Asma da tenere a freno? Arriva Asmazeroweek. La campagna di consulenze specialistiche gratuite è giunta alla terza edizione. Dal 3 al 7 giugno, sarà offerta ai circa 3 milioni di cittadini che soffrono di asma l’opportunità di sottoporsi a una visita di controllo e ricevere informazioni utili per una migliore gestione della propria malattia. Parliamo di più di 40 Centri specialistici, da nord a sud: essi apriranno le porte su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è sensibilizzare i pazienti circa la possibilità e l’importanza di controllare l’asma.
Promuove l’iniziativa FederAsmaeAllergie onlus – Federazione italiana pazienti, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia clinica (Siaaic) e della Società italiana di Pneumologia (Sip/Irs). Qual è lo scopo? Annientare i dubbi, le preoccupazioni e soprattutto l’impatto che l’asma ha sulla qualità di vita dei pazienti. Si può raggiungere l‘obiettivo diffondendo informazioni corrette e adottando strategie adeguate di comportamento e trattamento.
Asma da tenere a freno? Le parole dei pazienti
L’asma è una malattia cronica delle vie respiratorie deve essere controllata adeguatamente. Queste le parole di Sergio, colpito da tale impattante patologia: “Vivevo le mie giornate intrappolato nella paura che quell’ospite indesiderato bussasse alla mia porta. Tutte le volte la fame d’aria mi coglieva impreparato e temevo che quello potesse essere il mio ultimo respiro”. Oggi questo individuo ha superato la paura di rimanere a corto d’aria a causa dell’asma: mettere un freno all’asma si può.
Asma da tenere a freno? Per saperne di più
L’asma colpisce circa 300 milioni di persone sul nostro pianeta. Essa rappresenta la malattia respiratoria più frequente. In Europa sono circa 30 milioni i bambini e gli adulti di età inferiore ai 45 anni che risultano colpiti. Sullo Stivale, la prevalenza di asma nella popolazione di età superiore ai 15 anni è pari al 6,1%. Soltanto una minoranza dei pazienti asmatici si rivolge allo specialista di riferimento. Spesso, il soggetto non consulta nemmeno il medico di base.
Asma da tenere a freno? Educare il soggetto
Carlo Filippo Tesi, presidente FederAsmaeAllergie onlus – Federazione italiana pazienti si è espresso in questo modo: “Bisogna ‘educare’ il paziente rispetto alla propria condizione. Lo dimostrano dati allarmanti, secondo i quali soltanto 1 paziente su 3 segue correttamente le indicazioni e la terapia prescritta dal medico. Un buon controllo dell’asma, del resto, passa necessariamente attraverso l’aderenza alle terapie e le visite mediche regolari: soltanto così è possibile ridurre notevolmente il rischio di riacutizzazioni con conseguenti visite d’emergenza o ricoveri. Oggi le persone con asma hanno la possibilità di riprendere in mano la propria vita e Asmazeroweek rappresenta un’importante occasione, al fine di ripartire da zero e vivere appieno ogni giorno”.
Asma da tenere a freno? I sintomi
Ma quali sono i sintomi con i quali il paziente si trova a competere? Difficoltà a respirare, tosse, respiro sibilante, senso di oppressione al torace. L’intensità intensità varia in rapporto all’entità dell’ostruzione bronchiale e al grado della sua percezione da parte del paziente. Capire come la malattia si manifesti nel singolo paziente risulta fondamentale: in tal modo è possibile mettere in atto tutte le possibili misure di prevenzione e fronteggiare gli eventuali attacchi.
Queste le parole del professor Francesco Blasi, direttore del dipartimento di Medicina interna e direttore Uoc di Pneumologia del Policlinico di Milano, professore ordinario Malattie dell’apparato respiratorio, Università degli Studi di Milano: “Un attacco d’asma rappresenta un peggioramento acuto dei sintomi e della funzione polmonare rispetto alla condizione abituale del paziente. Ogni riacutizzazione ha un impatto clinico per il paziente, ma anche un progressivo effetto negativo sulla funzionalità respiratoria del medesimo. Per questo, la prevenzione degli attacchi dovrebbe essere lo scopo primario del medico e del paziente, attraverso l’adozione di adeguate strategie, sia comportamentali sia farmacologiche. Fondamentali sono la comunicazione e la collaborazione tra il paziente e tutti gli operatori sanitari coinvolti nella gestione dell’asma”.
Asma da tenere a freno? Comunicazioni erronee
Nella comunicazione tra paziente e operatori sanitari, però, si è diffusa erroneamente negli anni la tendenza a fare un eccessivo affidamento sui broncodilatatori beta2-agonisti a breve durata d’azione (Saba), più comunemente conosciuti come ‘bomboletta blu’. Si tratta di farmaci che consentono soltanto un sollievo temporaneo dei sintomi: non agiscono dunque sull’infiammazione sottostante.
Asma da tenere a freno? Dati di mercato della bomboletta blu
Secondo i dati di mercato, 3,5 milioni di confezioni di Saba sono state vendute in Italia nel 2018. Si tratta di un trend destinato a cambiare rotta, come è stato evidenziato dalle ultime raccomandazioni del Global initiative for asthma (Gina): i Saba da soli, in effetti, non proteggono i pazienti dagli attacchi acuti. Il loro uso regolare o frequente è negativo, poiché porta a un aumento del rischio di riacutizzazioni, con conseguente progressiva modifica della struttura delle vie respiratorie del paziente.
Asma da tenere a freno? Può essere un cambiamento epocale
Il professor Giorgio Walter Canonica, professore di Medicina respiratoria, Humanitas university, direttore clinica Medicina personalizzata asma e allergie, Humanitas Ich Rozzano, Milano; General executive director – past president Siaaic, ha affermato: “Assistiamo al più importante cambiamento nella gestione dell’asma degli ultimi 30 anni. Le nuove Linee guida non raccomandano più il trattamento con i soli Saba, ma piuttosto una combinazione di corticosteroide inalatorio (ICS) + beta2-agonista a lunga durata d’azione (Laba)-Formoterolo. Quando insorge l’attacco d’asma, lo stimolo infiammatorio non è controllato. Per questa ragione, oltre al broncodilatatore, è necessario somministrare l’antinfiammatorio. Una terapia farmacologica così formulata consente di ridurre gli attacchi gravi ed è raccomandata sia negli adulti, sia negli adolescenti”.
Asma da tenere a freno? Il numero verde
Come detto, per coloro che abbiano già una diagnosi di asma, si sono mobilitati oltre 40 i Centri specialistici di Pneumologia o Allergologia. Come accedere? E’ attivo fino al 7 giugno, dal lunedì al venerdì (9- 13, 14-18), un numero verde (800 62 89 89): chiamando è possibile prenotare la propria visita di controllo gratuita per una valutazione dello stato della malattia e ricevere informazioni utili alla sua gestione.