Sport e alimentazione: è possibile che i cibi salutari siano anche piacevoli per il palato.
Il pugile Emanuele Blandamura, detto il Sioux, campione europeo dei pesi medi, ha la tempra di un indiano d’America. Per il titolo mondiale dei pesi medi Wba, sfiderà il detentore Ryota Murata, il prossimo 15 aprile, alla Yokohama Arena (17.000 posti), a Tokyo, in Giappone. Dal 1967, nessun italiano combatte in questa categoria. Chiediamoci che cosa mangia.
Sport e alimentazione: la dieta del campione
Che cosa rende uno sportivo un vero campione? Anni di duro allenamento, rigore e disciplina, ma anche di una dieta particolare, studiata per potenziare al massimo l’organismo, in modo totalmente naturale.

Chi ha definito la dieta di Emanuele Blandamura? A idearla è stato Valerio Sanguigni, cardiologo e docente di Medicina interna all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, lo specialista che segue la sua preparazione atletica. Da sempre, è convinto che il nostro corpo, per dare il massimo, abbia bisogno di una miscela speciale di alimenti (ricchi di polifenoli) con elevato potere antiossidante: nello specifico nocciole, cacao scuro, miele e tè verde.
Ecco come si è alimentato, negli ultimi mesi, il pugile Blandamura: con questa speciale miscela antiossidante, che garantisce all’atleta agonista la possibilità di migliorare le proprie performance fisiche giorno dopo giorno; la fatica da stress si riduce di conseguenza.
Sport e alimentazione: la parola all’esperto
Queste le parole di Sanguigni: “I dati raccolti in questi mesi di allenamento dimostrano un evidente miglioramento della performance fisica di Blandamura, sia a livello di parametri cardiocircolatori che di stress ossidativo da sforzo”.
Ma qual è la peculiarità del mix di antiossidanti studiato da Sanguigni? La modalità di assunzione, poiché il preparato è infatti non solo nutriente e fortificante ma “goloso”: è brevettato sotto forma di barretta e di crema spalmabile.
Cibo buono e salutare, ecco la sfida
“Chi l’ha detto che i cibi che fanno bene alla salute debbano per forza essere ‘cattivi’? Mi sono sempre posto questa domanda”, dice Sanguigni. Questi lavora spalla a spalla con una équipe di specialisti di endocrinologia e statistica. Ha sperimentato la sua scoperta su 14 soggetti sani fra i 20 e i 38 anni, valutando in tal modo il potere antiossidante e fortificante del prodotto. I volontari sono stati sottoposti agli esami del sangue, poi hanno mangiato un gelato da 100 grammi. Infine, sono stati invitati a pedalare su una cyclette: dai risultati dello studio, recentemente pubblicato su “Nutrition”, è emersa una riduzione dello stress ossidativo e un miglioramento notevole della performance fisica.
Affiunge Sanguigni: “Quello di Tokyo sarà un evento eccezionale per l’Italia, se consideriamo che sono 50 anni che l’Italia non gioca un titolo mondiale di pesi medi: l’ultimo è stato Nino Benvenuti. Con Emanuele abbiamo fatto negli ultimi mesi un allenamento eccezionale, senza lasciare nulla al caso. Lui è molto motivato, sa di essere all’apice della carriera e che lo attende una sfida vera, tra le più importanti della sua vita”.
Blandamura: qualche dettaglio in più sulla sua biografia
Leggiamo qualche dettaglio dalla biografia di Blandamura.
E’ romano di nascita e ha una storia complicata alle spalle: è stato abbandonato dai genitori a sei mesi. La sofferenza che ha sempre portato con sé lo ha spronato a emergere. Oggi ha 38 anni, è buddista e ha un animo sensibile: è fortemente impegnato nel sociale, tra incontri sul bullismo nelle scuole e volontariato alla mensa dei poveri. Ecco il video del suo allenamento.
Così conclude Sanguigni: “Sono molto contento della sua preparazione, faremo una grande battaglia con l’obiettivo di vincere. Abbiamo entrambi un approccio orientale, ci sentiamo come i samurai”.