Disfunzione erettile: predice l’infarto, incide sull’attesa di vita
Disfunzione erettile: non è soltanto un problema di salute legato alla sfera sessuale. In termini statistici, infatti, predice rischi di problemi cardiaci e si collega, di conseguenza, a un’aspettativa di vita inferiore. Non bisogna minimizzare e considerarla non rilevante, soprattutto quando i sintomi si determinano con una certa frequenza.
La disfunzione erettile: che cos’è?
Approfondiamo il concetto, con una scheda della Società italiana di Andrologia e medicina della sessualità. La disfunzione erettile è un’incapacità persistente, che si determina nel raggiungere e/o nel mantenere un’erezione, che permetta di condurre un rapporto sessuale soddisfacente. Viene considerata tale quando si protrae per almeno tre mesi.
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Si tratta di un problema medico molto diffuso: riguarda almeno un uomo su 3 fra i 40 ed i 70 anni e può determinarsi a ogni età.
L’età, comunque, è uno dei principali fattori di rischio. Con l’invecchiamento, del resto, cambiano diverse caratteristiche dell’erezione: aumenta il tempo necessario per ottenere una completa rigidità del pene; si accorcia la fase di mantenimento dell’erezione, che risulta anche più difficile. Si allunga, inoltre, il periodo di refrattarietà, cioè il tempo in cui non è possibile avere un’altra erezione dopo la detumescenza.
Disfunzione erettile: la ricerca
Ma approfondiamo le novità in argomento. Uno studio è stato posto in essere a Padova e ha avuto una durata di dieci anni. La ricerca reca la firma di Carlo Foresta, professore ordinario di Endocrinologia e del dottor Nicola Caretta, dell’Uoc di Andrologia e medicina della riproduzione. Ha collaborato la fondazione Foresta. Come detto, è stato in tal modo dimostrato che la disfunzione erettile predice l’infarto, collegato a un’attesa di vita inferiore.
Il professor Foresta stesso si è espresso in questo modo: “Si tratta delle conseguenze di una generale mancanza di prevenzione dell’uomo per qualsiasi forma di patologia”. Il sesso forte si trascura e non tiene sempre la salute nella dovuta considerazione e le conseguenze appaiono chiare.
La più importante rivista a livello mondiale nel settore dell’andrologia pubblicherà a breve lo studio. E’ grande, tra gli scienziati, l’interesse in merito ai primi risultati, appena diffusi.
Disfunzione erettile: un progetto
Nei mesi di ottobre e novembre, in tutto il Veneto, è stato presentato il progetto “Marroni Solidali”. Si tratta di una serie di iniziative, happening e attività di sensibilizzazione attuati dalla fondazione Foresta, nel corso dei quali sono stati anche annunciati gli esiti della ricerca. L’obiettivo è sensibilizzare gli uomini sulla prevenzione medica. Si tratta anche di essere consapevoli dei rischi collegati all’osteoporosi, all’andropausa, al diabete, all’obesità. E ancora: come appare chiaro, gli uomini si curano e controllano molto meno delle donne, come è stato dimostrato sulla base di molte ricerche in argomento.
Disfunzione erettile: screening gratuiti per gli uomini
Per chi vuol tenere la problematica sotto controllo, le occasioni non mancano. Aggiunge Foresta: “In sintonia con l’Oms, stiamo lanciando una campagna di screening gratuiti per gli uomini. Fino a novembre saranno gratuiti, basta prenotarli al numero verde 800100123”. Una chance per chi vuole mettersi al sicuro, evitando problematiche gravi.
Disfunzione erettile: è importante scoprire di averla
Può salvare la vita a molte persone, il fatto di sapere di avere anche una minima disfunzione erettile. La ricerca padovana è stata condotta su trecento maschi di età compresa tra i 35 ed i 65 anni e realizzata mediante analisi con eco-color-Doppler penieno (Pcdu). Foresta ha dichiarato: “I risultati hanno dimostrato che i pazienti con patologie delle arterie cavernose, quali l’aumentato spessore delle pareti o la presenza di placche aterosclerotiche presentano anche segni di compromissione vascolare generalizzata, soprattutto a livello della carotide e dell’arteria femorale”. Si tratta di un dato associato a un aumentato rischio di incorrere in futuro in patologie di natura cardiovascolare aumentando fino a sei volte il rischio di problemi cardiovascolari, come infarto e ictus.
Disfunzione erettile: gli uomini e il medico
Così ha concluso Foresta: “La reticenza dei maschi nel rivolgersi al medico si esacerba nel momento in cui viene coinvolta la sfera sessuale. Tuttavia, proprio la disfunzione erettile, una delle più comuni patologie andrologiche, rappresenta un significativo campanello d’allarme di importanti condizioni di salute sottostanti, in particolare concernenti il sistema cardiovascolare”. Bisogna sempre ascoltare i campanelli d’allarme.