Semplicità, grinta e focus sull’obiettivo sono le qualità che caratterizzano il campione del lancio del peso Leonardo Fabbri.
Infatti, il pesista è molto determinato e ha ben in mente quali sono i traguardi che vuole raggiungere.
Purtroppo negli ultimi tempi, come molti, ha subito le conseguenze della pandemia.
Ma si è rialzato e ora è pronto per l’appuntamento più importante: le Olimpiadi.
Chi è Leonardo Fabbri
Classe 1997, nato a Bagno a Ripoli (Firenze) è un pesista italiano che fa parte del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare.
Ottiene il primo successo a livello nazione nel 2012, vincendo il campionato italiano ai tricolori cadetti.
Il primo podio importante è arrivato già al debutto tra gli allievi, con il bronzo all’Eyof nei Paesi Bassi, facendosi conoscere anche a livello internazionale.
Nel 2014 conquista tre titoli nazionali nella categoria allievi: getto del peso indoor e outdoor e lancio del disco.
Sempre nel 2014 ottiene la qualificazione ai Giochi olimpici giovanili di Nanchino, arrivando poi in finale.
Successivamente raggiunge grandi traguardi, portando a casa medaglie d’oro, d’argento e di bronzo ai principali campionati.
Inoltre, è primatista italiano assoluto indoor con un lancio di 21.59 m.
Infatti, l’11 febbraio 2020 è riuscito a superare, dopo quasi 33 anni il record di Alessandro Andrei, che aveva lanciato 21,54 m il 28 febbraio 1987.
Leonardo Fabbri è anche appassionato di calcio e grande tifoso della Fiorentina, infatti va spesso alla stadio.
L’amore per lo sport
Nato in una famiglia di sportivi, mamma nuotatrice e padre velocista, fin da piccolo sperimenta diversi sport.
Ma il suo interesse si oriente ben presto verso l’atletica leggera.
“Ho iniziato correndo, mio padre faceva i cento metri e mi ha portato sul campo di atletica quando ero molto piccolo.
Infatti la passione per questo sport me l’ha trasmessa lui.
La prima gara che ho vinto è stata di velocità.
Fisicamente però sono sempre stato grande e grosso e quindi verso i 10/12 anni ho iniziato a fare i lanci e, vedendo che mi riusciva bene, mi sono appassionato.
Sono arrivati poi i primi risultati e le prime vittorie e da lì ho capito che sarebbe stata la mia strada.
E direi che ora non mi posso lamentare di quella scelta.
Anche perché lo sport mi ha aiutato tantissimo anche solo nel socializzare e nel relazionarmi.
Ma soprattutto mi ha aiutato ad avere fiducia in me e penso sia la cosa più importante”, dice Leonardo Fabbri.
Lancio del peso: gli allenamenti
Il campione si allena duramente tutti i giorni per raggiungere i suoi traguardi e per migliorare sempre di più le sue prestazioni.
“Faccio 10 allenamenti a settimana, 11 qualche volta ma più d’inverno in fase di preparazione, da 2/2 ore e mezza a seduta.
Mi alleno ovviamente in pedana a lanciare, ma anche in palestra e faccio spesso anche sessioni di corsa.
Nel lancio del peso chiaramente serve la forza, ma per farlo bene c’è bisogno di più cose, come per esempio velocità ed esplosività, servono tante qualità che sembrano banali ma non lo sono.
Anche tenere una torsione sul finale, quindi devi essere molto mobile con il bacino, con il busto e gli addominali, sono cose che sembrano scontate ma serve tecnica e allenamento per riuscire a farle davvero bene”, spiega Leonardo Fabbri.
Testa, concentrazione e adrenalina
In ogni sport e soprattutto nella gare ad alti livelli, serve molta concentrazione, perché la testa è importante tanto quanto il fisico.
“La concentrazione è fondamentale, ma lo è ancora di più il focus sull’obiettivo.
Prima di gareggiare cerco di essere più tranquillo possibile, anche perché quello che devo fare lo so perfettamente.
Passiamo tante ore ad allenarci e quindi cerco di arrivare in gara abbastanza sicuro di me.
Inoltre, cerchiamo di fare anche tante gare in modo da prepararci, oltre che fisicamente, anche mentalmente.
Così da arrivare ad avere maggior padronanza anche delle emozioni, della concentrazione e dell’ansia.
Ovviamente ci sono gare e gare, ma l’importante è sempre viverla bene e non trasformarla in una cosa pesante e stressante.
Infatti, per fortuna non soffro l’ansia prima di una gara, sento l’adrenalina quello sì, però è una cosa che fa bene, soprattutto se riesci a sfruttarla.
Perché se non senti un po’ di adrenalina e un po’ di tensione prima della gara è difficile che tu possa fare una buona prestazione.
Però l’importante è riuscire a gestirla perché ogni tanto ti fa brutti scherzi, la tensione comunque la senti, soprattutto sulle gambe, e a noi basta anche solo un centesimo più lento di spinta con le gambe per fare un metro in meno.
Quindi bisogna essere bravi a gestire tutto nel migliore dei modi.
Io infatti lavoro anche con una mental coach perché bisogna allenare tutto, dal fisico, al corpo, alla mente, per esprimere tutto in quel esatto momento.
È una figura importante che aiuta molto, soprattutto adesso, in questo periodo storico dove siamo tutti più stressati e più arrabbiati.
Alla fine questo stato d’animo ce lo portiamo anche sul campo d’atletica e quindi anche solo per questo penso sia fondamentale.
La mente è importante tanto quanto il fisico.
È vero che alle gare ripeti le stesse cose che fai agli allenamenti centinaia migliaia di volte, però poi devi essere bravo in quella frazione di secondo a rendere al meglio.
E qui la mente diventa fondamentale, perché il fisico sa cosa fare, di conseguenza la situazione diventa e si trasforma in una cosa solo di testa”, dice Leonardo Fabbri.
Rinvio delle Olimpiadi e Covid
Il rinvio delle Olimpiadi ha portato gli atleti a doversi rimettere in gioco.
Per alcuni è stata una fortuna per altri invece un po’ meno.
“L’anno scorso ero molto contento dello slittamento perché pensavo che un anno in più mi aiutasse, alla fine sono giovane e quindi un anno in più di allenamento può fare solo che bene.
Però a gennaio mi sono ammalato di Covid, stavo parecchio male e ho perso un po’ di condizione.
Quindi con il senno di poi era meglio se le Olimpiadi si fossero svolte l’anno scorso.
Adesso fortunatamente sto bene, sto recuperando, e sicuramente in questi mesi riuscirò a tornare in forma.
Il Covid l’ho preso in Sud Africa, sono stato 20 giorni positivo.
L’unica cosa “buona” è stata che in Sud Africa, anche se sei ancora positivo, puoi comunque uscire se non hai più i sintomi.
Quindi io alla fine sono stato 4 giorni in casa con la febbre alta e in questi giorni sono stato davvero male.
Poi avevo solo un po’ di stanchezza ma sono potuto comunque uscire anche se ero ancora positivo.
È stato un brutto momento ma ho sempre cercato di rimanere tranquillo e di non pensarci.
Non sono stato in ospedale ma avevo la saturazione molto bassa.
Il primo tampone negativo l’ho avuto il 1° febbraio e ho iniziato a sentirmi davvero bene verso maggio.
Spero per tutti che questa situazione finisca presto”, dice Leonardo Fabbri.
Leonardo Fabbri: verso le Olimpiadi
Le Olimpiadi si avvicinano e il campione è pronto a dare il meglio di sé e vivere a pieno questa fantastica opportunità che sognava da tempo.
Anche se, il vero obiettivo del pesista azzurro è quello di conquistare tutto a Parigi 2024.
“Tokyo non è il mio obiettivo principale.
Il focus è su Parigi 2024, anche se ovviamente io e il mio coach non snobbiamo Tokyo assolutamente, anzi, puntiamo ad arrivarci nella miglior condizione possibile.
Considerando la condizione attuale, punteremo alla finale, che dovrebbe essere fattibile se faccio quello che so fare bene, poi quando sei lì e ti diverti le misure vengono.
Il mio sogno è arrivare più vicino possibile al podio: è dura, ma le sfide impossibili mi piacciono perché ti danno più gusto quando le realizzi.
Inoltre, vorrei essere il primo italiano a fare 23 metri e sogno una medaglia olimpica.
Anche se sto già lavorando in ottica Parigi 2024, quando sarò a Tokyo darò tutto me stesso.
Sono giovane e vado a queste Olimpiadi sì per fare esperienza e divertirmi, ma non vado di certo per fare tre lanci e tornare a casa. Quando sarò lì darò il meglio di me per arrivare più in alto possibile.
Anche se sono le prime che faccio per il momento sono ancora tranquillo, quando si avvicinerà la partenza vedremo.
Anche se penso che non sarà una cosa che mi logorerà, anzi sarà una cosa che mi spronerà a fare del meglio.
Perché comunque è una cosa che voglio da tanto tempo e che finalmente sono riuscito a raggiungere e quindi ora voglio solo pensare a godermela.
Quindi cerco di vivermela bene, voglio divertirmi senza pensare troppo.
Sono molto tranquillo ma gasato allo stesso tempo, ho voglia di andari lì e fare quello che so fare nel migliore dei modi”, dice Leonardo Fabbri.
Il campione inoltre fa un bellissimo augurio a tutti, sportivi e non, in vista delle Olimpiadi e soprattutto per quanto riguarda la pandemia, che lui stesso ha vissuto sulla sua pelle.
“Auguro tante medaglie alla nazionale italiana e soprattutto auguro a tutti che questo momento difficile possa passare presto per poter tornare alla normalità.
Da sportivo mi auguro di tornare ad avere gli stadi pieni, che al mondo dello sport è una cosa che manca molto, è triste adesso vederli così.
Però sono consapevole che ci sono cose più importanti degli stadi pieni, perché ci sono persone che stanno male quindi mi auguro davvero che si trovi una via d’uscita per tornare a cercare di sorridere come facevamo prima”, conclude Leonardo Fabbri.