Quando pensiamo alle disfunzioni della tiroide, immediatamente pensiamo a malattie tipiche dell’età adulta. In realtà anche i più gioni possono esserne colpiti. Vediamo di capire di che cosa si tratta con una serie di domande.
Quanto è importante la funzione della tiroide nell’adolescente?
Come in tutte le altre età della vita, nel corpo di un adolescente la tiroide svolge un ruolo determinante, forse ancora più importante. Infatti, durante l’adolescenza, la tiroide favorisce il corretto sviluppo dell’organismo e contribuisce a completare il corretto accrescimento fisico e mentale dell’individuo. In virtù dell’importantissima funzione che svolge, le disfunzioni congenite della tiroide possono avere conseguenze molto gravi in un organismo non ancora sviluppato. Per esempio, il malfunzionamento di questa ghiandola nei neonati e nei bambini può provocare seri danni, se non riconosciuto e trattato tempestivamente, perchè gli ormoni secreti dalla tiroide sono indispensabili all’organismo, soprattutto durante le primissime fasi dello sviluppo. Altrettanto importanti, però, sono le fasi di vita successive, come la pubertà, durante la quale avvengono profondi cambiamenti fisici nell’individuo, determinati soprattutto dalla secrezione di diversi ormoni e da modifiche a livello degli organi e dei tessuti.Ecco perché le disfunzioni della tiroide non vanno mai sottovalutate.
Particolarmente a rischio sono quei bambini o ragazzi che vivono in aree a rischio di grave carenza di iodio e non integrano il deficit con supplemeti specifici. In Italia, questa condizione è abbastanza rara, ma, in molte aree del mondo, crea gravissimi problemi. In passato, la carenza di iodio determinava il cosiddetto “cretinismo”, ma ancora oggi si registrano livelli di quoziente intellettivo più bassi rispetto ai bambini e agli adolescenti che assumono integratori per rimediare alla carenza di iodio. Un altro elemento necessario alla tiroide per funzionare a meglio è il selenio che, se manca, può limitare l’efficienza della ghiandola tiroidea.
DISFUNZIONI DELLA TIROIDE: L’IPOTIROIDISMO
L’ipotiroidismo si può presentare nell’adolescente?
Tra le disfunzioni della tiroide, l’ipotiroidismo è una condizione frequente nell’età adulta. Si verifica di rado in età adolescenziale e quasi mai nei bambini. Si è osservato che le adolescenti di sesso femminile hanno più probabilità di essere affette da questa disfunzione rispetto ai maschi. Normalmente, le forme congenite di ipotiroidismo vengono già individuate in fase preadolescenziale e, se curate adeguatamente ed efficacemente in questa fase della vita, è possibile prevenire ed eviatare gli effetti negativi dovuti alla carenza di tiroxina e triiodotironina sull’organismo. Poichè il problema viene facilmente individuato ben prima dell’adolescenza, l’unico problema, per i giovani affetti da questa patologia, può essere quello di una mancata aderenza al trattamento. Spesso, il desiderio di avere una maggiore indipendenza nelle scelte, nelle abitudini e nei comportamenti, caratteristico della fase adolescenziale di un individuo, può alterare la regolarità e la costanza con cui si assumono farmaci che, durante gli anni precedenti, venivano presi sotto il controllo dei genitori. Questo problema non deve essere sottovalutato nè da parte dei medici, nè da parte dei genitori , per evitare che la cura venga abbandonata o proseguita inadeguatamente.
Quali sono le cause dell’ipotiroidismo durante la pubertà?
L’ipotiroidismo è una condizione dovuta, nella maggior parte dei casi, alle tiroiditi autoimmuni. Un’altra causa potenziale della disfunzione della ghiandola tiroidea è la carenza di iodio o di selenio. Le tiroiditi autoimmuni si rilevano più spesso negli adulti che nei giovani. Normalmente, queste tiroiditi si osservano in soggetti che presentano i sintomi specifici dell’ipotiroidismo, soprattutto se affetti da altre malattie, come la Sindrome di Down, la Sindrome di Klinefelter o patologie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 o la celiachia. Infine, l’assunzione di farmaci come tioamidi, litio e amiodarone possono far insorgere l’ipotiroidismo anche nei giovanissimi.
Come si manifesta l’ipotiroidismo e come si arriva alla diagnosi?
L’ipotiroidismo si manifesta, nella maggior parte dei casi, con sintomi poco evidenti e per nulla specifici. Per questo, spesso queste avvisaglie vengono sottovalutate e attribuite ad altre patologie e cause. Di seguito sono elencati alcuni dei sintomi più frequenti dell’ipotiroidismo e delle cause a cui vengono erroneamente attribuiti.
- Aumento di peso: gli adolescenti, spesso cambiano il proprio modo di nutrirsi e diminuiscono l’attività fisica. Questo insieme di cose può facilmente generare un aumwnto di peso, spesso attribuito ad abitudini alimentari poco sane.
- Stipsi: questo sintomo può essere dovuto ad un’alterazione della dieta e tende ad attribuirlo a cause di questo tipo, piuttosto che all’ipotiroidismo.
- Pelle secca, unghie fragili e capelli sottili: in questi casi, in molti cercano la soluzione in cosmetici e prodotti simili, ritardando un’eventuale diagnosi di ipotiroidismo.
- Bradicardia: A meno che un adolescente non abbia problemi di salute che richiedano il controllo della funzione del cuore, non è affatto comune misurare la frequenza cardiaca in un giovanissimo e questo fa sì che un segno caratteristico dell’ipotiroidismo possa sfuggire facilmente.
- Ridotta velocità di accrescimento: nell’adolescenza si osserva un rallentamento dell’accrescimento. Per questo, individuare una diminuzione della crescita dovuto all’ipotiroidismo, in fase adolescenziale, è meno facile che coglierlo in un bambino.
- Gozzo: è un segno di allarme evidente, che, però, compare quando l’ipotiroidismo è in fase avanzata o grave.
- Mixedema: si presenta di rado negli adolescenti.
Se uno di questi sintomi ha fatto sospettare l’ insorgere dell’ipotiroidismo, l’adolescente viene sottoposto agli stessi esami di laboratorio che si eseguono negli adulti
L’ipotiroidismo senza sintomi si può verificare nell’adolescente?
Nei giovani, l’ipotiroidismo può anche essere subclinico, cioè non manifestarsi con segnali chiari e quindi sfuggire ai normali controlli clinici. Non è ben chiara la frequenza con cui si può verificare questa condizione ed è anche difficile determinarne l’evoluzione nell’adolescente. In alcuni casi l’ipotiroidismo subclinico si risolve in modo autonomo, ma, in altri casi, questo conferma la disfunzione, mostrando i sintomi tipici della malattia. Alcune ricerche hanno evidenziato che l’ipotiroidismo subclinico non altera lo sviluppo di organi e tessuti e, quindi, non si giustificherebbe la somministrazione di una cura per il disturbo. Altri studi recenti, invece, consigliano la levotiroxina come cura necessaria per le persone che presentano fattori di rischio, come la malattia celiaca o un progressivo aumento di concentrazione anticorpi antiperossidasi nel sangue.
Come si cura l’ipotiroidismo in giovane età?
La cura più diffusa per l’ipotiroidismo consiste nell’assunzione di levotiroxina. Il dosaggio e la frequenza con cui si somministra il farmaco vengono regolati nel tempo. Invece, nei casi in cui l’ipotiroidismo fosse causato dall’assunzione di farmaci specifici, la cura consiste nella sospensione degli stessi.
DISFUNZIONI DELLA TIROIDE: L’IPERTIROIDISMO
L’ipertiroidismo si può presentare nell’adolescente?
L’ipertiroidismo è una patolgia frequente nell’adulto, ma che, per fortuna, è difficilmente riscontrabile nei bambini e nei ragazzi. Nelle femmine è da 6 a 8 volte più frequente che nei maschi.
Quali sono le cause dell’ipertiroidismo ?
Più del 95% dei casi di ipertiroidismo in fase adolescenziale si presenta a causa di una malattia autoimmune chiamata Malattia di Graves. Questa patologia è spesso legata ad altri disturbi, come il diabete di tipo 1, la malattia di Addison, la Sindrome di Down e l’artrite reumatoide.
Più raramente, l’ipertiroidismo può essere la conseguenza di una carenza di secrezione di TSH dovuta ad un tumore dell’ipofisi o ad alcune forme di tiroidite. Negli adolescenti, spesso, si osservano i sintomi tipici dell’ipertiroidismo che, però, hanno un’altra origine. Questo quadro sintomatico viene definito tireotossicosi factitia e può insorgere in seguito all’assunzione di farmaci dimagranti contenenti levotiroxina o simili. L’assunzione di questi medicinali fa si che, alla normale produzione di ormoni tiroidei, si sommano quelli contenuti nel farmaco, creando un ipertiroidismo totalmente “artificiale”. Unacondizione di questo genere può essere dannosa per l’organismo non meno di un ipertiroidismo vero e proprio e può essere curato attraverso l’assunzione di prodotti a base di alghe ricche di iodio. Allo stesso modo, la gravidanza può indurre una condizione fisica simile a quella dell’ipertiroidismo. Nell’adolescente, alla gravidanza è spesso associabile un aumento della concentrazione della tiroxina nel sangue.
Come si manifesta nei giovani l’ipertiroidismo ?
Nell’adolescente, è difficile scoprire un ipertiroidismo. Tendenzialente, i sintomi vengono attribuiti ad altri disturbi, soprattutto a problemi di tipo psichiatrico. Ecco alcuni segnali cui prestare più attenzione e le cause alle quali possono essere attribuiti.
- Tremore, nervosismo, agitazione, difficoltà a mantenere l’attenzione e problemi ad addormentarsi: questi sono sintomi tipici sia di disfunzioni della tiroide sia che di problemi psichiatrici.
- Perdita di peso in presenza di un appetito aumentato: in un adolescente attivo che sta completando l’accrescimento, una perdita di peso viene spesso sottovalutata.
- Accelerazione dell’accrescimento e della maturazione delle ossa: il primo viene spesso confuso con un normale fenomeno dell’età. La maturazione delle ossa, invece, può essere individuata solo attraverso esami particolari.
- Ritardo dello sviluppo della pubertà o amenorrea (nelle ragazze che hanno già avuto lo sviluppo puberale): ambedue queste alterazioni possono essere attribuite a problemi endocrinologici. In particolare, l’amenorrea è una conseguenza abituale anche dei disturbi alimentari.
Come nel caso dell’ipotiroidismo, la diagnosi di ipertiroidismo si basa sulla valutazione di esami di laboratorio che determinano la concentrazione degli ormoni tiroidei e del TSH nel sangue.
In questi casi come si cura l’ipertiroidismo?
Come per gli adulti, l’ipotiroidismo adolescenziale si cura attraverso la somministrazione di farmaci, un trattamento di radioiodio o un intervento chirurgico. Tutte queste soluzioni vanno valutate attentamente nei loro aspetti negativi e positivi, anche perchè l’efficacia del trattamento varia a seconda della gravità del disturbo. In genere, la prima cura che viene consigliata al paziente consiste nella somministrazione del farmaco metimazolo, ma anche il radioiodio è stato ultimamente rivalutato e viene consigliato, sempre più spesso, agli adolescenti che non seguono il trattamento farmacologico con regolarità. Per gli stessi motivi, spesso si opta per un intervento chirurgico. Infine, i farmaci usati nell’adulto per curare l’ipertiroidismo sono raramente utilizzati nell’adolescente per il rischio di danni al fegato.