Bpco (Broncopatia cronica ostruttiva): cura e prevenzione

Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva): cura e prevenzione

La Bpco: Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Che cos’è? Si tratta di una malattia respiratoria caratterizzata da una persistente ostruzione bronchiale, associata a un aumento della risposta infiammatoria cronica delle vie aeree a particelle o gas nocivi.

Ecco i sintomi classici: dispnea, tosse cronica ed espettorato cronico. Il peggioramento acuto di questi sintomi potrebbe verificarsi in alcuni casi: ne consegue l’insorgenza delle riacutizzazioni. Un doppio meccanismo caratterizza l’ostruzione bronchiale nei pazienti con Bpco. Parliamo di infiammazione delle piccole vie aeree — insieme all’ispessimento delle pareti delle vie aeree stesse e ad un aumento della resistenza al flusso d’aria con progressiva distruzione del parenchima polmonare (enfisema) — associata alla perdita di retrazione elastica del polmone. I due meccanismi possono coesistere, provocando una riduzione del flusso d’aria globale attraverso i polmoni.

Si stima che questa malattia progressiva riguardi oltre 380 milioni di persone in tutto il mondo. E’ le principali cause di mortalità e invalidità.

Bpco: rende difficile respirare. La parola agli esperti.

Bpco (Broncopatia cronica ostruttiva): cura e prevenzioneLeonardo M. Fabbri, già professore di Medicina interna e respiratoria presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, visiting professor di Medicina interna e respiratoria all’Università di Ferrara e Gothenburg (Svezia), ha dichiarato in argomento: “La Bpco è una patologia respiratoria caratterizzata da un’infiammazione delle vie aeree, cui conseguono cambiamenti strutturali che causano ostruzione e difficoltà a respirare. Rende difficile respirare ed è una malattia invalidante, con un enorme impatto sulle normali attività quotidiane, come fare una tranquilla passeggiata per andare a comprare il pane o addirittura lavarsi.Bpco (Broncopatia cronica ostruttiva): cura e prevenzione Il quadro clinico di un paziente affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva può peggiorare repentinamente a causa dell’insorgenza di episodi acuti, detti riacutizzazioni: uno ‘step verso il basso’ delle condizioni di salute, a seguito del quale la ripresa dai sintomi e il recupero della funzionalità respiratoria sono via via più lenti e difficili, a volte impossibili. Sta inoltre consolidandosi l’importanza delle co-morbidità: la Bpco è infatti una malattia che frequentemente si accompagna ad altre patologie. Pertanto, il malato di Bpco è un paziente piuttosto complesso, che richiede un costante monitoraggio ed eventuale trattamento non solo delle condizioni respiratorie. Una diagnosi di broncopneumopatia cronica ostruttiva dovrebbe mettere in allerta il clinico, perché spesso è un segnale di allarme per altre condizioni croniche, che devono essere trattate adeguatamente”.

Bpco: gli obiettivi della ricerca

Bpco (Broncopatia cronica ostruttiva): cura e prevenzioneRallentare e modificare il decorso della Bpco è tra i principali obiettivi della ricerca.

Jörgen Vestbo, professore di Medicina respiratoria presso l’Università di Manchester (Regno Unito), si è espresso in questo modo: “Il decorso clinico della Bpco riguarda più lo sviluppo di condizioni invalidanti come la mancanza di respiro e la stanchezza cronica (fatigue), la perdita della capacità di svolgere le azioni quotidiane e il progressivo peggioramento della qualità di vita, senza dimenticare coloro che accusano riacutizzazioni della malattia. La perdita progressiva dello stato di salute è una caratteristica della Bpco che può essere arginata con le terapie. Anche il declino della funzionalità può essere ridotto e in alcuni casi recuperato combinando la riabilitazione polmonare e il trattamento ottimale con un broncodilatatore. I pazienti con frequenti riacutizzazioni, che hanno un impatto notevole sullo stato di salute, possono inoltre essere supportati da adeguati interventi medici, sempre più guidati dalla specifica caratterizzazione (fenotipizzazione) dei pazienti mediante osservazione della frequenza e tipo delle esacerbazioni e dai biomarcatori. Ulteriori avanzamenti nella caratterizzazione della Bpco e delle riacutizzazioni ci permetteranno di personalizzare sempre di più le terapie, in modo che possano avere un impatto sul decorso clinico della malattia e portare un reale beneficio per i pazienti“.

Bpco: novità dal punto di vista terapeutico

Parlando dell’aspetto terapeutico, è necessario menzionare la terapia tripla a dose fissa di Chiesi. Si tratta della prima combinazione di tre principi attivi: un antinfiammatorio corticosteroide per via inalatoria (Ics), un broncodilatatore β2 agonista a lunga durata d’azione (Laba), un broncodilatatore antagonista del recettore muscarinico a lunga durata d’azione (Lama). Le componenti vengono somministrate con un unico inalatore. Si alleviano e prevengono in tal modo i sintomi della Bpco: mancanza di respiro, dispnea e tosse. Le riacutizzazioni risultano ridotte. Il Committee for medicinal products for human use (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), che precede l’autorizzazione per l’immissione in commercio nell’Unione europea, Il 19 maggio ha dato parere positivo alla nuova terapia tripla di Chiesi.

In precedenza, si privilegiava uno degli elementi. Le modalità di somministrazione e la formulazione extrafine sono tra gli ulteriori vantaggi della terapia tripla a dose fissa di Chiesi. Somministrare contemporaneamente, attraverso un unico inalatore, i tre principi attivi (Ics, Laba, Lama) significa facilitare la corretta assunzione del farmaco. In tal modo, può aumentare l’aderenza alla terapia. Quanto alla formulazione extrafine, essa è tale da raggiungere sia le grandi sia le piccole vie aeree dell’albero respiratorio.

Alfredo Chetta, professore di Medicina respiratoria all’Università di Parma, ha affermato: “Nei pazienti affetti da Bpco, la disfunzione delle piccole vie aeree è un fattore cruciale nella progressione della malattia e all’interno del quadro clinico. In questi pazienti, il grado di ostruzione del flusso d’aria è correlato con il rimodellamento delle pareti delle piccole vie aeree, un fenomeno considerato la risposta dell’organismo che tenta di riparare la lesione delle vie aeree. Studi basati sulla tomografia microcomputerizzata hanno anche suggerito che nei pazienti con Bpco il restringimento delle piccole vie aeree e la perdita dei bronchioli terminali possono sopraggiungere prima della distruzione enfisematosa degli alveoli. Da sottolineare che le misure dirette hanno mostrato che la resistenza delle piccole vie aeree aumenta da 4 a 40 volte nei pazienti con Bpco. Tali evidenze indicano che le piccole vie respiratorie sono il sito principale della limitazione del flusso d’aria. I pazienti con Bpco possono trarre beneficio dai farmaci con formulazione extrafine, che penetrano più in profondità nei polmoni, arrivando così fino alle piccole vie aeree “.

Bpco: revisione del Gold report

Bpco (Broncopatia cronica ostruttiva): cura e prevenzioneNell’aggiornamento 2017 del Gold report (Global initiative for chronic obstructive lung disease) una nuova classificazione è stata introdotta, sulla base della severità della malattia, distinta in quattro categorie (A, B, C, D). La classificazione si basa sui sintomi e sulla storia clinica di riacutizzazioni della malattia, mentre la valutazione della funzione polmonare è ora un parametro principalmente riservato a confermare la diagnosi. Così si è espresso Leonardo M. Fabbri: “Per la prima volta viene anche esplicitato che le terapie dovrebbero avere l’obiettivo di curare i sintomi e prevenire le riacutizzazioni, e non solo di migliorare la funzione respiratoria”.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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