Aspirina a bassa dose: sempre dalla nostra parte (contro il cancro)
Aspirina a bassa dose: riduce di circa un quarto i casi di cancro nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare. Ecco un dettaglio in più: un elemento prezioso, da sfruttare al fine di migliorare l’esistenza. Il cancro è la piaga del nostro tempo. La cara vecchia Aspirina è dalla nostra parte.
Aspirina: di che cosa si tratta?
In ogni caso, non esiste nulla di più noto dell’Aspirina. Se essa si usa meno di un tempo al fine di abbassare la temperatura corporea, sono noti gli utilizzi a basso dosaggio, al fine di prevenire la formazione di coaguli di sangue nei vasi sanguigni. Essa ha inoltre, come è noto, proprietà analgesiche e antinfiammatorie.
Ippocrate descrisse nel V secolo a.C. una polvere amara estratta dalla corteccia del salice che era (ed è) utile, al fine di alleviare il dolore e abbassare la febbre.
Non più coaguli con vasi sanguigni artificiali
I vasi sanguigni artificiali vengono utilizzati in caso di malattie cardiovascolari come l’ischemia. L’obiettivo di queste…Aspirina a bassa dose contro il rischio di ammalarsi di tumore
Non più coaguli con vasi sanguigni artificiali
Parliamo, infatti, di acido acetilsalicilico: ora è noto che esso riduce in maniera significativa il rischio di ammalarsi di tumore nel paziente ad alto rischio cardiovascolare. Secondo l’Airc, in effetti, un uomo su due e una donna su tre, nel corso della loro vita, svilupperanno questa patologia.
Aspirina a bassa dose: un primato italiano
La Gazzetta ufficiale ha pubblicato la Determina dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa): l’Italia è il primo Paese al mondo a riconoscere ufficialmente questo beneficio preventivo aggiuntivo del farmaco nei pazienti trattati per la prevenzione cardiovascolare.
Aspirina a bassa dose: la ricerca
Due meta-analisi (la meta-analisi, come è noto, è un’analisi di altre ricerche, come in un sistema di scatole cinesi, ndr) hanno dimostrato questo importante risultato. La prima ha preso in considerazione 4 studi: essi, a loro volta, hanno arruolato 14.033 pazienti trattati con acido acetilsalicilico, per la prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria. E’ apparso chiaro, dopo circa 5 anni di utilizzo, che l’acido acetilsalicilico a basse dosi (da 75 mg fino a 300 mg/die) ha ridotto di quasi il 40% l’incidenza del cancro del colon-retto. C’è stata una seconda meta-analisi, che ha considerato 6 studi in prevenzione primaria su 35.535 persone ad elevato rischio cardiovascolare: esse hanno utilizzato acido acetilsalicilico (a basse dosi, 75-100 mg/die). E’ stato evidenziato che l’incidenza complessiva di cancro si riduceva del 24%, a partire dal quarto anno di trattamento.
Aspirina a bassa dose: ipotesi di lavoro
Carlo Patrono, docente di Farmacologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha affermato: “La nostra ipotesi di lavoro è che si tratti dello stesso meccanismo attraverso il quale l’acido acetilsalicilico a basse dosi esercita un effetto cardioprotettivo, cioè l’inibizione dell’attivazione piastrinica. La conseguenza di questa inibizione sarebbe rappresentata da una ridotta liberazione da parte delle piastrine di molteplici fattori che favoriscono la crescita tumorale e la diffusione metastatica delle cellule tumorali. Il nostro Gruppo di Ricerca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha vinto quest’anno un Catalyst Grant di Cancer Research UK, insieme con altri gruppi di ricerca che operano in istituzioni accademiche inglesi e americane per indagare ulteriormente il meccanismo d’azione dell’Aspirina nella prevenzione di alcuni tumori”.
Aspirina a bassa dose e cancro del colon-retto
Persone ad alto rischio cardiovascolare possono trarre beneficio dalla somministrazione di Aspirina nella prevenzione del cancro al colon-retto (lo abbiamo già affermato).
Sulla base delle stime, nel Bel Paese, nel 2018, ci sono state circa 51.000 nuove diagnosi di questa neoplasia, al secondo posto sia tra gli uomini (15% di tutti i nuovi tumori) che tra le donne (13%). La precedono rispettivamente quella alla prostata e quella alla mammella. La sopravvivenza a 5 anni è pari al 66% per il colon e al 62% per il retto.
Aspirina a bassa dose: il periodo di latenza
Ma in quanto tempo agisce l’Aspirina in questi casi? Il periodo di latenza varia fra i 3 e 10 anni, a seconda della natura degli studi, perché l’effetto preventivo dell’Aspirina nei confronti del cancro colo-rettale sia possibile da dimostrare, in maniera statisticamente convincente.
Aspirina a bassa dose: riduzione del rischio
Secondo il dottor Luis Alberto García Rodríguez, direttore del Centro Español de Investigación Farmacoepidemiológica (Ceife), “Una recente meta-analisi ha evidenziato una riduzione di rischio più marcata con l’aumento della durata (almeno 5 anni), in particolare nei tumori del pancreas, ovaio e cervello. In questa meta-analisi, 105 studi originali in 218 pubblicazioni hanno riportato una riduzione del rischio anche con una durata inferiore (meno di 5 anni). I risultati sono in linea con un altro studio, che ha mostrato una riduzione del rischio nel carcinoma colo-rettale già dopo il primo anno di trattamento con acido acetilsalicilico a basso dosaggio. L’effetto aumenta leggermente con una durata maggiore”.
Aspirina a bassa dose: l’importanza del dosaggio
Così si esprime il professor Andrea De Censi, direttore Oncologia medica dell’Ospedale Galliera di Genova: “Recenti analisi suggerirebbero un effetto legato al peso corporeo. Inoltre, sono in corso studi sull’acido acetilsalicilico in associazione alla terapia oncologica nel paziente già trattato chirurgicamente per cancro al colon-retto. Presso la struttura di Oncologia dell’Ospedale Galliera di Genova è attivo uno studio europeo per testare gli effetti dell’acido acetilsalicilico a dosi cardiovascolari su pazienti precedentemente operati per cancro al colon-retto, nella riduzione dell’insorgenza di un secondo evento e di metastasi”.
Aspirina a bassa dose, le linee guida
Carlo Patrono ha aggiunto: “La United states preventive services task force (Uspstf) ha formulato nel 2016 nuove linee guida per la prevenzione primaria delle complicanze cardiovascolari e del cancro colo-rettale con acido acetilsalicilico a basse dosi”.
Andrea De Censi spiega e conclude: “Queste linee guida definiscono il beneficio che l’uso di acido acetilsalicilico a basso dosaggio apporta in persone ad alto rischio cardiovascolare (del 10% o superiore a 10 anni, di età compresa tra i 50 e i 59 anni, e a basso rischio emorragico), proprio nella prevenzione del cancro al colon-retto. Inoltre, da decenni si stanno accumulando evidenze scientifiche da studi indipendenti a supporto di un effetto di basse dosi di acido acetilsalicilico nel ridurre sia l’incidenza, sia la mortalità di diversi tumori nella popolazione generale, con i dati più robusti a sostegno di un effetto preventivo contro il cancro del colon-retto”.
A chi vive giorno per giorno, come appare chiaro anche agli esperti interpellati, poco interessano i dettagli tecnici. Quel che è più importante è che si riduca l’incidere della mortalità: si può vivere più a lungo e si può vivere meglio, evitando il tumore. Il resto completa semplicemente il quadro.
Aspirina a bassa dose: coinvolgere la popolazione
Al fine di coinvolgere la popolazione sui temi della prevenzione cardiovascolare, Bayer propone una campagna di sensibilizzazione e creato un sito di approfondimento: “Il battito del cuore”. Una chance, per avere un poco di futuro in più: senza il cancro.