Ulcere diabetiche: la nuova tecnologia laser è italiana
Salute

Ulcere diabetiche: la nuova tecnologia laser è italiana

21/03/2019
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Ulcere diabetiche: sono un disagio che si protrae a lungo e compromette il senso di sicurezza di chi è colpito. Una volta aperte, in effetti, esse si rimarginano lentamente. Il paziente può non accorgersi subito della loro presenza. La guarigione spontanea, del resto, è difficile. Se non si scoprono tempestivamente, le ulcere possono peggiorare e il paziente può perdere l’arto. La localizzazione più comune è nel piede.

Ulcere diabetiche: la nuova tecnologia laser

Una nuova tecnologia laser è nata proprio sulla nostra Penisola. La Theal therapy è il sistema di ultima generazione che ha stabilito un nuovo standard nel settore.

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Ulcere diabetiche: complicazioni indesiderate

Ulcere diabetiche: la nuova tecnologia laser è italianaIl diabete, come è noto, è una delle patologie con più complicazioni per la salute del paziente. Entro il 2030, sarà la settima principale causa di mortalità sul nostro pianeta. L’Oms rivela come nel 2016 siano stati registrati circa 1,6 milioni di decessi, 18mila dei quali sono stati riscontrati in Italia. Parliamo, in effetti, di una malattia invalidante.

Ulcere diabetiche: che cosa sono?

Le cosiddette ulcere diabetiche, come detto, sono lesioni continue e di difficile rimarginazione, che provocano dolore e infezioni. A volte, possono portare all’amputazione dell’arto interessato. La Theal therapy messa a punto da Mectronic, (Temperature controlled high energy adjustable multi-mode emission laser) è la laser-terapia a energia modulata e termo-controllata. Dopo anni di ricerca, costituisce un punto di arrivo. Può migliorare la vita del paziente diabetico.

Ulcere diabetiche: perché sono insidiose

Ulcere diabetiche: la nuova tecnologia laser è italianaCi si accorge facilmente di avere un’ulcera diabetica? Il dottor Pier Carlo Bendandi, che è specialista di Medicina interna e c.t. del Tribunale di Ravenna, si è espresso in questo modo: “Il problema delle ulcere (e in particolare quello delle ulcere diabetiche) è estremamente rilevante. Infatti il piede di Charcot, come viene definito, ha come caratteristica quella di non essere particolarmente doloroso. Per questa ragione, il paziente arriva dal medico a ulcera già aperta. La terapia con Theal therapy, se applicata precocemente, ha una capacità tissutale rigenerativa che non solo permette la chiusura dell’ulcera, ma è anche in grado, in un numero significativo di pazienti, di ripristinare la sensibilità dolorifica, un campanello di allarme indispensabile”.

Ulcere diabetiche: personalizzare la terapia

Sulla base di numerose ricerche scientifiche, è stata dimostrata l’efficacia della luce laser (e in particolare Ulcere diabetiche: la nuova tecnologia laser è italianadella luce laser nel range 630nm – 670nm) nel trattamento delle ulcere cutanee. Theal therapy si distingue dagli altri dispositivi dotati di tecnologia laser: consente infatti di erogare 2W a 650nm e di mixare altre lunghezze d’onda come 810nm, 980nm e 1064nm, al fine di personalizzare la terapia. Grazie alla possibilità di modulare l’emissione e di controllare termicamente la temperatura dei tessuti biologici durante i trattamenti, inoltre, è possibile massimizzare l’effetto fotochimico, atto a promuovere e accelerare la rigenerazione dei tessuti. I risultati ottenuti con Theal therapy nel trattamento delle ulcere cutanee sono percepibili fin dalle prime sedute. Non si riscontra alcun tipo di effetto collaterale. Theal therapy, grazie alla capacità di modulare l’energia della luce e di controllarla termicamente, consente di ottenere ottimi risultati anche nel trattamento di molteplici patologie muscolo-scheletriche.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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