Gotta: nuova soluzione per il trattamento dell’eccesso di acido urico
Gotta, malattia dei papi e dei re: è una troppo spesso trascurata. La condizione predisponente della stessa, cioè la causa ambientale o organica che ne favorisce l’insorgenza e l’evoluzione, è un eccesso di acido urico nel sangue (iperuricemia).
In Italia è disponibile (da qualche giorno in farmacia) una nuova soluzione, che permette di trattare proprio l’iperuricemia nel paziente con gotta.
La gotta: che cos’è?
La gotta è ancora diffusa e molto attuale.
Si tratta di una patologia infiammatoria cronica, causata dalla deposizione di cristalli di acido urico nelle articolazioni e in altri organi e tessuti. Oggi sotto-diagnosticata, o non adeguatamente trattata, deve essere opportunamente messa a fuoco.
E’ necessario che i medici ricevano più formazione in argomento e che ci sia maggiore consapevolezza tra i pazienti. L’obiettivo è evitare la scarsa aderenza alla terapia, come dimostrano i dati di un sondaggio.
La gotta non è una malattia del passato. Tale artropatia infiammatoria può causare oggi gravi conseguenze soprattutto a livello articolare, cardiovascolare e renale. Se identificata per tempo e trattata adeguatamente, la gotta può essere controllata: ne consegue una migliore qualità di vita del paziente e un minor spreco di risorse per il Sistema sanitario nazionale.
Individuata una nuova molecola che “illumina” le cellule tumorali
La luce ha guidato gli esseri umani da quando hanno imparato a governare il fuoco per…Gotta: una nuova opportunità di trattamento
Individuata una nuova molecola che “illumina” le cellule tumorali
Da oggi si può contare su una nuova opportunità di trattamento, da porre all’attenzione di medici e pazienti.
E’ lesinurad, molecola unica e innovativa, che appartiene a una nuova classe di farmaci, tali da aumentare l’escrezione renale di acido urico (uricosurici). Corregge la ridotta escrezione renale di acido urico, causa dell’iperuricemia nell’80-90% dei casi. Produce il trattamento Grünenthal Italia, che opera nella terapia del dolore: entra in una nuova area terapeutica, con l’introduzione di una soluzione che alla luce degli studi effettuati si è dimostrata efficace e sicura. Lesinurad è capace di rispondere a necessità terapeutiche insoddisfatte e determina un miglioramento della qualità della vita dei pazienti con gotta.
Gotta: un sondaggio
Un sondaggio è stato realizzato da Edra e condotto sui medici di Medicina generale e sugli specialisti (reumatologi, cardiologi, urologi, nefrologi, ortopedici, internisti e geriatri), su farmacisti e cittadini, per un totale di 3200 rispondenti.
E’ stato rilevato che il 50% dei medici di medicina generale e degli specialisti (1125 rispondenti totali) ritiene che la gotta sia dovuta principalmente allo stile di vita. Sarebbe necessaria una maggiore formazione, al fine di favorire la conoscenza delle linee guida sulla patologia e una maggiore informazione ai pazienti. Su un totale di 1400 cittadini, 7 su 10 riferiscono di non aver mai parlato con il proprio medico dei livelli di acido urico, del loro monitoraggio e del rischio di gotta e solo 1 paziente su 2 dichiara di assumere terapia continuativa. Sono inoltre il 55% i farmacisti (655 rispondenti totali) secondo i quali la gotta non è conosciuta dai cittadini.
Gotta: la parola agli esperti
Secondo il professor Leonardo Punzi, direttore della Uoc di Reumatologia dell’Azienda ospedaliera dell’università di Padova, si tratta di “dati significativi, che spiegano la necessità di approfondire l’argomento. Infatti uno stile di vita o una dieta equilibrata contribuiscono a una riduzione del solo 10% del valore totale di uricemia; questo può contribuire da un lato ad assumere meno farmaci, e dall’altro a evitare fattori che favoriscono gli attacchi acuti. Spesso le cause della malattia sono genetiche. Se non curata, la gotta può avere gravi conseguenze: è associata a malattie di rilevante impatto per la salute, come quelle renali, cardiovascolari e al diabete”.
Il dottor Gerardo Medea, medico di Medicina generale, ha dichiarato: “Il 60-70% dei pazienti con gotta dopo circa sei mesi tende a sospendere la terapia nel momento in cui gli attacchi scompaiono. I motivi dell’abbandono sono molteplici: è necessario sensibilizzare maggiormente il paziente per una migliore gestione della gotta e un monitoraggio dei sintomi simile a quanto messo in campo per alcune patologie croniche. Non da ultimo è necessario migliorare il confronto con gli specialisti e soprattutto la formazione di noi medici di Medicina generale”.
Thilo Stadler, general manager di Grünenthal Italia, ha affermato: “Questa nuova soluzione rappresenta un nuovo trattamento per la gotta, che ci permette di entrare in una nuova area terapeutica e rispondere a necessità terapeutiche non soddisfatte. Un farmaco innovativo ed unico in Italia, che grazie alla selettività di azione garantisce un ottimale profilo di efficacia e di tollerabilità.”
Così conclude professor Punzi: “In Italia, fino a qualche mese fa, non erano disponibili uricosurici. Da oggi invece è disponibile anche nel nostro Paese un uricosurico di nuova generazione, lesinurad, che, a differenza dei vecchi trattamenti, non interferisce sui sistemi di eliminazione renale di metaboliti del nostro organismo o con altri farmaci. Questo trattamento, da somministrare in associazione ad allopurinolo o febuxostat, riduce il riassorbimento dell’acido urico dal rene al plasma (viene eliminato con le urine, ndr), e corregge la ridotta escrezione renale di acido urico. Visti i meccanismi che portano all’iperuricemia, si tratta di un approccio più ‘fisiologico’ al trattamento dell’iperuricemia e della gotta rispetto al passato”.