Il pancreas è composto da una parte esocrina e una endocrina.
Il ruolo fisiologico del pancreas esocrino, che costituisce più dell’80% in volume, è quello di secernere enzimi digestivi responsabili per la digestione e assorbimento e assimilazione dei nutrienti, in particolare i grassi.
Il pancreas endocrino, meno del 2% in volume secerne gli ormoni per il controllo della glicemia.
Il succo pancreatico è secreto continuamente, con dei picchi dopo i pasti.
Come per la bile, la secrezione dei succhi pancreatici è stimolata dalla colecistochinina quando il chimo entra nel duodeno.
La pancreatite acuta
La pancreatite acuta è purtroppo una malattia imprevedibile e potenzialmente letale.
La prognosi dipende principalmente dallo sviluppo di insufficienza di organo o di infezione.
La maggior parte dei pazienti fortunatamente presenta forme lievi, autolimitanti.
Di solito si risolvono da sole entro una settimana.
Le cause più frequenti sono i calcoli biliari e l’abuso di alcol.
Il meccanismo con cui i calcoli biliari inducono pancreatite non è del tutto noto.
Due fattori sono stati suggeriti come possibile effetto scatenante:
- reflusso della bile nel dotto pancreatico, dovuto all’ostruzione transitoria dell’ampolla durante il passaggio dei calcoli
- l’ostruzione dell’ampolla dovuta a un calcolo incuneato o all’edema causato dall’infiammazione.
Le cause meno comuni sono:
- farmaci
- malattie delle vie biliari
- colecisti.
Come si manifesta?
La maggior parte delle persone con pancreatite acute, avverte dolore addominale epigastrico intenso e persistente.
Tipicamente trasversale all’addome (a barra), nei pazienti con pancreatite da calcoli biliari è ben localizzato, l’insorgenza più rapida e raggiunge intensità massima in 10/20 minuti.
In pazienti con pancreatite secondaria ad alcol l’insorgenza del dolore può essere più sfumata e il dolore meno localizzato.
In circa la metà dei pazienti si irradia posteriormente e persiste per diverse ore o giorni.
Si associano anche nausea o vomito che persistono per diverse ore.
Per il trattamento, bisognerebbe identificare ed eliminare la causa.
In genere è indispensabile il ricovero.
Non ci sono indicazioni dietetiche al riguardo ma è indispensabile il digiuno e l’idratazione.
Pancreas e pancreatiti: la pancreatite cronica
La pancreatite cronica invece ha cause multifattoriali in cui episodi ripetuti di infiammazione pancreatica portano a un’ampia sostituzione del tessuto cellulare pancreatico con tessuto fibrotico non funzionante.
Portando a conseguente dolore cronico anche molto intenso, insufficienza pancreatica esocrina ed endocrina, ridotta qualità e aspettativa di vita.
Anche in questo caso le malattie delle vie biliari, colecisti e alcol sono il principale fattore legato allo sviluppo di pancreatite cronica.
Per la maggior parte dei pazienti è richiesta ingestione equivalente a 5 bicchieri di alcol per 5 anni per sviluppare pancreatite cronica, ma meno del 5% di bevitori cronici la sviluppa.
Quindi sono sicuramente presenti altri co-fattori nello sviluppo della patologia, tra cui:
Altre cause possibili di pancreatite cronica sono simili a quelle della pancreatite acuta.
Come si manifesta?
La pancreatite cornica si manifesta con dolore addominale epigastrico che è il sintomo più importante, spesso si irradia alla schiena.
Si può accompagnare a nausea e vomito e i pazienti possono avere steatorrea (feci grasse), per insufficienza del pancreas esocrino, le feci sono oleose a causa della cattiva digestione dei grassi, ma è necessario che circa il 90% della capacità secretoria del pancreas sia compromessa perché si manifesti steatorrea.
La pancreatite cronica si associa a una serie di complicanze, le più importanti e comuni sono:
- Osteopenia e osteoporosi per deficit di assorbimento vitamina D
- Diabete
- Dipendenza da oppioidi dovuta al trattamento del dolore
Trattamento e alimentazione
Per il trattamento è importante la gestione del dolore che, in questi pazienti può essere molto intenso.
Inoltre:
- È imperativo lo stop all’assunzione di alcol e dell’abitudine tabagica.
- È consigliabile fare pasti piccoli e frequenti, con contenuto ridotto di grassi per evitare di stimolare la secrezione pancreatica che può essere dolorosa.
- Masticare lentamente i cibi
- Bere molta acqua e mantenersi idratati
- Supplementazione con antiossidanti
È possibile mangiare:
- Tutti i carboidrati
- Pesce magro e carni bianche
- Verdura cotta
- Frutta fresca di stagione
Vanno evitati:
- Carni grasse, formaggi grassi, insaccati e salumi
- Fritti
- Pesci grassi e crostacei
- Alcol
- Caffè
- Cibi piccanti
- Frutta secca e semi oleosi
L’olio evo, pur essendo un antiossidante per eccellenza e dagli effetti nutraceutici, deve essere assunto con grande moderazione poiché a tutti gli effetti un grasso.
Info utili
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