Malnutrizione dei pazienti con malattie croniche: si lancia un allarme sulla condizione in cui versa una percentuale crescente di popolazione fragile del nostro Paese. Come curare nel modo giusto i pazienti, se non sono adeguatamente nutriti? E’ un problema sanitario, da non sottovalutare: esso mette sempre più a rischio i pazienti e il sistema salute. Nel tempo, questa sta diventando una vera e propria epidemia. Mangiare, nutrirsi è un gesto semplice: un piacere, o soltanto un’abitudine. Rientra nella routine della nostra giornata. E’ necessario non dimenticare che è imprescindibile.
Malnutrizione dei pazienti in ospedale: le statistiche
Fino alla metà dei pazienti in ospedale in Italia è a rischio di malnutrizione. Che cosa avviene quando questa condizione non viene trattata? Ciò incide pesantemente sia sugli effetti delle cure, sia sul budget sanitario. Nei malati oncologici, poi, le alterazioni dello stato nutrizionale sono altamente prevalenti.
Malnutrizione dei pazienti: una malattia nella malattia
Una malattia nella malattia: ecco come definire la malnutrizione per difetto.
Il 9% dei pazienti è già malnutrito in prima visita oncologica, ovvero ancora prima di iniziare le terapie antitumorali. Il 43% è a rischio di malnutrizione. Nel 39% circa dei pazienti in trattamento attivo (chemio e radio), è presente la malnutrizione.
Morire per malnutrizione nel terzo millennio
Sulla base delle ricerche, è stato dimostrato che un paziente oncologico su cinque muore di malnutrizione prima che per la malattia. Uno studio è stato pubblicato sul Journal of Geriatric oncology: sulla base del medesimo, risulta chiaro che su 143 pazienti con più di 70 anni, la malnutrizione è associata a un rischio di mortalità 2,6 volte più elevato.
Malnutrizione dei pazienti: che fare?
Un miglioramento — non soltanto del peso e dell’assunzione globale di proteine e calorie, ma anche dello stato clinico del paziente, della sua qualità di vita e della sua tolleranza all’esecuzione di cicli multipli di chemio e/o radioterapia — è stato riscontrato, in pazienti con diversi tipi di tumore e trattati in diversi stadi di malattia, con la supplementazione calorico-proteica, eseguita con i supplementi nutrizionali orali: si tratta di prodotti classificati come Alimenti a fini medici speciali.
Malnutrizione: differenze importanti
La dottoressa Anna Paonessa, responsabile del settore Alimenti a fini medici speciali dell’Associazione italiana industrie prodotti alimentari di (Aiipa), si è espressa in questo modo: “E’ bene che i cittadini conoscano la differenza tra prodotti utilizzati nella Nutrizione clinica e quelli utilizzati nell’alimentazione quotidiana comune. I prodotti denominati supplementi nutrizionali orali (Ons) sono Alimenti a fini medici speciali (Afms), destinati alla prevenzione o al trattamento della malnutrizione calorico-proteica, indispensabili a correggere le alterazioni dovute a stati patologici. Questi alimenti possono presentarsi in forma liquida, cremosa o in polvere, quando destinati a soggetti ancora in grado di alimentarsi per la via orale naturale”.
Malnutrizione dei pazienti: il trattamento nutrizionale
Il trattamento nutrizionale è un aspetto fondamentale della gestione globale del paziente ed è riconosciuto come tale. Sono stati mossi alcuni passi verso l’effettiva presa di coscienza da parte della classe politica e delle istituzioni attraverso l’approvazione, già un anno fa, delle Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, in conferenza Stato Regioni.
Malnutrizione: le linee guida
Queste le parole del professor Maurizio Muscaritoli, presidente della Società italiana di nutrizione clinica e metabolismo (Sinuc): “Nate per fornire indicazioni agli operatori sanitari sulle modalità di riduzione delle complicanze mediche conseguenti alla malnutrizione e per facilitare il recupero dello stato nutrizionale e della salute fisica, le linee guida rischiano di rimanere largamente inapplicate, se le autorità preposte non vigileranno sulla loro applicazione, con l’obiettivo di operare azioni correttive e allineare il trattamento nutrizionale, oggi scarsamente praticato, a quello indicato. Esiste, inoltre, l’urgente necessità di implementare percorsi assistenziali di Nutrizione clinica per tutte le malattie riconosciute a forte impatto nutrizionale”.
Malnutrizione dei pazienti: applicazione della nutrizione clinica
Oltre ad essere un intervento sanitario salvavita, l’applicazione della nutrizione clinica produce un consistente risparmio per il sistema sanitario nazionale. Secondo le stime, in Europa, 33 milioni di persone sono a rischio malnutrizione, per un costo sociale di circa 120 miliardi di euro.
Malnutrizione dei pazienti: è possibile ridurre le complicanze
Il professor Maurizio Muscaritoli ha aggiunto: “Studi di farmaco-economia hanno stabilito che riconoscere e trattare in maniera adeguata la malnutrizione riduce i costi sanitari. Alcuni esempi per rendere l’idea: in chirurgia oncologica, anche utilizzando le formule più costose con immunonutrienti, si ottiene un risparmio di 1.250 euro a paziente, grazie alla riduzione delle complicanze e dei tempi di degenza. Ed esiste un’indicazione precisa al trattamento nutrizionale in neurologia nel 65% dei casi e in oncologia in almeno il 20%”.
Il primo Forum italiano sulla Nutrizione clinica si è tenuto a Roma lo scorso 18 dicembre (Nutrendo).