Lavare bene le mani: ecco le cinque regole dettate dai pediatri

Lavare bene le mani: ecco le cinque regole dettate dai pediatri

Lavare bene le mani: questa prassi quotidiana non è affatto senza senso. I più piccoli sono certi di prestare la dovuta attenzione, di lavare nella giusta maniera le loro manine? Paolo Biasci, Federazione italiana Medici pediatri (Fimp), si è espresso in questo modo: “La prevenzione delle malattie inizia da una scrupolosa cura dell’igiene. Come ridurre la diffusione di molte infezioni? Il lavaggio corretto delle mani è il sistema più semplice. In tal modo si favorisce la prevenzione di malattie respiratorie e gastro-intestinali e, di conseguenza, si limita l’antibiotico-resistenza. Limitare l’uso inappropriato degli antibiotici è una delle priorità della pediatria di famiglia italiana. L’antibiotico-resistenza è un problema di salute sempre più grave e diffuso, come hanno recentemente ricordato le autorità sanitarie internazionali. Secondo le stime, nel nostro Paese un bimbo su tre ha assunto antibiotici nell’ultimo anno. Oltre a favorire l’appropriatezza terapeutica tra il personale medico, bisogna informare ed educare i giovanissimi e i loro genitori. Non bisogna, del resto, temere gli antibiotici. Si tratta di farmaci utilissimi, ma bisogna evitarne l’uso incontrollato e gli eccessi di prescrizione. Un gesto semplice, erroneamente considerato banale, come il lavaggio delle mani, può per esempio rappresentare un importantissimo strumento di prevenzione.”

Lavare bene le mani: le cinque regole della Fimp

Come bisogna agire quando si lavano le mani? Ecco le cinque regole della Fimp.

  1. Strofinare le mani per almeno 20 secondi: il sapone deve essere distribuito uniformemente soprattutto sul dorso delle mani, tra le dita e sotto le unghie
  2. Meglio acqua corrente fredda o tiepida: le mani devono essere prima bagnate; mentre vengono insaponate, è preferibile chiudere il rubinetto (si evitano così inutili sprechi)
  3. Cambiare spesso asciugamani o salviette: questi oggetti possono trasformarsi in nidi di germi e batteri. Meglio, quindi, sostituirli frequentemente.
  4. Gli igienizzanti non costituiscono un’alternativa: riducono il numero di germi, ma non sono efficaci come il sapone. Non rimuovono altri contaminanti (come i pesticidi) e in più non sono indicati se le mani sono molto sporche, oppure unte.
  5. Non lavare le mani soltanto prima di andare a tavola: esse devono essere lavate più volte durante la giornata (per esempio dopo avere tossito o soffiato il naso, avere toccato un animale, maneggiato l’immondizia o essere entrati in contatto con persone malate).

Uso sicuro e corretto degli antibiotici: una campagna nazionale

Una campagna nazionale si chiama “I Consigli di Mio, Mia e Meo: Insieme per un uso corretto dell’antibiotico”. I protagonisti sono tre simpatiche mascotte. Esiste un sito internet. Il materiale relativo (opuscoli e flyer) è stato distribuito negli studi dei pediatri di famiglia. Uno speciale game kit con un mini-album di figurine e sagomati da terra, con i messaggi del progetto, sono destinati ai bambini. E’ possibile consultare i contenuti del progetto anche attraverso l’app MyPed, dedicata ai genitori: è disponibile sia per i sistemi Android, sia per iOS.

Lavare bene le mani: consigli pratici per grandi e piccini

Queste le parole del dottor Mattia Doria, segretario nazionale Fimp alle Attività scientifiche: ”l’obiettivo è dare consigli pratici ai genitori e bimbi. Come prima cosa, bisogna prevenire le infezioni; la prevenzione incomincia con un corretto lavaggio delle mani e più in generale con la cura dell’igiene. Gli antibiotici, senza dubbio sicuri ed efficaci, devono essere tuttavia utilizzati soltanto in seguito a una prescrizione medica. I fanciulli devono assumerli sempre, sotto la guida dei genitori, seguendo scrupolosamente le indicazioni e le modalità di assunzione (dose e durata) fornite dal pediatria di famiglia”.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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