Russare: tutto su una problematica che spesso si minimizza
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Russare: tutto su una problematica che spesso si minimizza

11/09/2018
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Russare: tutto su una problematica che spesso si minimizzaRussare: non mancano persone che fanno dell’ironia su coloro che, durante il sonno, danno una prova tangibile di questa problematica. C’è chi, dopo aver assistito inerme al fenomeno, nel suo stesso letto, non desiste dal parlarne tra amici, quando ognuno è sveglio. Ci sono osservatori che riproducono, come in una pantomima, il suono prodotto dal russatore accanito, muovendo al riso gli interlocutori. Tra i russatori, c’è chi dà prova di imbarazzo, di fastidio; c’è chi minimizza.

Che problema c’è a russare?

Ma che problema c’è a russare? “La risposta alla domanda è quasi sempre correlata, almeno in parte, al biasimo sociale. In ogni gruppo o famiglia c’è almeno un membro che notoriamente è un russatore. Tali persone sono solitamente di sesso maschile e, tipicamente, padri o mariti e fidanzati le cui consuetudini notturne sono argomento di perenne derisione. Molti uomini trovano imbarazzante tale reputazione e possono diventare assai suscettibili in proposito, provando disagio a discutere in pubblico di ciò che viene considerata un’abitudine decisamente poco attraente”.

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Russare: che cos’è il russamento

Il russamento, definito dalla terminologia medica “stertore”, che significa “respirazione rumorosa”. Si Russare: tutto su una problematica che spesso si minimizzadetermina quando si dorme, poiché è proprio in quel momento le prime vie aeree collassano e possono essere parzialmente ostruite. Che cosa provoca, dunque, il rumore tipico? Una riduzione del tono muscolare. Le strutture presenti nella gola fluttuano e vibrano. Si possono determinare apnee notturne, dannose per l’organismo: sono causa di un abbassamento della concentrazione di ossigeno nel sangue.

Russare: trovare un rimedio può essere difficile

Comprendere e analizzare i rischi per la salute associati a questo disturbo è una pratica utile, al di là del giudizio sociale che ha su di sé chi è colpito dal russare.

Il 60% della popolazione si ritrova a russare. Ne è consapevole la comunità medica. La chirurgia e gli ausili alla ventilazione svolgono un ruolo concreto nel trattare il russamento, ma si tratta di provvedimenti estremi. Altre contromisure, semplici ma efficaci, spesso non vengono neanche tentate.

“I dibattiti che si oppongono a questa tendenza traboccano di terminologia medica troppo complessa, un gergo di causa-effetto completamente inaccessibile alla maggior parte delle persone che ne soffre. La realtà è che, come popolazione in generale, siamo beatamente inconsapevoli dei reali pericoli del russare e degli effetti distruttivi che questo esercita su ogni aspetto della vita di una persona”.

Russare: un’abitudine volontaria?

Russare: tutto su una problematica che spesso si minimizzaPratica inconsapevole o azione volontaria? “Analogamente al bere, fumare e mangiare cibi poco sani, il russare è un’abitudine volontaria. Potreste non aver scelto consciamente di iniziare, ma potete sicuramente scegliere di smettere. Al contrario di altri molteplici vizi e abitudini, la ricerca sui reali effetti del russare a livello di benessere generale della persona è virtualmente inesistente o i risultati non vengono presentati in modo tale da innescare un sano confronto. Le storielle su amici o membri della famiglia che la notte fanno tremare i muri non sono soltanto aneddoti ricorrenti, ma episodi che dovrebbero sollecitare un’indagine più approfondita sui rischi per la salute associati. Eppure, pare vi siano scarse motivazioni nello smettere di russare se non quelle fornite da meri fattori sociali”.

Smettere di russare: la parola all’esperto

Lo afferma Mike Dilkes, un consulente chirurgo otorinolaringoiatra londinese, che ha dedicato anni di ricerca alle cause e alle problematiche connesse a questo disturbo. Ha ideato un sistema che aiuta a smettere di russare: si tratta di eseguire esercizi per cinque minuti al giorno. Il metodo è esposto nel libro Stop al russare. Un metodo facile!

Questo testo è edito da Armenia; è in commercio dal 25 luglio di quest’anno e conta 96 pagine, per un prezzo pari a 8,50 euro. Tra gli autori delle citazioni riportate anche Alexander Adams, che ha iniziato la sua carriera professionale come esperto clinico ed è un notevole divulgatore.

Smettere di russare: come si svolgono gli esercizi

Gli esercizi si svolgono, per esempio, estendendo la lingua, oppure trattenendo la punta della lingua tra i denti ed emettendo suoni a bocca chiusa: a partire da un suono basso, si aumenta la frequenza. Il rafforzamento del palato molle si svolge con stretching (della bocca) ed estensioni (della lingua). L’ipofaringe si rafforza con la deglutizione ed emettendo suoni acuti, dopo aver tirato fuori la lingua il più possibile e aver respirato profondamente. Semplici pratiche, che aiutano il russatore a smettere.

Russare: il santo patrono dei russatori

“Il santo patrono dei russatori: ecco come il Daily Telegraph definisce Mike Dilkes. Ma quali problemi sono risolti dall’eliminazione di questa cattiva abitudine notturna? L’umore migliora. Le relazioni si rinsaldano. Le prestazioni lavorative aumentano di livello. Il soggetto, che riduce il rischio di apnee notturne, sembra più giovane.

Russare: non soltanto uomini

Non soltanto gli uomini, del resto, russano. “Un presupposto comune è che il russare sia un passatempo esclusivo degli uomini ma, sebbene rappresentino la maggioranza dei russatori a livello mondiale, anche un cospicuo 20% di donne adulte rientra tra i soggetti gravemente affetti e, nel loro caso, lo stigma sociale in genere è ben più pesante.

Russare può quindi essere un argomento estremamente delicato e, in molte situazioni sociali, argomento tabù quando si tratta di fare dell’umorismo. Se si considera l’intensità del suono che l’adulto medio produce quando russa, è facile capire perché il problema del russamento sia ritenuto tanto sgradevole e importuno”.

Russare: il livello del rumore

“Il livello di rumore generato dal russare si attesta tra i 60 e i 100 decibel. Anche all’estremo inferiore della scala, il volume medio può essere paragonato alla rumorosità di un aspirapolvere casalingo. I casi più estremi si avvicinano al volume che ci si aspetterebbe da una motosega o persino una motocicletta”. Un consiglio a chi ha il problema: bisogna correre ai ripari.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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