Tomografo computerizzato, un nuovo modello: la nuova frontiera della tecnologia in ambito medico. Il grande Leonardo per avere un’idea chiara del corpo umano doveva svolgere un’autopsia, avidamente apprendendo e disegnando tutti i dettagli che si trovava di fronte e avendo, per ovvie ragioni, limitati contatti con gli organi dei pazienti vivi. La fotografia era di là da venire, come le radiografie. Molti progressi sono stati compiuti: tanto che per conoscere da vicino gli organi del singolo corpo umano non è più necessario un genio. Oggi, si registra un nuovo passo in avanti. Un dispositivo di ultima generazione ci permette di cogliere immagini intere in una sola rotazione da 0,28 secondi. Le radiazioni erogate diminuiscono: addirittura dell’82%.
Ecco l’ultimo modello di tomografo computerizzato. Si chiama Revolution ct ed è installato in quattro centri italiani: Centro cardiologico monzino di Milano, Ospedale Molinette di Torino, Cmo di Torre Annunziata; alla casa di cura Quisisana di Roma, poi, è installata è una versione ancora più recente, la Revolution ct 1.5 B. Il tomografo è stato realizzato da Ge healthcare, divisione medicale di General electric. Nel tempo di un solo battito è possibile realizzare una tac del cuore e un esame total body può protrarsi appena per un secondo. La qualità delle immagini è elevata, come si vede dalle illustrazioni.
Tomografo computerizzato ultimo modello: i punti di forza
La nuova tecnologia propone un’ampia copertura anatomica, pari a 16 centimetri. Data la rapidità di scansione della macchina, ai medici è possibile cogliere immagini intere e in altissima definizione di organi come cervello, cuore, fegato e pancreas in un frammento di secondo, come detto.
Una simile tecnologia fa sì che si formulino diagnosi corrette anche nei casi dei pazienti in condizioni clinicamente più complesse, per esempio di coloro che soffrono di forte aritmia cardiaca.
Data la velocità del sistema, il personale clinico è in grado di raccogliere informazioni riguardanti la funzionalità degli organi e non soltanto la loro anatomia.
In caso di ictus, per esempio, il cervello può essere valutato per intero, attraverso lo studio della perfusione cerebrale.
Equipaggiamento del tomografo computerizzato
Ma come è equipaggiato il nuovo tomografo? E’ dotato di Asir-V. Si tratta di una tecnologia che riduce la dose di radiazioni erogate nel corso degli esami. La qualità dell’immagine, naturalmente, resta identica. Mediamente, in un anno, una persona riceve 5 millisievert (msv) di radiazioni da fonti esterne. Quando ci si sottopone a una Tac tradizionale, la dose media è pari a 15 msv. Ecco perché ridurre la quantità di radiazioni erogate è fondamentale, in ispecie quando si tratta di pazienti pediatrici.
Tomografo computerizzato ultimo modello: parla l’esperto
Secondo Giovanni Simonetti, professore emerito dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata e responsabile della Diagnostica per immagini e Radiologia interventistica della casa di cura Quisisana, “Quelle introdotte dal nuovo tomografo computerizzato in dotazione della casa di cura Quisisana di Roma non sono semplici migliorie, ma innovazioni tecnologiche fondamentali che cambiano il concetto stesso dell’esame Tac. Per medici e pazienti si tratta di una vera rivoluzione”.
Non bisogna sottovalutare la velocità di scansione del tomografo: nei pazienti sottoposti a esame, è in tal modo più raro il ricorso a medicinali in grado di rallentare il battito cardiaco. E’ poi possibile utilizzare una minor quantità di liquido di contrasto, quando necessario.
Tomografo computerizzato ultimo modello: caratteristiche tecniche
Il tomografo ha un hardware di ricostruzione dedicato (Recon server) che permette l’esecuzione di studi di Spectral imaging, con i quali la capacità di caratterizzazione dei diversi tessuti esaminati dal sistema risulta ampliata. In tal modo, è più semplice diagnosticare patologie che, con studi condotti con tomografi convenzionali, risultano difficilmente riconoscibili. Davvero una nuova frontiera.