Alimenti 10 e lode. Pesce azzurro: le infinite varianti del cibo dei poveri
Pesce azzurro: si chiama così per la colorazione del ventre e del dorso, che va dal grigio argenteo al ciano. È stato per molto tempo considerato il pesce dei poveri e non particolarmente nutriente. Di piccola taglia, gli animali più diffusi che fanno parte della famiglia del pesce azzurro sono le alici, le sarde e lo sgombro, ma vengono comunemente classificati come tali anche il pesce spada, il tonno e il salmone. Tuttavia non esiste una vera e propria classificazione scientifica che identifichi questi pesci. Conosciuto e consumato già da tutte le civiltà antiche che popolavano le coste del Mediterraneo, il pesce azzurro è da sempre stato una fonte importante di cibo per gli indigenti e per i pescatori. Soltanto oggi conosciamo il grande valore nutritivo e nutraceutico che le carni di questi pesci apportano al nostro organismo. Il pesce azzurro apporta amminoacidi essenziali, con proteine di alto valore biologico; i grassi sono principalmente polinsaturi e di tipo Omega 3 e Omega 6, quindi si registra un grande valore energetico, in cambio di salute del sistema cardiovascolare. Il pesce azzurro è molto digeribile e adatto all’alimentazione di tutte le fasce d’età. È fonte inoltre di minerali preziosissimi per l’organismo, come il potassio, il fosforo, il calcio; è inoltre una valida fonte di vitamina D. Già nell’antichità, le civiltà mediterranee erano solite conservare questi pesci nei modi più vari. I metodi, come la conservazione sotto sale o l’essiccamento e l’affumicatura, sono giunti fino a noi. Oggi disponiamo di un’avanzata tecnologia: è possibile acquistare il pesce azzurro surgelato, che mantiene inalterate tutte le sue caratteristiche nutrizionali, ma anche il pesce in scatola. Quest’ultimo a seconda della specie può preservare i suoi grassi buoni, come nel caso dello sgombro, oppure perderli, come avviene per il tonno. Quelle in scatola sono però conservazioni che prevedono l’utilizzo di molto sodio, grassi e conservanti. Per preservare al meglio le caratteristiche nutrizionali del pesce azzurro, è bene prestare attenzione ai metodi di cottura. I grassi Omega 3 e Omega 6, tanto preziosi, si perdono completamente con la frittura, mentre sono preservati nella cottura al vapore. Cotture in acqua devono avere una durata inferiore ai venti minuti. In forno invece, con una buona panatura e con l’impiego di erbe aromatiche senza l’aggiunta di olio, i nostri grassi polinsaturi saranno salvi. Non a caso, per le sue infinite proprietà, il pesce azzurro fa parte della dieta mediterranea, così come Ancel Keys ce l’ha presentata. Le popolazioni del Cilento ne facevano largamente uso, naturalmente insieme a frutta secca, legumi e cereali integrali, beneficiando delle proprietà nutraceutiche di questo regime alimentare e mostrando una longevità superiore a quella della media europea e del Nord Italia. Il consiglio è quello di assumerne almeno tre porzioni alla settimana.
10 buoni motivi per mangiare pesce azzurro
- Il pesce azzurro è ricco di grassi nobili Omega 3 e Omega 6, che contrastano la sintesi del colesterolo cattivo Ldl, preservandoci dalle patologie legate al sistema cardiocircolatorio.
- I suoi grassi non vanno in conflitto con i regimi ipocalorici delle persone che devono perdere peso, anzi il pesce azzurro è l’ideale per conferire all’organismo proteine, grassi, vitamine e minerali a basso impatto calorico.
- Ottimo per tutte quelle persone che soffrono di diabete, poiché l’indice glicemico di questo alimento è bassissimo.
- Contrasta l’insorgenza dell’osteoporosi, grazie alla presenza di calcio e vitamina D.
- Varietà e fantasia, la moltitudine di specie e l’infinità di varianti in cucina ne fanno una portata sempre nuova e gustosa.
- Favorisce il sonno e il benessere, grazie a due particolari molecole, il triptofano e la lisina.
- Ideale nell’alimentazione dei bambini, perché favorisce la crescita.
- Contiene tra l’altro la vitamina A, essenziale per la salute degli occhi e della pelle.
- La vitamina B12, anch’essa presente, aiuta i processi metabolici.
- Il pesce azzurro fa bene ai muscoli grazie al magnesio e al cervello e alla memoria grazie al fosforo.
Ozono e Coronavirus: si tratta di una possibile soluzione?
Ozono e Coronavirus: i medici sono al lavoro. Tutta la sanità mondiale è alla ricerca di…Tabella nutrizionale delle alici
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INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 130 kcal |
Proteine | 20,4 g |
Carboidrati | 0 g |
di cui zuccheri | 0 g |
Grassi | 4.8 g |
Di cui saturi | 1.3 g |
Di cui monoinsaturi | 1,2 g |
Di cui poli-insaturi | 1.7 g |
Fibre | 0 g |
Sodio | 104 mg |
Perché non consumare il pesce azzurro
Nei pesci di grandi dimensioni, come il tonno o il pesce spada, la presenza dei metalli pesanti e in particolare del mercurio può rivelarsi molto pericolosa per la salute. È bene dunque favorire il consumo di pesci piccoli come sarde e alici e limitare il consumo delle “taglie grandi”. È preferibile inoltre che si astengano dal consumo di pesci grandi le donne incinte e in fase di allattamento. I parassiti costituiscono un’altra controindicazione molto pericolosa: è quindi buona norma mangiare il pesce sempre cotto. Nel caso in cui si prediliga il pesce crudo, esso deve essere stato rigorosamente abbattuto. Il pesce affumicato deve essere consumato occasionalmente, perché i composti rilasciati durate il processo di affumicatura, se assunti troppo di frequente, possono rivelarsi tossici. Il pesce in scatola è troppo ricco di sodio: ne va quindi limitata l’assunzione, nei soggetti affetti da ipertensione.