Tumore della prostata: è il più diffuso tra gli uomini. L’obiettivo primario è prevenirlo. Il dottor Andrea Militello, eletto miglior andrologo e urologo d’Italia nel 2018, si è espresso in questo modo: “Al fine di prevenire il carcinoma alla prostata, è possibile dare un consiglio a ogni uomo sopra i 50 anni: quello di eseguire almeno una volta l’anno una visita preventiva da uno specialista urologo. Infatti il controllo periodico, del Psa (Antigene prostatico specifico) e dell’esplorazione rettale, da parte del medico possono permettere l’individuazione precoce della malattia, in modo tale da fornire maggiori possibilità per sconfiggerla.”
Tumore della prostata: utile uno stile di vita non sedentario
L’andrologo ha aggiunto: “Un altro modo per prevenire questo tipo di tumore è quello di avere uno stile di vita non sedentario, svolgere una buona attività fisica e applicare la dieta mediterranea, basata sul consumo di vegetali, frutta e olio di oliva“.
Tumore della prostata: le statistiche
Sono stati 35.300 i casi di tumori alla prostata diagnosticati nel 2018. Essi hanno un’incidenza negli uomini del 18% tra tutti i tumori e sono al primo posto tra tutti i tumori maligni.
La prostata: che cos’è?
La prostata è una ghiandola essenziale per la funzione riproduttiva maschile. Produce il liquido seminale, fondamentale per la sopravvivenza degli spermatozoi negli ambienti acidi della vagina. Nel corso della vita può capitare lo sviluppo di un carcinoma alla prostata.
Carcinoma: che cos’è?
Il carcinoma è un tumore maligno di origine epiteliale. Esso tende a invadere i tessuti circostanti e a formare metastasi. Può derivare da tessuti di rivestimento, come pelle e mucose oppure può essere di tipo ghiandolare. E’ uno dei tumori maligni più diffusi nel Bel Paese (oltre all’adenocarcinoma, nella prostata si possono trovare in rari casi anche sarcomi, carcinomi a piccole cellule e carcinomi a cellule di transizione).
Tumore della prostata: fattori di rischio
Che cosa avviene con l’avanzare degli anni? Aumenta di molto la possibilità di andare incontro a questa patologia.
Il più importante tra i fattori di rischio è, in effetti, l’età. Ecco gli altri fattori.
– Fattori ormonali: l’aumento del testosterone e dell’ormone IGF1 (entrambi favoriscono la crescita di cellule prostatiche)
– Fattori familiari: il rischio di riscontrare un tumore alla prostata aumenta per chi ha avuto un parente consanguineo colpito da questa neoplasia.
– Stile di vita: un’alimentazione ipercalorica, iperproteica e ricca di grassi saturi, l’obesità e la mancanza di esercizio fisico possono indurre alla nascita del tumore.
Tumore alla prostata: la classificazione
Ma come si classifica il carcinoma alla prostata? In base al grado e allo stadio. Il primo fa riferimento all’aggressività del tumore, il secondo invece indica lo stato della patologia.
Tumore della prostata: quando le dimensioni aumentano
Le problematiche legate al carcinoma alla prostata aumentano con la sua massa. Così conclude il dottor Andrea Militello: “Questo tipo di tumore non crea nessun problema fino a quando è di piccole dimensioni, risulta infatti asintomatico fino all’aumento della massa. Infatti quando le dimensioni del carcinoma aumentano si presentano i suoi sintomi: difficoltà a urinare, dolore o bruciore durante la minzione, bisogno continuo di urinare, senso di pienezza della vescica, sangue nelle urine, eiaculazione dolorosa e dolore alle ossa”. E’ una buona idea, per un uomo, tenere le proprie condizioni sotto controllo. Le patologie benigne, soprattutto dopo i 50 anni, talvolta provocano sintomi che potrebbero essere confusi con quelli del tumore.