La dieta che ti modella: quando si accumulano i chili di troppo, il fatto di riprendere le proporzioni armoniose di un corpo umano che si avvicini ai canoni della bellezza è il primo imperativo. Il fine è essere gradevoli per se stessi, davanti allo specchio, e per gli altri, nella vita di tutti i giorni.
La dieta che ti modella: ecco il rimedio fondamentale
“Il rimedio fondamentale è imparare in modo corretto e responsabile a ridurre gradualmente la quota di calorie che si assumono quotidianamente, aiutandosi anche con la pratica regolare di un po’ di esercizio fisico, che contribuirà a mantenere attivo il metabolismo”.
La dieta che ti modella: un regime alimentare personalizzato
Quando si sceglie di dimagrire, non esistono diete valide per tutti. E’ possibile prendere spunto da uno schema, ma fattori peculiari non possono che perdersi.
“A questo proposito, va detto che seguire una dieta personalizzata, studiata in relazione allo stile di vita e alle abitudini alimentari del singolo individuo, e non soltanto in relazione al metabolismo basale, può essere sufficiente a prevenire le complicanze e a normalizzare i parametri, altrimenti modificabili soltanto con l’assunzione di determinati farmaci prescritti dal medico. La premessa fondamentale è che per condurre un’azione davvero efficace e duratura contro i chili di troppo, bisogna valutare in primo luogo il grado e il tipo di sovrappeso, oppure obesità”.
Lo afferma Maria Makarovic nel libro dal titolo La dieta che ti modella. Ritrovare la linea, la salute e la forma fisica, edito da Cairo publishing, in commercio dal 28 marzo: si tratta di 334 pagine, per un prezzo pari a 16 euro. Il testo contiene diete da svolgere in sicurezza.
Laureata in Medicina e Chirurgia, l’autrice è specializzata in Scienza dell’Alimentazione, con indirizzo dietologico e dietoterapico. Ha lavorato presso il dipartimento di Medicina Interna dell’ospedale San Raffaele, collaborando alla ricerca nel campo del diabete e dell’obesità. Ha insegnato presso l’Academy school of practical Aesthetic medicine (Aspem) e tiene conferenze a livello nazionale. Nel suo studio di Milano segue personalmente i pazienti.
La dieta che ti modella: adeguare ogni dettame alla realtà
Abbiamo dialogato piacevolmente con Maria Makarovic. Queste le sue parole. “Posto che faccio riferimento, come canone di bellezza, a quello proposto da Leonardo, sottolineo che bisogna adeguare ogni dettame alla realtà. I canoni sono sempre personalizzati. Secondo l’ideale il giro vita, per le donne, dovrebbe scendere sotto gli 80 centimetri, per gli uomini sotto i 94. Sopra questi indici, è sempre il caso di approfondire le indagini con l’aiuto del medico dietologo nutrizionista, che può prescrivere una serie di esami per ottenere informazioni sulla situazione lipidica e metabolica del paziente e sull’entità di eventuali anomalie al riguardo. Gli esami sono, in particolare: glicemia, colesterolo totale e HDL (quello “buono”, che contrasta l’accumulo a livello delle pareti vascolari di quello “cattivo”), trigliceridi, acido urico, insulinemia, TSH (l’ormone tireostimolante secreto dall’ipofisi, che controlla l’attività degli ormoni della tiroide) e pressione arteriosa. Per l’estetica e per la salute, si agisce in sintesi riducendo l’infiammazione e l’iperinsulinemia (connessa al grasso viscerale). Di conseguenza, si tengono sotto controllo la glicemia e il rischio di diabete. Certamente, a livello estetico avere la pancia piatta fa piacere a tutti. Anche ridurre i cuscinetti delle cosce, grazie alla ginnastica, è gradito. Una dieta corretta sarà la gioia delle donne di tutte le età”.

Siamo tutti partecipi della bellezza ideale? “Non bisogna colpevolizzare il paziente, non è una buona idea farlo sentire brutto. Bisogna gestire i farmaci che il soggetto prende e naturalmente proporre, secondo le sue esigenze, una dieta da seguire, perché questi si attenga a essa nel tempo”.
Come si personalizza un regime alimentare? Come si svolge una visita medica? “La visita medica parte dagli esami del sangue, dai problemi passati e presenti, cioè dall’anamnesi. Si prendono in considerazione la pressione e la circonferenza dell’addome. Si attua poi la valutazione estetica: si indaga la proporzione fra spalle e fianchi. Per esempio, molte donne (propriamente ginoidi) portano la maglietta taglia 42 e pantaloni taglia 46. In questo caso, abbino la dieta con terapie localizzate, al fine di scolpire come un’artista i punti critici.
La dieta che ti modella: il metodo

Ci illustrerebbe brevemente il suo metodo? “Perdere peso se si hanno dei chili di troppo aiuta ad aumentare l’autostima e diminuisce l’ansia. Ma è importante rimanere tonici e modellati, ragione per la quale bisogna ricorrere a una dieta bilanciata, che preveda i carboidrati (meglio riso o farro lessati) e le proteine (meglio pesce ricco di omega tre e merluzzo ricco di metionina, che fanno bene all’umore, prevengono malattie cardiovascolari e mantengono elastica la pelle). Per rimanere tonici, non bisogna perdere più di tre o quattro chili al mese, perché la pelle deve avere il tempo, come un palloncino, di riadattarsi. Ma quali sono i nutrienti essenziali? “Una dieta sbagliata può essere quella che prevede di assumere soltanto proteine: si tratta di un regime alimentare che è stato molto in voga. Le persone perdevano la forma, per così dire si ‘smodellavano’. Smodellarsi non è una buona idea. In tali diete, le proteine sono consumate come calorie, invece di creare massa magra. E ancora: si perdono minerali e la pressione si abbassa: ogni tanto, qualcuno stramazza in giro. Oggi questo genere di alimentazione, per queste ragioni, è un po’ meno seguito”.
La dieta che ti modella: guardare in faccia il paziente
Come opera quando ha il paziente come interfaccia? “Non si può far dimagrire il soggetto senza guardarlo in faccia. Un ragazzo ha perso trenta chilogrammi: è stabile da tre anni. Una ragazza, che ha perso chili in egual numero, è stabile da otto. Interessante il caso di una signora di sessant’anni, che ha perso 23 chilogrammi tre anni fa. Si chiedeva come fare per dimagrire, considerandosi avanti negli anni. Si può dimagrire a ogni età, invece (lo abbiamo detto). E così è stato. Una volta perso il fardello di chili di troppo, posto che la dieta era stata associata all’attività fisica in palestra, la donna ha incominciato la dieta di mantenimento. Continuava, tuttavia, a dimagrire: dopo un mese, aveva perso ancora peso. Ho riesaminato il caso e ho concluso che la paziente, seguendo una dieta impostata su tre giorni a settimana di ginnastica, frequentava invece la palestra sette volte a settimana: il regime alimentare è stato impostato di nuovo, sulla base di questo dato, e il mantenimento ha funzionato. La donna è rifiorita, letteralmente. Ha cambiato look: è stata seguita da un consulente d’immagine e ha rivisto il portamento, il modo di camminare. Alla presentazione del libro, che ha avuto luogo il 3 aprile a Milano, presso il Centro culturale San Fedele, ha sfilato alla presenza del pubblico”.
La dieta che ti modella: come bisogna nutrirsi
In sintesi, come bisogna nutrirsi? “Bisogna agire con buon senso. Se mangio un frutto, devo tenere presente il fruttosio in esso contenuto, che non dà sazietà. La frutta, tuttavia, contiene fibre e il senso di appagamento si raggiunge di conseguenza. Se si mangia un frutto con uno yogurt, il cervello assume zuccheri e proteine: l’individuo, dunque, è più sveglio e più sazio. Bere molta acqua, assumere tre frutti al giorno e due porzioni di verdura assicura le vitamine e i minerali, come magnesio e potassio.
Due litri d’acqua mantengono idratato il corpo e aiutano a bruciare 100 calorie, come è stato dimostrato in uno studio scientifico recente. Tra i pasti, meglio 30 grammi di pistacchi o arachidi: danno buon umore e garantiscono il rifornimento di zuccheri a lento rilascio. Questi ultimi tengono a bada l’insulina e mantengono sveglio il cervello. Un cucchiaino di zucchero, invece, brucia subito.
La dieta ipocalorica, come appare chiaro, deve permettere di perdere peso. E’ vero che, se il soggetto fa da solo, può certamente perdere chili in eccesso. Il professionista, tuttavia, fornisce un innegabile valore aggiunto: vede come il corpo risponde, come i tessuti rispondono e fornisce i giusti nutrienti, affinché la pelle non si rilassi oltre misura. La dieta, correttamente intesa, permette ai tessuti di riassorbire. E’ importante il rapporto con la bilancia? “La bilancia per pesare i cibi può essere sostituita da opportuni accorgimenti. Le verdure e il pesce si possono non pesare. Quando si consumano il pane, la pasta e la carne, meglio adottare porzioni come il palmo della mano. Diversamente, dalla bilancia pesa-persone non si può prescindere: chi non la utilizza con una certa costanza tende a ingrassare. Pesarsi ogni giorno aiuta a capire quando si sta perdendo il peso forma.”