
Queste malattie se non trattate correttamente e tempestivamente, possono portare nel tempo all’instaurarsi di gravi danni articolari irreversibili.
Infatti, causano disturbi a carico dell’apparato locomotore e in generale dei tessuti connettivi dell’organismo di cui soffrono prevalentemente le donne.
Prevenzione e accesso precoce alle cure rappresentano, quindi, le strategie vincenti per contrastare queste patologie”, dice Francesca Merzagora.
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Il mal di schiena cronico infiammatorio si caratterizza per alcune connotazioni che lo differenziano in modo piuttosto marcato da quello di natura meccanica tra cui:
- Dolore lombosacrale continuativo per oltre tre mesi.
- Peggioramento del dolore a riposo o al risveglio.
- Insorgenza del dolore notturna.
- Rigidità mattutina (che dura più di 30 minuti).
- Attenuazione del dolore con il movimento.
- Comparsa dei sintomi prima dei 45 anni.
È invece tipico del dolore di origine meccanica il fatto di migliorare con il riposo e peggiorare con l’attività fisica.
“L’esperienza del mal di schiena cronico comprende non solo aspetti sensoriali correlati al dolore fisico.
Ma anche quelli emozionali, cognitivi, comportamentali e relazionali, impattando pesantemente sulla qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.
Le attività quotidiane, anche le più semplici, diventano un peso insostenibile.
L’impossibilità di portare avanti i propri impegni familiari, domestici, lavorativi e ludici, genera sensi di colpa e di inadeguatezza, frustrazione, e insoddisfazione.
Il dolore cronico fa sì che la persona che ne è affetta focalizzi i propri pensieri sul problema e modifichi i propri ritmi di vita per adattarli alla sintomatologia stessa, con il rischio di depressione, ansia e isolamento.
Affrontare il mal di schiena cronico e comprenderne la causa significa poter identificare le soluzioni terapeutiche più efficaci per alleviare la propria sofferenza e vivere meglio”, dice Francesca Merzagora.
L’importanza della diagnosi precoce
“I sintomi sono spesso trascurati da chi ne soffre.
Le spondiloartriti si manifestano tipicamente in età giovanile quando i dolori alla schiena sono più facilmente associati a cause meccaniche, anche perché le malattie reumatiche, secondo l’immaginario collettivo, sono tipiche dell’età avanzata.
Inoltre, il caratteristico andamento di queste patologie con alternanza di periodi di malattia attiva e periodi di benessere porta a sottovalutare la problematica per lungo tempo, con ricorso all’automedicazione e abuso di farmaci algesici.
La diagnosi precoce è fondamentale perché consente di avviare tempestivamente le cure, prima che il danno articolare diventi irrecuperabile e invalidante”, spiega Francesca Merzagora.
L’open day dedicato alle malattie reumatiche
Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata Mondiale della Spondilite Anchilosante, promuove il 3 maggio l’(H)Open day dedicato alle malattie reumatiche.
Gli ospedali aderenti del network Bollini Rosa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinico–diagnostici e momenti informativi come visite e consulenze in presenza e virtuali, colloqui telefonici, esami, conferenze e info point.
Obiettivo della giornata sarà quello di promuovere la consapevolezza e la corretta informazione così come la prevenzione, la diagnosi e l’accesso ai percorsi specialistici diagnostico-terapeutici dedicati alle malattie reumatiche.
Il focus dell’(H)Open Day sarà il “mal di schiena”, un sintomo molto diffuso, ma spesso ignorato e non correttamente diagnosticato.
Che può essere espressione di uno stato infiammatorio cronico che necessita una tempestiva valutazione specialistica reumatologica per un adeguato trattamento.
I servizi offerti dagli ospedali sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it dove è possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su orari e modalità di prenotazione.
Per accedere al motore di ricerca basta cliccare sul banner “Consulta i servizi offerti” posto in Home Page.
“Un reumatologo per il tuo mal di schiena”
“Un reumatologo per il tuo mal di schiena” è il titolo dell’evento organizzato dall’ASST Gaetano Pini-CTO.
Si terrà in diretta sulla pagina Facebook dell’ASST, dalle 11 alle 12, il 3 maggio 2021 in occasione della Giornata Mondiale della Spondilite Anchilosante.
“Sarà un momento di confronto tra esperti e di dialogo con i pazienti.
Al tavolo si alterneranno i professionisti della Reumatologia Clinica dell’ASST Gaetano Pini-CTO ma anche l’associazione di pazienti reumatologici lombardi ALOMAR.
Che porterà il proprio contributo raccontando il vissuto delle donne affette da spondilite e le loro esigenze”, spiega il professore Roberto Caporali, Direttore del Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche dell’ASST Gaetano Pini-CTO.
Agenda evento:
“Un reumatologo per il tuo mal di schiena” approfondimento sulla spondiloartrite a cura del Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche.
Ore 11:00-12:00
In diretta sulla pagina Facebook:
- Saluti e introduzione di professore Roberto Caporali.
Direttore del Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche.
- Testimonianza ALOMAR.
- Mal di schiena infiammatorio e importanza del riconoscimento dei sintomi.
A cura di dottore Ennio Favalli, Reparto Reumatologia Clinica.
- Accertamenti diagnostici necessari.
A cura di dottore Orazio De Lucia, Reparto Reumatologia Clinica.