Siccità: una problematica scottante. Quando l’acqua è assente, la popolazione si accorge della sua importanza vitale.
Pioggia, che cos’è? Soltanto gocce separate di acqua, che cadono al suolo dalle nuvole. Da mesi, un problema affligge gran parte d’Italia: la pioggia non è sufficiente. I bacini che contengono le riserve d’acqua sono dimezzati a sud e a nord i laghi sono tutti al di sotto delle medie stagionali, nonostante il maltempo.
Ecco quanto scrisse John Steinbeck: ”In qualche luogo sottoterra la siccità aveva attaccato la sorgente. Joseph riempì il suo secchio allo stagno, gettò acqua sulla roccia, e poi lo riempì ancora. E in breve lo stagno fu vuoto, e dovette attendere mezz’ora perché la stanca corrente lo riempisse”. Attendere che la stanca corrente si manifesti. Attendere che la pioggia cada.
Siccità e produzione agricola
Il dato è quanto mai allarmante, soprattutto per chi opera nel settore primario. Per l’agricoltura infatti, la pioggia rappresenta uno dei fattori della produzione più importanti, in grado di compromettere pesantemente rese e qualità delle produzioni.
Pioggia: il ciclo dell’acqua
Per capire l’importanza di questo evento meteorico e il fondamentale ruolo che la pioggia svolge, è bene prima chiarire cosa sia il ciclo dell’acqua.
Il ciclo dell’acqua, anche noto come ciclo idrologico, rappresenta uno dei cicli vitali del pianeta terra e coinvolge mari (ma anche torrenti, laghi, fiumi e oceani), atmosfera e superficie terrestre. Esso non ha un inizio né una fine, poiché le molecole di acqua sono in costante movimento.
In modo molto sintetico, possiamo dire che l’acqua, per effetto del calore prodotto dal sole evapora dai mari fino a giungere in atmosfera, qui per effetto delle temperature più basse, di condensa in goccioline microscopiche formando le nuvole.
Quando le goccioline saranno abbastanza grandi e pesanti, cadranno nuovamente sulla superficie terrestre sotto forma di neve, ghiaccio o pioggia.
Appare chiaro che la pioggia ha un ruolo fondamentale nel ripristinare le riserve idriche del pianeta, nell’impedire che il ciclo dell’acqua possa essere interrotto e soprattutto nel determinare eventuali condizioni di aridità climatica.
Quando la pioggia non c’è: l’aridità
L’aridità è una caratteristica climatica causata dalla contemporanea carenza di piogge e dalla forte evaporazione che sottrae acqua al suolo. Di solito i territori aridi sono caratterizzati da quantitativi di pioggia compresi tra i 200 e i 400 millimetri all’anno. Un altro indice molto importante è inoltre il numero di giorni piovosi. Dire infatti che sono caduti 400 millimetri di acqua in 5 mesi e dire che siano caduti in un mese ha significati estremamente diversi, soprattutto per l’agricoltura di pieno campo.
L’aridità non va confusa con la siccità, della quale è invece conseguenza.
Siccità: la parola all’esperto
Secondo Donald A. Wilhite, direttore della School of Natural resources, University of Nebraska, il termine siccità fa riferimento a un “decremento dell’acqua disponibile in un particolare periodo e per una particolare zona”. La siccità, oltre ad essere difficilmente prevedibile, è un evento che in diverse aree del pianeta avviene con una certa ciclicità.
Secondo i dati della banca di climatologia storica dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfere e del clima, il 2017, con una temperatura media superiore di circa 2,5° Centigradi e con un 40% in meno di precipitazioni, è stato, se consideriamo gli ultimi 200 anni, uno dei più asciutti.
Perché la siccità è tanto temuta dalla popolazione?
La siccità è uno degli eventi climatici più temuti da qualsiasi popolazione. Storicamente, in effetti, a questi periodi sono spesso ricondotte carestie e pestilenze.
La mancanza di precipitazioni ha un impatto economico molto rilevante su tutte quelle attività che dipendono direttamente da esse, prime su tutte quelle agricole.
Se la siccità dura per molto tempo, si può inoltre assistere a una variazione di parametri come la Ce (che misura il contenuto in sali) e il pH del suolo. Queste due caratteristiche chimiche, se non sono tenute sotto controllo, possono compromettere in modo irreversibile la fertilità di un intero territorio.
La disponibilità di acqua e le colture
La disponibilità di acqua è inoltre determinante per tutte quelle colture estensive (grano, orzo, avena) per le quali risulta difficoltoso predisporre impianti irrigui. In questi casi, rese e qualità delle produzioni dipendono interamente dagli eventi metereologici.
Se il periodo di siccità è molto lungo, a rischiare di essere compromesse possono essere le riserve idriche di intere città, in questi casi molto spesso viene richiesto lo stato di calamità e gli amministratori locali procedono a ridurre i consumi idrici, predisponendo i fenomeni di turnazione. Tutto questo causa indubbi malcontenti e disagi tra la popolazione.
Siccità: quali strategie adottare?
Purtroppo come abbiamo già sottolineato, prevedere i periodi di siccità non è una cosa molto semplice. Tuttavia è possibile ridimensionare i possibili effetti, semplicemente attuando e facendo nostre tutte le politiche atte a ottimizzare l’uso dell’acqua.
Contro la siccità: sistemi di coltivazione
In agricoltura la ricerca scientifica è stata in grado di mettere in atto sistemi di coltivazione in grado massimizzare l’efficienza d’uso dell’acqua. Uno di questi sistemi è rappresentato dall’impianto di irrigazione a micro-goccia.
L’acqua, così come tutto il nostro pianeta, non rappresenta un elemento da sfruttare, ma un bene di inestimabile valore, da tutelare.