Inquinamento ambientale, vittime: il 25 febbraio sarà la loro Giornata nazionale? Siamo abitanti di un pianeta sempre più deteriorato e coloro che in esso hanno creato disfunzioni siamo proprio noi. Non tutti, comunque, riflettono sul fatto che esseri umani possono essere le vittime dell’inquinamento che proprio gli esseri umani hanno creato. Quando si parla di bambini, più che in altri casi, sono sopraffatti degli innocenti.
Inquinamento ambientale, vittime: bisogna fare qualcosa
L’Associazione genitori tarantini sta organizzando un coordinamento di tutte le Associazioni territoriali dei siti più inquinati d’Italia per chiedere, insieme alla Società italiana di medicina ambientale (Sima), l’istituzione della Giornata nazionale vittime dell’inquinamento ambientale: oggi è la data prescelta.
Inquinamento ambientale: le malattie ambiente-correlate
Ci sono malattie collegate alla condizione dell’ambiente. Secondo Massimo Castellana, un portavoce dell’Associazione genitori tarantini, “L’Italia intera soffre di malattie ambiente-correlate e i siti altamente inquinati sono a decine sul territorio nazionale. Le vittime non sono solo i morti, i malati e chi deve rinunciare a una buona qualità della vita ma anche genitori, fratelli, sorelle, figli che piangono chi non c’è più e assistono chi è rimasto colpito da una patologia cronica invalidante. Vittime sono intere popolazioni, cui è negato il diritto alla salute. Taranto, come moltissime altre aree, è esposta, per esempio, a livelli intollerabili di inquinamento”.
Inquinamento ambientale: obiettivo sensibilizzazione
Alessandro Miani, presidente Sima, si è espresso in questo modo: “Ci adopereremo a tutti i livelli istituzionali, al fine di sostenere le associazioni e i comitati coinvolti, affinché venga istituita la Giornata nazionale vittime dell’inquinamento ambientale. Il diritto al lavoro non può prevaricare il diritto alla salute. Entrambi possono e devono convivere, a Taranto come in tutte le altre realtà italiane in cui il rischio ambientale impatta negativamente sulla salute delle popolazioni residenti”.
Inquinamento ambientale, vittime: una fiaccolata
A Taranto ci sarà oggi una fiaccolata, al fine di ricordare tutte le piccole vittime dell’inquinamento industriale. Giorgio Di Ponzio è il quindicenne morto il 25 gennaio scorso (un mese fa) a causa di un raro sarcoma a cellule chiare scoperto tre anni fa. Si tratta dell’ultimo evento funesto: come è già accaduto in passato, ha spinto altri genitori a raccontare le loro storie. Essi hanno accompagnato, con lo sguardo e con il loro aiuto, i pochi anni di vita dei loro figli. Hanno inviato foto, poi raccolte su grandi manifesti, affissi in città dal 18 febbraio. Il fine è ricordare il futuro negato a questi bambini, oltre al loro nome e al loro volto. Messaggi di solidarietà sono giunti da ogni dove. In particolare, nella Terra dei fuochi sarà organizzata una fiaccolata lo stesso giorno, alla stessa ora, a cura dell’Associazione noi genitori di tutti (Mamme della Terra dei fuochi). Appuntamento, dunque, anche a Taranto (città dell’Ilva, l’acciaieria che tanto ha fatto parlare di sé) alle ore 18, nel piazzale antistante l’Arsenale della Marina militare. Saranno poi percorse le due vie principali del borgo e arrivare sul Lungomare, all’altezza della Statua ai Marinai, per un ultimo momento di raccoglimento.
Inquinamento ambientale, vittime: messaggi di vicinanza
Messaggi di vicinanza dal mondo dello spettacolo e della cultura si leggono nelle pagine Facebook dell’Associazione “Genitori tarantini” e dell’evento “Fiaccolata per i nostri angeli”. Numerosi sono gli inviti a partecipare.