L’estate è ormai entrata nel vivo ma, complici le restrizioni per la pandemia, il rischio sanitario e la crisi economica che ha travolto molte famiglie, mai come quest’anno molte persone non potranno concedersi una vacanza e resteranno nelle calde e afose città.
Come se non bastasse il gran caldo, a complicare la situazione per chi rimarrà in città è il rischio obesità.
Secondo un’analisi dell’Osservatorio Pool Pharma condotto dalla dottoressa Camilla Pizzoni, infatti, si potrebbero accumulare fino a 3-4 kg in più di peso cercando di combattere l’afa cittadina restando in casa.
Il rischio di obesità per chi rimane in città
Contrariamente al luogo comune secondo cui si ingrassa in vacanza per via delle concessioni a cui ci si lascia andare durante le ferie, in questa estate di ripartenza post pandemia il rischio si presenta soprattutto in città.
Questo perché:
- A causa del clima si fa meno attività fisica.
- I postumi dei lockdown, della cassa integrazione e dello smart working di massa hanno reso le persone più sedentarie e molti si sono abituati a questa condizione.
- C’è stato e c’è tuttora un vero e proprio abuso delle piattaforme di delivery food, fenomeno che specialmente nelle metropoli ha vissuto un vero e proprio boom.
- La crisi economica e gli stati di ansia e stress hanno influito molto sul consumo di cibo e bevande poco salutari, specialmente nella fascia di popolazione meno agiata.
In particolare, a rischiare di più un aumento di peso sono gli anziani, come sempre i soggetti più a rischio in estate, ma il fenomeno riguarda tutti.
I consigli per mantenere il benessere
Per cercare di rimediare al problema di rischio obesità, l’Osservatorio Pool Pharma suggerisce alcune regole da rispettare per mantenere il benessere di chi rimarrà in città nelle prossime calde settimane:
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Attività fisica, poca al giorno ma costante
Nonostante la temperatura possa scoraggiare l’attività fisica, almeno una passeggiata da trenta minuti nelle ore più fresche del mattino è un toccasana per l’organismo, anche a livello di metabolismo.
Meglio evitare sforzi fisici dopo le 18, in quanto i picchi adrenalinici potrebbero influenzare la qualità del sonno.
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Evitare il più possibile il consumo di alcolici
Anche se in estate si presentano più spesso momenti di convivialità con gli amici o i parenti sarebbe meglio evitare il più possibile il consumo di alcolici.
Gli alcolici, infatti, oltre a portare disidratazione sono anche molto calorici, specialmente se accompagnati dagli stuzzichini dell’aperitivo.
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Integrare Potassio e Magnesio
Data l’afa e la relativa sudorazione, il rischio di perdere Potassio e Magnesio è sempre presente.
Per reintegrarli possono venire in aiuto gli integratori, ma soprattutto alimenti come i semi oleosi, la frutta fresca, i legumi e il salmone, che sono anche dietetici se consumati nelle giuste quantità.
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Non saltare mai un pasto
Nonostante si possa pensare che sia un bene in caso di aumento di peso, saltare i pasti rallenta il metabolismo.
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Non abusare del gelato, specialmente come sostituto di pranzo o cena
Ricco di zuccheri e grassi ma povero di fibre e proteine, il gelato farebbe tornare fame poco tempo dopo il suo consumo.
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Non esagerare con le grigliate
Carne e verdure troppo cotte perdono gran parte delle loro proprietà nutritive e, spesso, gli intingoli e le salse d’accompagnamento sono una vera bomba calorica.
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Mangiare il più possibile verdure, meglio se crude o cotte al vapore
In caso di cotture lunghe, prediligere i pomodori, in quanto ricchi di licopene, che viene rilasciato dopo la cottura, e di fibre, quindi decisamente in grado di saziare più di altri alimenti.