La melatonina per combattere le rughe: la rivelazione anti-age

La pelle ha bisogno di cure ogni giorno, soprattutto quando iniziano i cambiamenti biologici connessi al passare del tempo, allo stress e all’inquinamento.

Questi fattori fanno perdere alla pelle il proprio equilibrio.

Pur essendo fisiologicamente inevitabili, i segni dell’invecchiamento cutaneo si possono contrastare con alcuni trattamenti anti–age.

Questi trattamenti sono formulati appositamente per mantenere giovane la pelle, minimizzando gli inestetismi tipici dell’avanzare del tempo.

Uno di questi è l’uso topico della melatonina, molecola che interviene nei processi di invecchiamento della

pelle.

L’applicazione topica della melatonina, infatti, può rappresentare una valida strategia anti–age in quanto aiuta a proteggere la pelle dai danni ossidativi, contribuendo al ripristino della barriera cutanea.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Germana Paternò e la dottoressa Alessandra Longo, farmaciste presso la Parafarmacia Longo&Paternò di Manduria.

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Invecchiamento cutaneo: perché si formano le rughe?

L’invecchiamento cutaneo è un processo multifattoriale strettamente correlato all’età, che si verifica con tempi e modalità per lo più individuali.

Questo fenomeno è il fisiologico risultato di una lenta degenerazione dei tessuti.

L’invecchiamento della pelle infatti, comporta una serie di modificazioni che diminuiscono progressivamente lo spessore, il tono, l’elasticità e l’uniformità della cute.

Le rughe quindi, sono inestetismi cutanei che compaiono sul nostro volto durante la fase di invecchiamento.

La causa principale della loro formazione va ricercata nelle modifiche che avvengono nei diversi strati della pelle con l’avanzare dell’età.

Un ruolo molto importante nella comparsa delle rughe sono le alterazioni che avvengono nella struttura del derma, cioè lo strato intermedio della pelle.

Nel derma, infatti, sono presenti e vengono sintetizzati alcuni elementi che sono responsabili del tono e dell’elasticità della pelle.

Con l’avanzare del tempo, la sintesi di questi elementi diminuisce, mentre quelli già presenti perdono le loro caratteristiche.

A causa di questo fenomeno, la pelle risulta meno elastica e meno resistente alla trazione, con conseguente formazione delle rughe.

Oltre a questo, si assiste a una significativa riduzione del ricambio cellulare e l’epidermide, cioè lo strato superficiale della cute, e il film idro–lipidico che ricopre la pelle si assottigliano, facendola diventare secca, disidratata e più sensibile agli attacchi degli agenti esterni.

Un altro fattore in grado di favorire la comparsa delle rughe è la formazione dei radicali liberi.

I radicali liberi sono delle molecole altamente reattive che producono un particolare fenomeno chiamato stress ossidativo.

Questo fenomeno è in grado di danneggiare le cellule della pelle, compromettendone così l’integrità e la struttura e promuovendo la formazione di questi inestetismi.

Le radiazioni UV sono un classico esempio di agente esterno in grado di produrre queste molecole reattive, quindi capaci di favorire e accelerare l’invecchiamento cutaneo.

La melatonina e la sua azione anti-age

La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che modula i cicli biologici del corpo: regola il ritmo circadiano e il processo di sonno–veglia.

Numerose ricerche però, hanno portato alla luce come la melatonina sia sintetizzata anche dalla pelle.

Infatti, sono state rilevate alcune funzioni in cui questa molecola interviene a livello cutaneo.

La melatonina infatti ha un’ottima capacità di legarsi ai lipidi e di penetrare in profondità, aiutando le cellule in importanti attività di riparazione e protezione.

Inoltre, la sua somministrazione aumenta la produzione cellulare di enzimi antiossidanti, che aiutano a ripulire le cellule e il flusso sanguigno dall’eccesso di radicali liberi.

Influisce anche sul meccanismo che controlla il passaggio dell’acqua attraverso l’epidermide, contrastando la disidratazione della pelle soprattutto durante la notte.

Un altro aspetto su cui può intervenire la melatonina è l’invecchiamento cellulare causato dai danni dei raggi UV.

Alcuni studi infatti, hanno dimostrato la sua efficacia nel prevenire i danni dei raggi UV se somministrata prima di una prolungata esposizione al sole.

Inoltre, la melatonina ha un ruolo importante anche nel prevenire l’insorgenza di tumori della pelle.

Quindi, questa molecola è fondamentale per contrastare l’invecchiamento cutaneo e rappresenta un valido alleato come anti–age.

Le funzioni della melatonina sulla pelle

I trattamenti anti–age si evolvono in continuazione nella ricerca di nuove strategie per combattere i segni dell’invecchiamento.

“Sì è scoperto che la melatonina si trova nella pelle in concentrazione molto più alta rispetto al cervello, e qui si comporta come sostanza riparatrice, antiossidante, ristrutturante e protettiva.

Sulla pelle sono presenti sistemi recettoriali tessuto–specifici che evocano risposte diverse all’ormone.

La rivoluzionaria scoperta della sintesi cutanea della melatonina, ha incuriosito diversi studiosi che, partendo da modelli sperimentali sono riusciti a definire il ruolo della melatonina a livello cutaneo”, spiega la dottoressa Paternò.

Le funzioni biologiche più accreditate sarebbero:

• Attivazione di enzimi antiossidanti.
• Protezione dai danni del photoaging.
• Protezione verso le trasformazioni neoplastiche.

“Inoltre, con l’età la concentrazione di melatonina diminuisce progressivamente.

Infatti, ci sono molte correlazioni tra la melatonina e il processo di invecchiamento perché sia la produzione che la capacità funzionale della ghiandola pineale diminuiscono con l’età.

Tutto questo quindi, la rende un potente anti–aging”, dice Germana Paternò.