Malattie reumatiche: dai risposta al tuo mal di schiena
Salute

Malattie reumatiche: dai risposta al tuo mal di schiena

03/05/2021
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Il 3 maggio su tutto il territorio nazionale saranno disponibili servizi gratuiti per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie reumatiche con un’attenzione particolare al mal di schiena.

Oltre 3,5 milioni di donne italiane soffrono di malattie reumatiche che spesso esordiscono in giovane età arrivando a compromettere la qualità di vita e a impattare sulla salute riproduttiva”, dice Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda.

“Per questo abbiamo coinvolto gli Ospedali con i Bollini Rosa in un Open Day dedicato in particolare al mal di schiena affinché diagnosi corrette e precoci nonché trattamenti adeguati impediscano conseguenze articolari.

Le donne il 3 maggio potranno ricevere informazioni, consulenze in presenza o virtuali e sottoporsi a esami diagnostici approfittando di questa iniziativa”.

Malattie reumatiche: il mal di schiena

Il mal di schiena è un’esperienza comune e per questo spesso banalizzata e sottovalutata.

È invece importante prestare attenzione a due aspetti: da quanto tempo si soffre di mal di schiena e quanto incide sul benessere, sulle relazioni, sulla qualità della vita.

“Se il dolore persiste per oltre tre mesi, allora non è più un sintomo, ma una malattia: parliamo di dolore cronico.

E solo chi ne soffre sa cosa significhi vivere con questa problematica e quanto sia invalidante.

Nella maggior parte dei casi il mal di schiena è riconducibile a cause di natura meccanica, ma può essere anche espressione di una patologia infiammatoria cronica delle articolazioni appartenente alla famiglia delle spondiloartriti.

Il termine comprende un gruppo di patologie tra cui: spondilite anchilosante, spondiloartrite assiale non radiografica, artrite psoriasica, artrite reumatoide.

Queste malattie se non trattate correttamente e tempestivamente, possono portare nel tempo all’instaurarsi di gravi danni articolari irreversibili.

Infatti, causano disturbi a carico dell’apparato locomotore e in generale dei tessuti connettivi dell’organismo di cui soffrono prevalentemente le donne.

Prevenzione e accesso precoce alle cure rappresentano, quindi, le strategie vincenti per contrastare queste patologie”, dice Francesca Merzagora.

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Mal di schiena cronico infiammatorio: i campanelli d’allarme

Il mal di schiena cronico infiammatorio si caratterizza per alcune connotazioni che lo differenziano in modo piuttosto marcato da quello di natura meccanica tra cui:

  • Dolore lombosacrale continuativo per oltre tre mesi.
  • Peggioramento del dolore a riposo o al risveglio.
  • Insorgenza del dolore notturna.
  • Rigidità mattutina (che dura più di 30 minuti).
  • Attenuazione del dolore con il movimento.
  • Comparsa dei sintomi prima dei 45 anni.

È invece tipico del dolore di origine meccanica il fatto di migliorare con il riposo e peggiorare con l’attività fisica.

“L’esperienza del mal di schiena cronico comprende non solo aspetti sensoriali correlati al dolore fisico.

Ma anche quelli emozionali, cognitivi, comportamentali e relazionali, impattando pesantemente sulla qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.

Le attività quotidiane, anche le più semplici, diventano un peso insostenibile.

L’impossibilità di portare avanti i propri impegni familiari, domestici, lavorativi e ludici, genera sensi di colpa e di inadeguatezza, frustrazione, e insoddisfazione.

Il dolore cronico fa sì che la persona che ne è affetta focalizzi i propri pensieri sul problema e modifichi i propri ritmi di vita per adattarli alla sintomatologia stessa, con il rischio di depressione, ansia e isolamento.

Affrontare il mal di schiena cronico e comprenderne la causa significa poter identificare le soluzioni terapeutiche più efficaci per alleviare la propria sofferenza e vivere meglio”, dice Francesca Merzagora.

L’importanza della diagnosi precoce

“I sintomi sono spesso trascurati da chi ne soffre.

Le spondiloartriti si manifestano tipicamente in età giovanile quando i dolori alla schiena sono più facilmente associati a cause meccaniche, anche perché le malattie reumatiche, secondo l’immaginario collettivo, sono tipiche dell’età avanzata.

Inoltre, il caratteristico andamento di queste patologie con alternanza di periodi di malattia attiva e periodi di benessere porta a sottovalutare la problematica per lungo tempo, con ricorso all’automedicazione e abuso di farmaci algesici.

La diagnosi precoce è fondamentale perché consente di avviare tempestivamente le cure, prima che il danno articolare diventi irrecuperabile e invalidante”, spiega Francesca Merzagora.

L’open day dedicato alle malattie reumatiche

Malattie reumatiche: dai risposta al tuo mal di schienaFondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata Mondiale della Spondilite Anchilosante, promuove il 3 maggio l’(H)Open day dedicato alle malattie reumatiche.

Gli ospedali aderenti del network Bollini Rosa offriranno gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinicodiagnostici e momenti informativi come visite e consulenze in presenza e virtuali, colloqui telefonici, esami, conferenze e info point.

Obiettivo della giornata sarà quello di promuovere la consapevolezza e la corretta informazione così come la prevenzione, la diagnosi e l’accesso ai percorsi specialistici diagnostico-terapeutici dedicati alle malattie reumatiche.

Il focus dell’(H)Open Day sarà il “mal di schiena”, un sintomo molto diffuso, ma spesso ignorato e non correttamente diagnosticato.

Che può essere espressione di uno stato infiammatorio cronico che necessita una tempestiva valutazione specialistica reumatologica per un adeguato trattamento.

I servizi offerti dagli ospedali sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it dove è possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su orari e modalità di prenotazione.

Per accedere al motore di ricerca basta cliccare sul banner “Consulta i servizi offerti” posto in Home Page.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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