Bocca sana: prima visita dallo specialista tra i 4 e i 7 anni
Bocca sana: al fine di ottenere ciò, è un bene avere denti dritti e allineati. Che cosa avviene quando si ha una masticazione scomposta, un sorriso irregolare, una mal-occlusione o magari l’abitudine di serrare i denti durante la notte? Si tratta di segnali di allarme da non sottovalutare. In presenza di essi, è una buona idea attuare una prima visita di controllo dallo specialista in Ortodonzia.
Bocca sana: per ottenerla, intervenire tempestivamente
Il medico di fiducia può spiegare come intervenire tempestivamente, con una cura ortodontica mirata. Ma qual è l’obiettivo di un trattamento ortodontico? Appunto fornire al paziente un’occlusione sana e funzionale. Al livello estetico, ciò significa anche avere un bel sorriso per tutta la vita.
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L’Ortodonzia è quella branca dell’Odontoiatria che si occupa dello studio e correzione delle mal-occlusioni: parliamo della posizione anomala di uno o più elementi dentali e delle ossa mascellari.
Lo specialista in Ortodonzia ha una preparazione accademica. E ancora: ha la competenza e la professionalità atte a visitare i bambini di ogni età e può fornire ai genitori le informazioni necessarie.
Bocca sana: avere le idee chiare in merito alla prevenzione
L’Associazione specialisti italiani in Ortodonzia (Asio) intende fare chiarezza in merito alla prevenzione e alle modalità più corrette di intervento.
Molti genitori tendono ad aspettare che tutti i denti decidui siano stati sostituiti da quelli permanenti per portare il piccolo dal dentista ortodontista. E’ positivo, invece, attuare già intorno ai 4-7 anni una prima visita specialistica. In tal modo, si può trarre beneficio da un trattamento precoce: il fine è evitare, per il futuro, problematiche ortodontiche più pesanti.
Quali sono i segnali di allarme per i bambini?
Si intraprende, in genere, una terapia intercettiva precoce, quando il bambino presenta alcune delle seguenti problematiche.
– Una deviazione della propria crescita fisiologica, causata da abitudini viziate, come uso del ciuccio, succhiotto, biberon, suzione del pollice.
– Alterazione di alcune funzioni quali la respirazione, la fonazione, la deglutizione, e altre.
– Alterazioni di eruzione di alcuni elementi dentali.
– Particolari mal-occlusioni, come asimmetrie funzionali, progenismi, morsi crociati.
Saper individuare, per ogni piccolo paziente, il momento giusto per intervenire con efficacia, coinvolgendo altre figure professionali che supportino lo specialista ortodontista nell’intervento, risulta essere fondamentale. Può essere utile il parere del pediatra o del logopedista, in un’ottica di intervento multidisciplinare.
Bocca sana: l’età giusta per correggere i difetti della nostra bocca
Secondo il dottor Cesare Luzi, specialista in Ortognatodonzia e presidente dell’Asio, “I problemi ortodontici intercettati precocemente permettono maggiori scelte terapeutiche. Se è vero che l’età più indicata è quella a cavallo tra infanzia e adolescenza, è anche vero che non ci sono limiti per iniziare una cura ortodontica. Sebbene con l’avanzare dell’età, infatti, le possibilità terapeutiche si riducono e non è più possibile sfruttare la crescita ossea, l’ortodonzia in età adulta è comunque in grado di dare buoni risultati, consentendo di recuperare alcuni problemi che possono portare a disfunzionalità e problematiche estetiche. La scelta dell’apparecchio, fisso o mobile, dipende da fattori anche estetici, soprattutto in età adulta; in prima battuta, però, è sempre lo specialista a valutare la cura ortodontica e quindi il tipo di apparecchio più adatto alle esigenze del paziente”.
L’ortodontista è la persona più adatta, al fine di indicare al paziente di qualsiasi età il trattamento più idoneo, relativamente alla patologia riscontrata.
Bocca sana: Ortodonzia fissa e mobile
L’Ortodonzia si distingue in fissa e mobile. Gli apparecchi fissi sono quelli tradizionali: gli apparecchi ortodontici metallici. Oggi essi possono essere facilmente accettati anche dagli adulti, nella versione trasparente, che è meno appariscente e più “estetica”.
Gli apparecchi mobili, lo dice la parola stessa, possono essere rimossi dal paziente. Solitamente si utilizzano al fine di correggere alcune abitudini errate, acquisite durante l’infanzia: come stimolatori di crescita, oppure come dispositivi di contenzione dopo l’ortodonzia.
Bocca sana: l’ortodonzia invisibile
Oggi è in voga l’ortodonzia invisibile, che si attua con apparecchiature fisse interne, montate sulle superfici interne dei denti, e con mascherine trasparenti, dette allineatori dentali: queste ultime, realizzate su misura, sono quasi invisibili. Il trattamento, molto richiesto dagli adulti, risulta indicato soltanto per determinate problematiche. E’ sempre lo specialista in Ortodonzia a dover valutare se la mal-occlusione è tale da poter ricorrere a tale soluzione.
Bocca sana: successo del trattamento ortodontico
Ma da che cosa dipende il successo di un trattamento ortodontico? Da due fattori, che sono diagnosi corretta e dispositivo adatto. Bisogna attenersi sempre alle specifiche istruzioni e consigli dati dal proprio specialista di fiducia.
Così conclude Cesare Luzi: “Lo Specialista in Ortodonzia è un professionista che gode di una sua identità professionale, ben distinta dal resto delle professioni esistenti, legate alla salute orale. L’ortodontista è in effetti l’unico specialista al quale si affidano la diagnosi, la prevenzione e il trattamento delle irregolarità dentali e facciali. Non tutti sanno, tuttavia, che tutti gli ortodontisti sono dentisti, ma non più del 5% dei dentisti sono specialisti in Ortodonzia”.