Alcol: bisogna sconfiggerlo. Un progetto nelle scuole medie superiori

Alcol: abbandonandosi a un piacere, ci si può porre in una situazione grave. Le foto in allegato a questo articolo ritraggono giovani in gioviale atteggiamento e in presenza di alcolici: sono sulla buona strada? L’alcol non è soltanto una brutta abitudine: è connesso a numerosi casi di morte. Un progetto è stato elaborato al livello delle scuole medie superiori, al fine di informare e prevenire in merito ai danni da abuso di alcol nei giovani. Senza alcol, i giovani sono sulla buona strada per sopravvivere.

L’obiettivo è diminuire attraverso l’educazione e l’informazione i decessi, le invalidità permanenti e le lesioni traumatiche legate agli incidenti stradali per guida in stato di ubriachezza.

Alcol: preoccupanti i danni provocati

I dati relativi ai danni provocati dall’alcol sono allarmanti. Si tratta di numeri in continua crescita. E’ necessario, Mal d’alcol: bisogna sconfiggerlo. Un progetto nelle scuole medie superioridunque, che i giovani siano sensibilizzati in materia.

Luigi Rainero Fassati, professore ordinario di chirurgia f.r. all’Università Statale di Milano, per molti anni ha diretto il dipartimento di Chirurgia generale e dei trapianti del Policlinico di Milano. Da molto tempo incontra i ragazzi delle scuole medie superiori: espone casi concreti e racconta la sua esperienza sul campo.

A partire dal corrente anno scolastico Crm, con due portali collegati, affianca e supporta il professore nella sua opera di divulgazione.

Bisogna combattere il mal d’alcol.

Mal d’alcol: i numeri

Secondo il rapporto del 2009, European status report on road safety. Towards safer roads and healthier transport dell’Organizzazione mondiale della sanità, sono circa centoventimila le persone che ogni anno in Europa muoiono per incidenti stradali. Gli infortunati, poi, sono 2,4 milioni.

Secondo l’Osservatorio nazionale alcol, un incidente su quattro è correlato a questa bevanda, che rende le nostre sensazioni tanto piacevoli.

Secondo l’Oms, si tratta della prima causa di decesso tra i giovani tra i 15 e i 19 anni e della seconda tra i ragazzi, da 10 a 14 anni e da 20 a 24 anni.

Il sistema di sorveglianza Passi conferma i dati: tra il 2012 e il 2015 ha rilevato che oltre l’8% dei conducenti ha guidato sotto l’effetto dell’alcol negli ultimi 30 giorni e altre 6 persone su 100 sono state trasportate da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol. E’ vero che la quota di giovanissimi alla guida sotto l’effetto dell’alcol è leggermente più bassa rispetto al resto della popolazione. Il dato è comunque preoccupante: il 6% dei ragazzi tra i 18 e 21 anni dichiara consapevolmente di aver guidato dopo aver bevuto. Come riportato dall’Osservatorio nazionale alcol, la guida sotto l’influsso di alcol e droghe rappresenta il problema numero uno (61,6%) per i giovani tra i 18 e i 29 anni, seguito dall’eccesso di velocità (57%).

Mal d’alcol: il progetto

Nel 1983, il professor Fassati ha eseguito il primo trapianto di fegato all’ospedale Policlinico di Milano. Ha dato il via al programma di trapianti di fegato, che ha raggiunto la quota di 1500 interventi, con sopravvivenza attorno all’80%. Il dato interessante nell’ambito di cui trattiamo è che molti di questi trapianti epatici sono stati fatti per cirrosi alcolica: si tratta di un’alterazione irreversibile e mortale del fegato per abuso di alcol.

Nel 2007 nel libro Mal d’alcol, pubblicato per Salani, il professore ha avviato il progetto omonimo con le scuole. Nel corso degli anni, ha incontrato più di cinquantamila studenti. Crm, che dallo scorso settembre supporta il progetto, lo divulga su Moto.it, Automoto.it e i canali social connessi. Sul canale You Tube collegato, nell’anno appena trascorso sono state registrate più di 50 milioni di visualizzazioni.

Mal d’alcol: la parola all’esperto

Il professor Fassati si è espresso in questo modo: “Da vecchio professore sono convinto che l’informazione vale molto diMal d’alcol: bisogna sconfiggerlo. Un progetto nelle scuole medie superiori più del

Proibizionismo. Solo se con ragionamenti convincenti e con dimostrazioni inoppugnabili si riuscirà a convincere una persona che una certa condotta è sbagliata e dannosa, succederà che quella persona eviterà di cadere nell’errore, ma se ci si limiterà a proibire senza altre motivazioni, anziché ottenere il risultato sperato si rischierà di stimolare una voglia di ribellarsi all’ordine impartito e ad agire in senso opposto”.

Senza filtri, nelle scuole medie superiori della Lombardia, il professor Fassati presenta casi clinici di giovani che ha seguito personalmente. Sono mostrati e resi palesi, attraverso immagini ed esempi concreti, gli effetti devastanti dell’abuso di alcol nei ragazzi che, a differenza degli adulti, mancano dell’enzima capace di scindere la molecola tossica dell’etanolo. Si tratta di una vera e propria attività redazionale. come supporto ai discenti.

Si segnala un’intervista del professor Fassati a un giovane che abusa abitualmente di alcol e a un medico anatomopatologo ex alcolista. Viene ripreso dalla telecamera un incontro con i genitori. Si propone un colloquio e confronto con un direttore di un centro per alcolisti anonimi e con uno psicologo specialista nelle patologie indotte dall’alcol. Sono evidenziati le terapie e i risultati, possibili da ottenere. La testimonianza prevista di un produttore di bevande alcoliche è tale da stimolare una riflessione sulla pubblicità ingannevole: chi beve è un modello da imitare, ma a che prezzo?

Mal d’alcol: progetto per giovani e insegnanti

Gli insegnanti, le famiglie e tutti coloro che contribuiscono all’educazione dei ragazzi sono coinvolti dal progetto. Si portano esempi concreti e testimonianze; si dà voce a contenuti a volte scomodi. L’obiettivo privilegiato sono i giovani e le loro abitudini: perché restino o tornino salutari. Contro il mal d’alcol.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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