Corbezzolo: è un frutto tipico del bacino del Mediterraneo. Si tratta di un arbusto della nostra terra, che purtroppo è stato quasi dimenticato. E’ una pianta quasi magica. Quando tutte le altre piante perdono le foglie, si spogliano e si preparano al riposo invernale, l’Arbutus unedo (questo è il nome scientifico della pianta di corbezzolo) prende vita. Le sue foglie sono sempre verdi, i rami più giovani tendono a sfumature rossastre, i fiori bianchi sono a grappolo, a forma di campanella. I suoi frutti, delle sfere poco più grandi delle ciliegie e vagamente somiglianti alle fragole, si colorano di arancio e di rosso: uno splendore per gli occhi, durante le giornate grigie dell’autunno avanzato e dell’inverno. Il frutto ha un sapore spiccatamene dolce, se mangiato a maturazione completa; al contrario, si avverte un sapore decisamente acidulo nelle bacche meno mature.
In antichità, la pianta di corbezzolo era considerata protettrice contro i malesseri del corpo. Si credeva che un rametto di corbezzolo tra le mani potesse scacciare gli spiriti maligni. I romani ne consigliavano un’assunzione moderata, poiché avevano notato che bastavano piccole quantità per dare problemi gastrointestinali alle persone più sensibili. Inoltre il frutto a maturazione completa poteva dare ebbrezza, per via del contenuto di alcol.
Nel Risorgimento, il corbezzolo assunse valore simbolico, poiché rappresentava il tricolore italico: il verde delle foglie, il bianco dei fiori e il rosso dei suoi frutti; tanto che il poeta Giovanni Pascoli dedicò alla pianta un’ode: “O tu che, quando a un alito del cielo/i pruni e i bronchi aprono il boccio tutti,/tu no, già porti, dalla neve e il gelo/salvi, i tuoi frutti;/e ti dà gioia e ti dà forza al volo/ verso la vita ciò che altrui le toglie,/ché metti i fiori quando ogni altro al suolo/getta le foglie;/i bianchi fiori metti quando rosse/hai già le bacche, e ricominci eterno,/ quasi per gli altri ma per te non fosse/l’ozio del verno;/o verde albero italico, il tuo maggio/è nella bruma: s’anche tutto muora,/tu il giovanile gonfalon selvaggio/ spieghi alla bora…”
Dai fiori del corbezzolo si ottiene anche un miele dal gusto leggermente amarognolo, ma molto aromatico, dalle proprietà nutraceutiche elevate. Non se ne trovano, tuttavia, grandi quantità, proprio perché la fioritura avviene ad autunno inoltrato, quando le api sono poco operative e il costo è particolarmente elevato.
Questo frutto ha infinite proprietà, da quelle antisettiche a quelle disinfettanti, antiinfiammatorie, depurative ed antiossidanti ed è ricco di vitamina C. Possiamo definirlo una vera e propria pianta officinale.
10 buoni motivi per consumare corbezzoli
- Il corbezzolo disinfetta le vie urinarie e ci protegge o aiuta a guarire da infiammazioni come la cistite: questo grazie all’arbutina, una molecola in esso contenuta.
- E’ un antibiotico naturale. L’elevato potere antiossidante dato dai polifenoli contenuti nel corbezzolo ci proteggono e contrastano virus e batteri e tutte la malattie da essi originate.
- E’ antiossidante. La presenza dei tannini e della vitamina C danno a questo frutto la capacità di contrastare i radicali liberi, ridurre l’aggregazione piastrinica e abbassare la pressione arteriosa con beneficio per le arterie, in particolare le coronarie.
- Ha effetti benefici su tutto il sistema cardiocircolatorio e sul cuore. Ci protegge da patologie come ictus, infarto e ipertensione.
- E’ un antitumorale. Gli antiossidanti e tutte le altre sostanze benefiche contenute nel corbezzolo contrastano la sintesi di neoplasie.
- L’infuso ottenuto con le foglie della pianta è ottimo per il trattamento dei disturbi e le infiammazioni gastrointestinali.
- Favorisce la depurazione del fegato e delle vie biliari.
- La bevanda ottenuta dal corbezzolo migliora l’umore. E’ quindi indicata in caso di stress da lavoro o studio.
- Il miele di corbezzolo è un ottimo lenitivo in caso di tosse e mal di gola. Aiuta inoltre a eliminare il catarro in eccesso.
- La presenza di collagene e di vitamina C fanno del corbezzolo un potente cicatrizzante in grado di guarire le ferite. E inoltre indicato per il trattamento estetico, poiché il collagene è in gradi di riempire le rughe e dare elasticità alla pelle donando lucentezza, colore e salute.
I nutrienti contenuti nel corbezzolo
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI | PER 100 g |
Valore energetico | 76 kcal |
Proteine | 1 g |
Carboidrati | 11 g |
di cui zuccheri | 6 g |
Grassi | 0.57 g |
Di cui saturi | 0.1 g |
Di cui monoinsaturi | 0.1 g |
Di cui poli-insaturi | 0.3 g |
Fibre | 17.3 g |
Sodio | 20 mg |
Perché non consumare il corbezzolo
Come già avevano intuito gli antichi romani, il corbezzolo deve essere assunto con moderazione per via della presenza di alcaloidi, in grado di provocare problemi all’apparato digerente.
Sono da considerare eventuali intolleranze o allergie tipiche della specie botanica di questo frutto.