Chemioterapia metronomica: le dosi sono basse (così la vita migliora)

Chemioterapia metronomica: le dosi sono basse (così la vita migliora)

Chemioterapia metronomica: la chance è nel basso dosaggio. I farmaci sono somministrati ai soggetti con neoplasia anche tutti i giorni. Parliamo di una strategia innovativa. Essa prevede una terapia orale, con una frequenza che come detto va dal quotidiano alle due o tre volte alla settimana. Un soggetto che si sottopone alla chemio potrebbe non presentarsi più come nelle foto.

Chemioterapia metronomica: non si perdono i capelli

Chemioterapia metronomica: le dosi sono basse (così la vita migliora)La signora Antonella Parma ha dichiarato: “sembrerà poca cosa, ma con questa terapia non ho perso i capelli, come sarebbe potuto accadere con la chemio tradizionale. Inoltre non sono costretta a eseguire spesso gli esami del sangue. Faccio i miei controlli quando vado in ospedale a ritirare le compresse per la terapia. Sostanzialmente posso continuare a fare la mia vita”. La donna, quando ha risposto, era in trattamento con la terapia metronomica da 9 mesi.

Chemioterapia metronomica: tossicità diretta sulle cellule tumorali

Marina Cazzaniga, direttore del centro di ricerca di Fase I – Asst Monza, si è espressa in questo modo, descrivendo la terapia: “Non solo ha una tossicità diretta sulle cellule tumorali, ma anche un effetto sul loro microambiente, poiché inibisce l’angiogenesi neoplastica.” Potrebbe spiegarci meglio? “In altre parole, ci riferiamo al meccanismo di formazione di nuovi vasi sanguigni, responsabile di crescita tumorale e metastasi. L’efficacia della chemioterapia metronomica è dimostrata in alcune forme di tumore al seno, del polmone, linfomi, neoplasie pediatriche e in molti casi di tumori in stadio avanzato. Non è solo efficace, ma ha anche un profilo di bassa tossicità, è in grado di modulare la risposta immunitaria, riduce gli effetti collaterali (meno dell’1% presenta alopecia e la tossicità neurologica è inferiore al 5%) e può portare alla cronicizzazione della malattia. Senza contare l’enorme risparmio economico che offre una terapia ‘a domicilio’”.

Morti per cancro: le statistiche

Si stima che quest’anno, soltanto in Europa, siano 3,9 milioni di nuovi casi e oltre 1,9 milioni di morti per cancro. Sulla nostra Penisola, dove la proiezione è di 373.300 nuovi casi di tumore, mediamente ogni giorno oltre 485 persone muoiono a causa di una neoplasia.

Marina Cazzaniga aggiunge: “La chemioterapia metronomica ha un potenziale enorme. Pensiamo Chemioterapia metronomica: le dosi sono basse (così la vita migliora)soltanto all’accesso alle cure nei Paesi poveri, dove anche riuscire a raggiungere un ospedale è tutt’altro che semplice. Inoltre i farmaci che usiamo non sono molto costosi. A breve avremo i risultati di un nuovo studio in real life, ma quello che abbiamo condotto negli ultimi anni ci ha riservato risultati sorprendenti: la terapia sarebbe efficace non solo negli stadi più avanzati di tumore al seno in cui l’ormonoterapia ha fallito, ma anche in quelli meno avanzati. Le opportunità di impiego della metronomica si allargano ogni giorno”.

Chemioterapia metronomica: il ruolo dell’infermiere clinico

Perché la terapia abbia successo, è importante il lavoro di équipe. Un ruolo chiave, del resto, spetta all’infermiere clinico.

Secondo la dottoressa Olga Trevisi, infermiera di Ricerca clinica, Centro di ricerca di Fase I – Asst Monza, “la terapia metronomica rende il paziente soggetto di cura e non oggetto di cura. L’infermiere affianca il paziente nel suo percorso, mettendo in atto strategie assistenziali che necessitano di un approccio con il paziente assolutamente innovativo”. Questa la sua esperienza.

Chemioterapia metronomica: lavorare sulla giusta dose di farmaco

La dottoressa Cazzaniga ha dichiarato: “Dobbiamo lavorare sulla giusta dose di farmaco, poiché ad oggi appare chiaro che dosi e tempi di somministrazione differenti dello stesso farmaco inducono effetti diversi sulla cellula tumorale e su quello che la circonda, ovvero il cosiddetto micro-ambiente tumorale. Modulando la dose e la cadenza di somministrazione possiamo avere azioni ed effetti diversi: sui vasi tumorali, sulla stimolazione della risposta immunitaria oppure sulle cellule staminali tumorali. A giugno presenteremo i risultati di uno studio sui profili farmacocinetici. L’attività scientifica sulla concentrazione ottimale di farmaco è determinante nel futuro della chemioterapia metronomica. Ma dovremo occuparci anche di comprendere quali pazienti possano beneficiarne in modo sostanziale, quali farmaci possano essere indicati, quale impostazione del trattamento sia la più appropriata, quale sia il potenziale sull’attivazione del sistema immunitario”.

Questo mese incominciano i primi corsi dell’International school of Metronomic chemotherapy (Isme): si tratta di una scuola gratuita e accessibile on line. Così conclude la dottoressa Cazzaniga: “Vogliamo migliorare la divulgazione di questo particolare tipo di trattamento, i suoi meccanismi d’azione caratteristici, i risultati più recenti su diversi tipi di tumore, oltre a contribuire allo scambio scientifico tra medici, clinici e ricercatori”.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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