Innamorarsi nella terza età: non è un controsenso, oggi si può.
Innamorarsi: è un privilegio dei giovani? Non più, in quanto le statistiche parlano chiaro. Nel Bel Paese, infatti, la terza età è, oggi più di ieri, un periodo da vivere nella pienezza. La vita, dopo i 65 anni, può ancora essere vista da numerose prospettive. “Dolce e fiorita /si schiude alla breve romanza /di mille promesse la vita”. (Guido Gozzano, L’amica di nonna Speranza). C’è molto da costruire. Sogni e progetti possono essere realizzati. La vita si allunga e per coglierne i frutti bisogna salvaguardare il benessere. Senza dimenticare la possibilità di dare e ricevere amore. Secondo quanto afferma l’83% degli italiani, in effetti, iniziare una relazione autentica e soddisfacente è possibile per gli ultra-sessantacinquenni. Questo dato emerge dall’Osservatorio di Reale mutua dedicato al Welfare.
Captare un sorriso, prendersi per mano, amarsi, emozionarsi: è possibile a tutte le età.
Innamorarsi migliora la vita degli ultrasessantacinquenni
Il primo appuntamento dato a una persona, il primo ballo, il primo bacio. Bisognerebbe trovare cose da fare per la prima volta, quando si superano i 65 anni. In età avanzata, iniziare una relazione migliora la vita.
Secondo l’opinione espressa dal 53% degli intervistati, essere in coppia è un motivo in più per mantenersi attivi e dedicarsi insieme alle passioni in comune. Avere un partner al proprio fianco, del resto, dà anche i giusti stimoli per mantenersi in forma e prendersi cura di sé (38%), combattere la solitudine (38%) e persino migliorare l’autostima (29%). E’ sufficiente rendersi conto di poter ancora piacere.
Farmacologia della risoluzione: un aiuto per invecchiare in salute
Tra le ultime ricerche presentate all’EU Summit on Inflammation Resolution organizzato da Metagenics Academy alcuni studiosi…Innamorarsi dopo i 65 anni: preoccupazioni e difficoltà
Farmacologia della risoluzione: un aiuto per invecchiare in salute
Non soltanto rose e fiori. Preoccupazioni e difficoltà possono essere generati da una nuova relazione, istaurata dopo i 65 anni.
Secondo l’opinione del 41% degli italiani, il principale timore è gravare, in caso di malattia, sull’altra persona. Secondo una quota analoga, inoltre, è molto complicato instaurare un nuovo equilibrio nella vita di tutti i giorni. Le problematiche, poi, non finiscono qui. Bisogna relazionarsi con figli e nipoti del partner (35%) ed è possibile non avere più le energie per fare quello che si faceva prima (37%).
Attività da svolgere nell’età della pensione
Appena il 2% degli intervistati aspetta la pensione unicamente per riposarsi. Come utilizzare, avanti con gli anni, il tempo a disposizione? Il 25% penserebbe di riprendere gli studi, il 33% occuperebbe il maggior tempo libero facendo del volontariato, il 61% viaggiando e ben l’80% dedicandosi a hobby e passioni troppo spesso rimandati.
Serenità e terza età
Gli anni dopo i 65 dovrebbero essere sereni. Quali sono i principali timori? I problemi di salute (82%), la mancanza di una rete relazionale forte, spesso causa di solitudine (59%), il calo delle forze fisiche (45%) e la mancanza di un partner con cui condividere la vita (22%).
Come costruire una vecchiaia economicamente serena
C’è di più: si delinea all’orizzonte, in un periodo di crisi, il rischio di trovarsi con scarse disponibilità economiche (72%), tanto che solo il 6% dei connazionali ritiene che la pensione di base sarà sufficiente.
Gli altri invece penserebbero a costruirsi, nel tempo, una vecchiaia economicamente serena. Su che cosa si può puntare? Secondo il 66%, sulla previdenza complementare; il 31% investirebbe nel mattone e un ulteriore 15% si affiderebbe al mercato finanziario.