Natale è ormai alle porte. Doni da comprare, decorazioni da scegliere; cartoncini, fiocchi, carta da regalo ovunque. E’ possibile che le festività natalizie diventino un incubo?
Tutto concorre a creare l’atmosfera: le vetrine dei negozi, i suggerimenti dei giornali e del web, gli inviti per cene e aperitivi di auguri.
Ricordate Ebenezer Scrooge? Prima della nota avventura con i tre spiriti del Natale, pensava che le feste fossero una stupidaggine. La popolazione, in realtà, si divide: spesso coloro che vivono l’incubo del Natale sono proprio coloro che preparano i grandi cenoni. Ma altre persone, per una ragione o per l’altra, aumentano la schiera dei dissenzienti. Tutti coloro che amano questo periodo dell’anno vedono invece tornare i ricordi dell’infanzia, godono l’interruzione della routine del quotidiano, sono captati dall’incantesimo del riposo e delle riunioni di famiglia.
Natale: ecco perché alcuni lo vivono come un’occasione di stress
Coloro i quali vivono le festività natalizie come un periodo di forte stress, tanto da volersi risvegliare dopo un lungo sonno, a ricorrenze ormai trascorse, hanno buoni motivi.
Li abbiamo enumerati:
- Le corse sfrenate ai regali, spesso e volentieri fino all’ultimo minuto della vigilia, alla quale si arriva stremati, con poche idee e confuse su cosa acquistare
- L’indecisione su cosa comprare, che in genere a sua volta preoccupazione, ansia e tensione
- I famigliari e i parenti “diversamente simpatici” in vista, con cui si dovrà forzatamente passare almeno 2 giorni
- Cucinare per tante persone, più volte al giorno
- Dover lottare con i figli per i compiti, poiché le feste, non dimentichiamolo, coincidono con le vacanze scolastiche
- Dover pulire e sistemare casa, obiettivo spesso rimandato dall’estate precedente
- Dover lavorare proprio il giorno di Natale, mentre tutti sono beati in famiglia, a festeggiare e a riposarsi.
Abbiamo escluso la sempre presente ansia per i chili di troppo.
Natale da incubo: la parola all’esperto

Come scongiurare tale incubo? Si è espresso un esperto: lo psicologo Terenzio Traisci, speaker, formatore e ideatore dell’Ingegneria del buonumore.
Queste le sue parole:
- “Parti dall’idea del Natale – preferibilmente concreta e fattibile – che vuoi trascorrere, perché quando dai al tuo cervello l’immagine, ricca di suoni e sensazioni che vuoi provare, questa diventa l’indirizzo preciso che metti nel tuo navigatore. Al contrario se l’immagine è uno dei punti precedenti da incubo, il tuo cervello, che è una macchina straordinaria, ti porterà proprio in quella direzione, anche perché è l’unica che gli hai dato”. Al fine di avere un’idea precisa, ci si pongono due domande altrettanto precise: ‘Come voglio sentirmi in questo Natale?’ e ancora: ‘Che cosa posso fare di semplice per sentirmi così?’. Un consiglio utile: ‘Evita le frasi in negativo, perché il cervello le legge e le segue’.
- E’ una buona idea trovare un modo semplice per avere cura di te: “Fatti un regalo, perché magari
fai regali a tutti e ogni anno ti dimentichi della persona più importante, senza la quale non ci sarebbero regali per nessuno. Se prendersi cura degli altri ci rende felici e funziona, perché non dovrebbe funzionare con noi? Inoltre in uno stato d’animo migliore, affronterai anche meglio parenti e famigliari. Per prenderti cura di te, la cosa più semplice ed efficace è fare un po’ di esercizio fisico, proprio perché magari durante l’anno non è stato possibile. Magari abbiamo pagato la palestra, mantenendo un personal trainer a distanza, ma non ha funzionato per sentirci in forma”.
- “E’ buona norma programmare in anticipo quando prendere i regali, evitando di focalizzarti sulla fatica e sull’indecisione, che crea soltanto sensazioni negative e un blocco della creatività. Invece è utile ricordarsi del significato del regalo a quella persona, del significato del Natale per quella persona”. Chiediti: ‘fra tutti i significati del Natale, quale mi farebbe sentire meglio?’. Altri esempi di concetti che è utile richiamare:
– “Il fatto di poter fare un regalo utile, di soddisfare un bisogno di una persona cara?”
– “Il fatto di poter trascorrere un po’ di tempo in famiglia, senza affanni?”
– “Il fatto che anche i compiti delle vacanze fatti insieme ai figli, possono essere un’occasione per conoscerli meglio, per passare del tempo di qualità con loro, senza la stanchezza e la scarsa lucidità delle settimane lavorative?”
– “Il fatto di poterti fermare un attimo a fiatare, a sistemare mente, cuore e casa, per ripartire con più pulizia, ordine e serenità?”
“La verità è che il Natale è un po’ come la Felicità, perché se siamo in buone condizioni fisiche, vi attribuiamo un significato positivo e ci focalizziamo sui lati più vantaggiosi per il nostro umore, allora diventa una bellissima meta a cui aspirare”. E l’incubo scompare.