Sonno rigenerante: ha un innegabile valore. La natura ci ha creati davvero perfetti e sono certa che, se è vero che dovremmo in media trascorrere un terzo della nostra vita dormendo, un motivo c’è senz’altro. Il nostro cervello mentre dormiamo non si spegne, anzi svolge un’attività piuttosto intensa, volta al mantenimento dell’equilibrio fisico, psichico e mentale della persona: sappiamo perfettamente quanto, in mancanza di sonno, diminuiscano la nostra attenzione, la concentrazione, la memoria. Si diventa irritabili e ansiosi. Le nostre ansie aumentano, come detto; compaiono problemi a livello fisico come mal di testa e disturbi digestivi e diveniamo anche più vulnerabili alle malattie.
Sonno rigenerante: è irrinunciabile
Potremmo dire quindi che il sonno è un vero e proprio bisogno primario, qualcosa a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare. Allora perché gli abbiamo dato sempre meno importanza, abbiamo ridotto il numero delle ore di sonno di circa un’ora e mezza in media e tendiamo a trascurare il problema “insonnia”, fino a che non diventa una situazione insostenibile? Complici sicuramente i ritmi frenetici ai quali ormai siamo abituati o per meglio dire piegati. Purtroppo però il problema non è circoscritto agli adulti, perché dormono sempre meno e male anche gli adolescenti e i bambini. Proprio loro che dovrebbero dormire per favorire un buon sviluppo del cervello e le funzioni intellettive superiori.
Cattiva qualità del sonno: riconoscere i segni
Fondamentale a questo punto riconoscere precocemente i segni di una cattiva qualità del sonno e iniziare subito ad adottare una serie di comportamenti che fisiologicamente favoriscano un buon riposo notturno… Per un sonno rigenerante non soltanto nostro, ma dell’ intera famiglia. In poche parole, bisogna adottare una vera e propria “igiene del sonno”. A seguire i suoi dieci punti fondamentali.
- Alimentazione. Meglio evitare pasti serali ipercalorici, iperproteici e ricchi di grassi. Optiamo per un pasto a base di riso e pasta, alimenti ricchi dell’amminoacido triptofano, precursore della serotonina, che ha ruolo riconosciuto nella regolazione del sonno. Evitiamo poi sostante eccitanti come tè, caffè, cola e superalcolici.
- Fumo di tabacco. Evitiamolo sempre, ma ancor più prima di dormire, visto che la nicotina è anch’essa una sostanza eccitante per il sistema nervoso e il fumo è irritante per le vie respiratorie.
- Attività fisica. Meglio fare esercizio durante il giorno o al massimo nel pomeriggio, specie se si tratta di attività intensa.
- Sonnellini pomeridiani. Banditi se si soffre di insonnia.
- La stanza. Cerchiamo di “pulire” la stanza dove dormiremo da scrivanie, personal computer, tablet e televisori, per evitare ogni legame con l’attività quotidiana.
- Temperatura. Soggiorniamo in una stanza non troppo fredda, ma nemmeno troppo calda.
Routine serale. Adottiamo una serie di comportamenti seriali, che ci accompagnino dolcemente al sonno. Per esempio, nei bambini questa norma sarà di grande aiuto.
- Bagno caldo. Un bagno caldo, magari diffondendo oli essenziali di lavanda e arancio, distenderà le nostre tensioni, aiutando a rilassarci.
- Orari. Cerchiamo di mantenere una regolarità negli orari, sia la sera, sia la mattina quando ci svegliamo.
- Rimedi naturali. Possiamo rivolgerci al nostro farmacista di fiducia per trovare un aiuto ad hoc, tra i vari integratori in commercio.
Nella foto Metarelax, a base di Magnesio e vitamine B6, B12 e folato, per le situazioni di stress giornaliere, e Metasleep, a base di Magnesio ed estratti vegetali di valeriana, melissa e passiflora, per facilitare l’addormentamento e favorire un sonno riposante. Di Metagenics.