Esercizio fisico: i benefici sono molti. Secondo L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), è proprio l’inattività fisica il quarto più importante fattore di rischio di mortalità nel mondo. Si tratta, inoltre, del maggiore fattore di rischio per le malattie non trasmissibili: parliamo di patologie cardiovascolari, tumori e diabete.
Esiste, inoltre, una relazione biunivoca tra sport e ormoni. E’ il sistema endocrino a regolare l’omeostasi del corpo umano, durante l’esercizio fisico. L’esercizio fisico stesso un potente modulatore della funzionalità del sistema endocrino.
Esercizio fisico: sport fa rima con salute?
Quando la passione per lo sport diventa eccessiva, si cerca un potenziamento all’esterno dell’organismo: qualcosa che sembra al soggetto essere più efficace di dieta calibrata e allenamento.
Sulla base dell’ultimo report del Ministero della Salute, relativo ai controlli posti in essere nel 2017 su giovani e sport amatoriali, non c’è sport che sfugga al doping. Ci si riferisce, con la parola “doping”, all’utilizzo di un farmaco o di una pratica medica non a scopo terapeutico, ma al fine di migliorare il rendimento psicofisico. Le sostanze più utilizzate sono gli agenti anabolizzanti (48,3%), stimolanti (17,2%), corticosteroidi (8,6%) e diuretici e agenti mascheranti (8,6%).
Esercizio fisico: gli ormoni
Gli ormoni sono in prevalenza impiegati, come appare chiaro. Ormoni e sport, del resto, sono collegati direttamente, come detto, attraverso il sistema endocrino. Chi pratica sport deve controllare l’assetto ormonale. Si tratta della premessa, allo scopo di poter intraprendere un’attività sportiva, se si vuole arrivare ai massimi livelli nei risultati agonistici.
Come si agisce, dunque, nello staff medico dei campioni? Si opera in modo da far funzionare al meglio il corpo umano, macchina meravigliosa. Si salvaguardano salute, benessere e prestazioni, con qualche caso di doping di troppo. Se ci riferiamo al livello amatoriale e dilettantistico, poi, ci poniamo una serie di domande. Fare esercizio fisico significa davvero preservare la salute? Come deve essere praticato lo sport a tal fine? E ancora: che dimensioni ha il mercato delle sostanze dopanti e quali rischi prevede? Che cosa avviene al nostro benessere quando lo sport diventa un’ossessione?
Esercizio fisico e salute: la parola all’esperto
Abbiamo interpellato in argomento il dottor Paolo Cannas, medico sportivo. Queste le sue parole.

“Quando si parla di sport, ci si riferisce a un complesso sistema di valori in cui l’emulazione verso l’atleta o la squadra amata gioca un ruolo molto importante. L’emulazione si manifesta nei modi più diversi: dal possesso della maglietta, il cappellino, i gadget, l’attrezzatura sportiva, ma anche nell’imitare i tempi e i modi degli allenamenti professionali, fino all’assunzione di sostanze che possano migliorare le prestazioni. L’’aiutino’ serve a confermare ai soggetti che vi ricorrono l’importanza della meta rappresentata dalle prestazioni da campioni, alle quali evidentemente l’atleta sente di dover arrivare, quasi come un imperativo. I valori dello sport, il rispetto delle regole che ogni gioco comporta, la dimensione educativa, la solidarietà, lo sviluppo sano virtuoso del fisico e della mente, tra gli altri, vengono disconosciuti. Il concetto di benessere, da sempre accostato allo sport, da valore positivo assume la valenza negativa nel momento in cui lo sport diventa una mania, una patologia generando comportamenti che nulla hanno a che fare con la salute e che spesso ne comportano la perdita”.
Esercizio fisico: l’acquisto on line di prodotti dopanti
Ma c’è di più: parliamo di statistiche. Il dottor Cannas aggiunge: “L’Italia è il secondo Paese al mondo per i casi di doping a livello olimpico, come dichiarato dal numero uno del Coni Giovanni Malagò, e con un mercato italiano dei prodotti dopanti che arriva a 537 milioni di euro, il doping si sta allargando anche nel settore giovanile e degli sport amatoriali ma, mentre nel settore professionistico i controlli sono d’obbligo e vengono attuati, nell’ambito amatoriale/giovanile e soprattutto nelle palestre i controlli sono più difficili per la vastità delle realtà coinvolte. L’acquisto on line di prodotti dopanti è molto semplice e viene facilitato, per esempio, presentando gli anabolizzanti (ormoni) come anabolizzanti naturali al fine di far cadere qualsiasi cautela nell’acquisto: in alcuni casi, presumibilmente nei più giovani, c’è chi si dopa non avendone neppure la consapevolezza”.
Esercizio fisico: quando si svolge, che cosa succede?

Esercizio fisico: quando si svolge, che cosa succede? Abbiamo interpellato l’endocrinologo Roberto Castello. Ha dichiarato: “L’impatto dell’esercizio fisico sull’attività del sistema endocrino è ancora non del tutto conosciuto, in parte a causa dei numerosi fattori e variabili che possono interferire. Esse sono dipendenti sia dall’esercizio fisico stesso (tipo, intensità, durata), sia dal soggetto che lo svolge (età, sesso, composizione corporea, stato nutrizionale, patologie, farmaci e fattori psicologici). Le risposte ormonali dell’organismo possono essere acute e croniche. Le risposte del sistema endocrino sono proporzionali all’intensità dell’esercizio svolto, anche se non sempre in maniera lineare. Queste servono a indurre un adattamento del sistema cardiocircolatorio, ad attivare la produzione dell’energia, mobilizzare le riserve energetiche, a mantenere un’adeguata idratazione e, in parte, a reagire allo stress. Inizialmente, nel giro di pochi secondi dall’inizio dell’esercizio fisico, viene attivato il sistema nervoso simpatico con produzione di catecolamine anche da parte della ghiandola surrenalica; allo stesso tempo viene inibita la produzione pancreatica di insulina e viene stimolata la secrezione di glucagone. Proseguendo si passa alla seconda fase, che inizia sempre nel giro di un minuto dall’inizio dell’attività fisica, nella quale l’ipofisi inizia a secernere altri ormoni. Le malattie endocrine possono influenzare diverse attività metaboliche che presiedono lo stato della massa muscolare, del metabolismo energetico e dell’integrità psicofisica. Per questo è importante per chi volesse fare attività sportiva escludere un’alterazione ormonale. Ci sono alcune patologie endocrine per le quali sono necessarie terapie sostitutive, con farmaci che rientrano tra quelli vietati dal Comitato olimpico internazionale. Nei casi di un paziente atleta, la valutazione dello specialista endocrinologo è necessaria, al fine di trovare l’adeguato equilibrio ormonale tra benefici di salute e sovraesposizione tale da configurare un doping”.
Esercizio fisico: la miglior risposta dell’organismo
Il sistema endocrino: un meccanismo di valore. Vincenzo Toscano, Presidente dell’Associazione medici

endocrinologi (Ame), si è espresso in questo modo: “Il sistema endocrino rappresenta il network fondamentale per assicurare all’atleta la migliore risposta nell’esercizio fisico che va a svolgere, per cui la piena efficienza di questo sistema, integrato con quello respiratorio e cardiovascolare, che dal sistema endocrino sono peraltro controllati, è assicurata e mantenuta nel tempo. Diventano quindi fondamentali le competenze endocrinologiche all’interno dello staff medico che prepara e supporta l’atleta. Indispensabile far comprendere a chi fa sport, soprattutto ai ragazzi, che il sistema endocrino è un complesso e delicato equilibrio, nel quale il fai-da-te è molto pericoloso”.