Giornata mondiale dell’emofilia: l’importanza dell’ortopedico
Salute

Giornata mondiale dell’emofilia: l’importanza dell’ortopedico

16/04/2019
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Giornata mondiale dell’emofilia: è domani. Parliamo di una malattia rara di origine genetica, che colpisce soprattutto la popolazione maschile e causa un difetto nella coagulazione del sangue. Soffermiamoci sugli aspetti ortopedici.

Giornata mondiale dell’emofilia: obiettivi molteplici

Il professor Francesco Falez è il presidente della Società italiana di Ortopedia e Traumatologia (Siot): si è espresso in questo modo. “I nostri obiettivi sono molteplici: supportare una gestione integrata al paziente emofilico che sviluppa problematiche articolari attraverso un approccio globale ottimale. Bisogna che collaborino con l’ortopedico il centro di emofilia, il fisiatra, il fisioterapista e l’anestesista. E’ necessario migliorare il livello di informazione e formazione dell’ortopedico sugli emartri (il sangue si versa in un’articolazione, ndr), potenziando le sue competenze in tema di gestione del dolore; sensibilizzare sull’importanza dell’ortopedia emofilica in funzione della prevenzione, con l’obiettivo di prevenire gli interventi chirurgici; e ancora: definire percorsi di cura ad hoc per il paziente emofilico; contribuire a ridurre l’impatto socio-economico della patologia; migliorare la qualità di vita del paziente”.

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Giornata mondiale dell’emofilia: ruolo dell’ortopedico

Come è già chiaro, non c’è soltanto l’ortopedico. “Il ruolo dell’ortopedico è inserito in un’ampia Giornata Mondiale dell’Emofilia: l’importanza dell’ortopedicomultidisciplinarità. In particolare è importante la tempistica con la quale l’ortopedico individua il paziente e definisce lo stato del danno articolare; tutto ciò impatta notevolmente sull’evoluzione della problematica e rappresenta quindi un aspetto importante su cui lavorare, attraverso percorsi multidisciplinari strutturati”.

Giornata mondiale dell’emofilia: i movimenti corretti

Focalizziamo alcuni aspetti pratici. Ci sono movimenti corretti da eseguire in casa, al fine di prevenire i sanguinamenti e il riabilitatore è competente in argomento: “Nell’ottica di un adeguato stile di vita che prevenga i sanguinamenti, oltre ovviamente alla terapia profilattica è importante collaborare con un riabilitatore: sarà lui ad impostare una serie di esercizi fisici per mantenere sempre le articolazioni in movimento. L’ortopedico è chiamato in causa quando i danni articolari causati dall’emofilia, in particolare dagli emartri recidivanti, sono tali da compromettere seriamente la funzionalità delle articolazioni colpite. Mi riferisco, soprattutto, a ginocchio, gomito e caviglia, in minor misura l’anca. Anche il dolore è una componente importante nella malattia, che fino ad oggi è stata sottovalutata e sotto-trattata, per mancanza di adeguati strumenti terapeutici. Grazie alle evoluzioni del mercato farmaceutico in tale ambito, noi ortopedici oggi abbiamo a disposizione maggiori possibilità di essere di aiuto al paziente nella gestione del dolore”.

Giornata mondiale dell’emofilia: passi in avanti dell’ortopedia

Giornata Mondiale dell’Emofilia: l’importanza dell’ortopedicoNel migliorare lo stile di vita dei pazienti emofilici, l’ortopedia è progredita. “Le strategie dell’ortopedico comprendono un approccio conservativo, attraverso cicli di infiltrazioni con acido ialuronico (viscosupplementazione) e cicli di fisioterapia, e un approccio chirurgico che prevede radiosinoviectomia, sinoviectomia artroscopica o la sostituzione protesica. Il progresso dell’ortopedia nella chirurgia protesica negli ultimi anni è importante. Sono utili nuovi design protesici e sono migliorate le protesi di gomito e di caviglia. Tutto ciò, unito a un’evoluzione delle tecniche anestesiologiche, con conseguente miglior gestione del sanguinamento e del dolore post operatorio, porta a risultati più soddisfacenti. Essi si traducono in un’evoluzione della qualità della vita”.

Giornata mondiale dell’emofilia: esigenze della comunità emofilica

Chiediamoci quali siano le esigenze della comunità scientifica e come rispondere a esse. “La Siot vuole intraprendere una progettualità a carattere multidisciplinare in tema di gestione delle problematiche articolari nel paziente emofilico. Scopo dell’iniziativa è la definizione, attraverso un percorso di Consenso metodologicamente rigoroso, di un protocollo di gestione del paziente target che guidi l’Ortopedico nei processi decisionali relativi a diagnosi, trattamento e follow up della problematica. In tal modo, focalizzare la condizione del paziente diventa più facile”.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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