Colesterolo “cattivo”: uno dei principali fattori correlati al rischio di ictus 

Colesterolo “cattivo”: uno dei principali fattori correlati al rischio di ictus 

L’ipercolesterolemia rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare.

Basti pensare che delle 224.000 morti per malattia cardiovascolare, circa 50.000 sono da attribuire al mancato controllo del colesterolo.

Inoltre, più della metà della popolazione europea ha livelli di colesterolo troppo elevati.

Su oltre un milione di persone a potenziale alto rischio, più di 8 su 10 hanno valori di colesterolo superiori a quelli indicati dalle linee guida europee.

In aggiunta, l’ipercolesterolemia è anche da includere tra i fattori di rischio modificabili per l’ictus ischemico.

Cos’è il colesterolo

Il colesterolo è una sostanza lipidica (grassa) che circola nel sangue, viene prodotta prevalentemente dal fegato, e solo in minima parte introdotta con l’alimentazione.

In quantità normali, svolge diverse funzioni fondamentali per alcuni processi biologici:

  • È un costituente delle membrane cellulari, di cui regola fluidità e permeabilità.
  • Partecipa alla produzione della vitamina D.
  • È precursore dei sali biliari e degli ormoni steroidei, sia maschili che femminili.

Ma, se si superano i valori standard, diventa un fattore di rischio per ictus e infarto.

Colesterolo “buono” e colesterolo “cattivo”

È importante distinguere tra colesterolobuono” e colesterolocattivo”.

Nomi che comunemente si danno rispettivamente alle lipoproteine HDL (High Density Lipoproteins) e alle lipoproteine LDL (Low Density Lipoproteins).

Infatti:

  • Colesterolo “buono” HDL: è definito buono perché contribuisce al trasporto del colesterolo dal sangue per poi favorirne l’eliminazione attraverso i sali biliari.
  • Colesterolo “cattivo” LDL: è definito cattivo perché trasporta l’eccesso di colesterolo dal fegato e lo rilascia nelle arterie portando alla formazione di placche aterosclerotiche.

In individui sani, il valore di colesterolo totale è considerato corretto se inferiore ai 200 mg/dl.

I livelli di HDL, il colesterolo “buono”, non devono essere inferiori ai 40 mg/dl.

Il valore ottimale di LDL, il colesterolo “cattivo”, è invece tra i 100 e i 130 mg/dl.

“Il colesterolocattivo” in eccesso si deposita sulle pareti delle arterie e progressivamente va a generare ispessimenti all’interno del vaso, chiamati placche aterosclerotiche.

Questo processo infatti, è chiamato aterosclerosi, che è una patologia vascolare cronica e completamente asintomatica.

Nel corso degli anni, quindi, il colesterolo che si accumula nei vasi in forma di “placcheprovoca una riduzione del calibro del vaso stesso, arrivando anche a bloccarlo del tutto, ostacolando il flusso sanguigno.

Le placche aterosclerotiche possono essere, inoltre, sede di formazione locale di trombi, che potrebbero in seguito migrare, determinando l’occlusione di arterie più periferiche rispetto alla sede della placca stessa.

Questo accumulo di colesterolo nei vasi è un processo lento che può durare anche molti anni in modo silente.

Ma può provocare malattie acute come ictus, infarto e trombosi, con conseguenti esiti anche molto gravi come invalidità e decessi”, spiega il dottor Massimo Del Sette, Direttore S.C. Neurologia presso E.O. Ospedali Galliera di Genova.

Fattori scatenanti

Sono diversi i fattori che possono determinare alti livelli di colesterolo, tra questi:

  • Una dieta poco sana caratterizzata da grandi quantità di grassi saturi.
  • Obesità e sovrappeso.
  • La presenza di diabete mellito.
  • La sedentarietà e il fumo.
  • Fattori ereditari o una storia familiare di elevati valori di colesterolo.

Su alcuni di questi fattori, si può intervenire in modo semplice attraverso delle modificazioni delle stile di vita.

Correlazione tra il valore del colesterolo “cattivo” e l’ictus

La ricerca scientifica ha consentito di dimostrare come il valore di LDL sia direttamente correlato al rischio di ictus e deve pertanto essere mantenuto basso nei soggetti ad alto rischio.

Per ottenere questo risultato, il medico ha oggi a disposizione una serie di trattamenti farmacologici, per programmare una terapia preventiva “su misura” della persona.

È quindi di particolare importanza l’aderenza terapeutica, seguire cioè scrupolosamente le indicazioni di trattamento prescritte dal proprio medico.

“In un recente studio è stato valutato se, dopo un ictus ischemico causato da aterosclerosi, fosse più vantaggioso tenere i livelli di colesterolocattivo” al di sotto dei 70 mg/dl rispetto a una soglia un po’ più alta, compresa fra i 90 e i 110 mg/dl.

I risultati dello studio riportano che le persone appartenenti al primo gruppo (target: 70 mg/dl), hanno mostrato un rischio di sviluppare un altro ictus o un infarto inferiore del 25% rispetto al secondo gruppo.

Quindi, ridurre il colesterolocattivodiminuisce in modo significativo (20-25%) la possibilità di essere colpito da queste malattie”, spiega il dottor Del Sette.

Per individuare tempestivamente l’ipercolesterolemia è sufficiente sottoporsi in maniera periodica a esami del sangue.

Individuando in questo modo i livelli di colesterolo totale, di colesterolo “cattivo” e “buono” e valutando, così, i rischi cerebro e cardiovascolari della persona.

L’importanza della prevenzione

Aprile è il mese che A.L.I.Ce. Italia Odv, l’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, dedica ogni anno alla prevenzione di questa patologia.

“In Italia l’ictus colpisce circa 150.000 persone ogni anno.

Quest’anno abbiamo deciso di accendere i riflettori sull’ipercolesterolemia che, insieme a fumo, ipertensione e obesità, costituisce uno dei principali fattori di rischio ictus che possono essere modificati attuando un cambiamento nel proprio stile di vita.

Una sana e corretta alimentazione, ad esempio, è in grado di ridurre il colesterolo nel sangue tra il 5 e il 10%, diminuendo in questo modo anche il rischio di incorrere in malattie come ictus e infarto”, dice Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv.

Oggi i medici hanno a disposizione diverse opzioni terapeutiche efficaci nel mantenere sotto controllo il colesterolo.

Ma obiettivo di A.L.I.Ce. Italia è quello di sensibilizzare le persone su 2 elementi fondamentali che costituiscono un’arma molto potente nelle mani di ciascuno di noi:

  • La prevenzione, che passa attraverso una modifica al proprio stile di vita: non fumare, fare attività fisica costante, non abusare di alcol, seguire una dieta sana ed equilibrata.
  • La diagnosi precoce: fare gli esami del sangue una volta all’anno per controllare i valori del colesterolo può evitare l’insorgenza improvvisa di patologie gravi come ictus e infarti.

 

 

 

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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