Il corpo si può ascoltare: sì, ma come? E’ capitato a tutti di sentirsi dire, prima o poi, “ascolta il tuo corpo”. Ma che cosa significa esattamente? Come è possibile ascoltare il proprio corpo e captarne i messaggi?
Il corpo si può ascoltare: per saperne di più
In realtà i nostri corpi sono progettati per inviarci costantemente segnali. Sappiamo quando abbiamo fame o sete, quando siamo stanchi o, semplicemente, quando ne abbiamo abbastanza e vorremmo “spegnere” il nostro corpo.
A volte siamo bravi, e riusciamo a sintonizzarci con esso rispondendo alle sue necessità (“il mio stomaco sta brontolando: è ora di pranzo”).
Ma tanti hanno imparato, invece, a ignorare i segnali del proprio corpo, perdendo quella grande opportunità di mantenerlo sano e di scongiurare le malattie, che sono un po’ più difficili da trattare quando poi si manifestano.
Il corpo si può ascoltare: tendiamo a non farlo?
In sintesi, perché tendiamo a non ascoltare il nostro corpo?
Non è che non vogliamo, ma siamo spesso così impegnati con le nostre vite, le responsabilità, i doveri, che forse pensiamo di non avere il tempo per connetterci con esso. Al contrario, lo colleghiamo frequentemente ai bisogni più facili da cogliere — per esempio: spuntini a qualsiasi ora della giornata, caffè per tenersi svegli, pillole per alleviare sintomi della gastrite o del mal di testa — ed evitiamo di affrontare le cause sottostanti ai disagi fisici.
Siamo portati quasi a ignorarlo quando stiamo bene, mentre gli diamo tutta l’attenzione possibile appena qualche “meccanismo” si inceppa.
E non c’è da meravigliarsi se il giorno dopo, e quello dopo ancora, il ciclo continua.
Il corpo si può ascoltare: una relazione delicata
La relazione con il nostro corpo è qualcosa di molto delicato.
Il corpo, del resto, non può essere considerato come un’entità separata dalla mente: ogni istante riceviamo messaggi che arrivano sotto forma di sensazioni fisiche (caldo, freddo, piacere o dolore fisico…), oppure di sensazioni psichiche (tristezza, gioia, rabbia…). Un mal di testa, per esempio, potrebbe anche essere l’effetto di una rabbia soffocata, di tensioni non sciolte. Mente e corpo non sono mai divisibili, imparare ad ascoltare i bisogni autentici del proprio corpo aiuta a comprendere più profondamente se stessi.
“La mattina quando vi alzate, fate un sorriso al vostro cuore, al vostro stomaco, ai vostri polmoni, al vostro fegato. Dopo tutto, molto dipende da loro”. (Thich Nath Hanh)
Il corpo si può ascoltare: siamo sordi ai messaggi
Se siamo diventati sordi ai messaggi del nostro corpo, potrebbe accadere che lo stesso, sentendosi inascoltato, abbia premuto il tasto “mute”. Mettendo in pratica questi consigli, possiamo tornare ad alzare il volume, per ri-sintonizzarci.
Ascolta il tuo corpo (rallenta) – A volte, il modo più semplice per sintonizzarci sulle nostre esigenze è quello di fare una pausa. Fermiamoci un momento, prendiamo un respiro. Inspiriamo ed espiriamo. Chiudiamo gli occhi e chiediamoci come ci sentiamo, quali emozioni stiamo provando. Se ci sentiamo sotto pressione, potrebbe essere sufficiente una breve passeggiata all’aperto, una telefonata a un’amica, oppure ascoltare la nostra canzone preferita per sentirci ricaricati.
Saremo poi in grado di riprendere il nostro ritmo quando vogliamo ma, se dobbiamo imparare a rallentare, anche in questo dobbiamo esercitarci.
Ascolta il tuo corpo (fidati del tuo intuito) – Molte persone non si accorgono più di quanti “io dovrei….” utilizzano nel loro modo di comunicare, mentre la nostra intuizione proviene da un luogo interiore più “morbido”, un luogo molto più in contatto con ciò di cui abbiamo bisogno. Se ascoltiamo con attenzione, potremo osservare che i nostri corpi hanno un loro modo di dirci quando abbiamo più o meno bisogno di qualcosa. Saremo così in grado di dare al nostro corpo ciò che gli è necessario.
Ascolta il tuo corpo (tieni un diario) – Scrivere una sorta di giornale quotidiano sui messaggi del nostro corpo — annotando, per esempio, come ci sentiamo dopo aver mangiato certi alimenti (stanchi o pieni di energia?), dopo aver fatto la nostra corsetta quotidiana o, al contrario, un pisolino sul divano — può essere un’idea molto utile. Ricordiamoci di annotare anche quali sono i segnali di avvertimento, di pericolo, che il nostro corpo ci invia quando iniziamo a tirare troppo la corda: ci viene spesso mal di testa, soffriamo d’insonnia? Potremmo imparare molto su di noi e sul nostro corpo, in questo modo.
“Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere”. (Jim Rohn)
Ascolta il tuo corpo, usa il tuo potere
Se ci pensiamo bene, il nostro corpo ha un potere straordinario: può trasformarsi da malato a sano, da obeso ad atletico. Può dare la vita, guarirci da un comune raffreddore o da una grave malattia. Possiamo sviluppare muscoli, migliorare la nostra forma cardiovascolare e diventare più forti. Troppo spesso diamo per scontati i nostri corpi, senza pensare a quel che i nostri corpi possono fare per noi. Quando scegliamo consapevolmente di apprezzare il nostro corpo per tutto ciò che può fare, cambiamo totalmente il modo in cui lo trattiamo. Usiamo il nostro potere personale complimentandoci con noi stessi, godendo della nostra buona salute e amando la compagnia di noi stessi.