Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star bene

Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star bene

Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star beneArte e salute: arte da indossare, arte contro la tachicardia. Il concetto evolve sotto i nostri occhi. Cento persone possono partecipare alla medesima opera. Le opere d’arte possono essere indossate, e sappiamo bene quanto incida sul nostro stato d’animo quel che ci veste. Grazie all’arte soggetti diversamente abili possono affinare sensi in più, con i quali supplire in una qualche misura a quelli perduti. E ancora: con le onde elettromagnetiche, un’opera d’arte può anche variare in meglio il nostro stato di salute. Soffrite di tachicardia, rumoreggiate russando nel corso della notte? Una tipologia artistica, non più soltanto estetica, è nata per voi. E’ così che l’opera si estende in tutte le direzioni, sgretola nuovi confini, acquisisce connotati sempre diversi. Parliamo della maniera nella quale Giustino Caposciutti ha agito a più livelli nel mondo dell’arte: fino a raggiungere un’immersione totale in esso. Espone dal 1969. Ha allestito individualmente oltre 25 personali a Torino, Ferrara, Mantova, Arezzo, Vercelli, Livorno, Liegi (Belgio) e in altre città. Ma c’è di più. La sua attività si delinea seguendo diversi progetti, che questi plasma. Ha lavorato, come detto, ad Arte plurale e Arte partecipata. Nella BiosìArt, l’arte che risana, che è stata brevettata, alluminio e altri metalli favoriscono il benessere dell’individuo. Abbiamo raggiunto al lavoro Giustino Caposciutti, artista dalle mille risorse. Ecco quanto ha affermato.

Arte e salute. Nel progetto di BioSìArt si lavora a opere che producono benefiche onde elettromagnetiche: come sono fatte e come funzionano?

Siccome è molto arduo districarsi nel mondo dell’arte innanzitutto desidero esprimere il mio pensiero. L’arte o è d’avanguardia, di frontiera, innovativa oppure non è. L’arte d’avanguardia è quella che si inoltra in territori sconosciuti, inesplorati allargando e arricchendo così i confini del fare artistico e della conoscenza. In una prima fase vi è uno “spaesamento” che porta a dire “questa non è arte” ma pian piano attraverso la costanza dell’autore e la sua capacità di difendere il territorio a fatica conquistato questo viene assimilato al dominio dell’arte. Le opere BioSìArt rispondono appieno a questa premessa in quanto si occupano del rapporto arte/scienza/salute in un modo completamente nuovo.

Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star beneInfatti le opere BioSìArt sono solo apparentemente un fatto estetico, ma in realtà sono capaci di innescare processi di relazione e di esperienza tali da trasformare l’ambiente e le persone. Questo avviene perché ogni opera è costruita con materiali selezionati (legno, metalli, magneti, stoffe, colori…) e che opportunamente disposti sono in grado di trasformare l’ambiente elettromagnetico sia interno alle abitazioni che esterno. Senza addentrarci in spiegazioni tecniche di difficile comprensione, un’opera BioSìArt sfrutta le energie presenti nell’ambiente, positive e negative, attraendole nel suo interno, attraverso un centinaio di antenne. Le elabora e le restituisce attorno a sé potenziate nella loro componente benefica.

Per la legge di risonanza, un’opera BioSìArt benché ridotta di dimensioni può avere effetti su più stanze, poste anche su due o tre piani.

Arte e salute. Può citare testimonianze che riguardano gli effetti benefici di questo genere di arte?

Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star beneTestimonianza di Valentino B.

Arezzo, 27 maggio 2016

“Sto sperimentando il quadro BioSìArt da circa due settimane.
Confrontando il mio stato di salute prima e dopo l’installazione del quadro, queste sono le mie impressioni:
1- Il numero dei risvegli notturni è diminuito da due a uno e in qualche notte a nessuno.
2- Il sonno mi sembra più profondo e riposante.
3- Il russare è quasi scomparso, prima russavo a livelli alti.
4- Durante la giornata mi sento meno stanco e più lucido.”

Le opere BioSìArt sono il frutto di decenni di sperimentazioni nei campi più diversi, arte, educazione, scienza, medicine olistiche, fatte dal sottoscritto insieme a Giovanni Ghiraldotti.

Sono nate per risolvere i nostri particolari problemi di salute e visto il successo ne stiamo facendo partecipi tutti coloro che vogliano provarle.

Testimonianza di Cristina V.
Torino 19 gennaio 2016

“Sto sperimentando il quadro di BioSìArt da circa sette mesi.
Le mie considerazioni sono le seguenti:
1- Le energie fisiche e mentali sono molto aumentate
2- La tachicardia è scomparsa gradualmente
3- Scomparso il disturbo delle “gambe senza riposo”
4- Esami del sangue migliorati e normalizzati (le difese immunitarie prima erano basse)
5- Non ho avuto per ora attacchi influenzali di rilievo, mentre negli anni precedenti ero più soggetta a influenze.”

Le opere BioSìArt possono anche essere installate all’esterno e possono avere un raggio di influenza di centinaia di metri, proteggendo ed aumentando così l’energia sottile presente in modo sensibile. Possono essere utili sia nei luoghi abitati che in agricoltura dove sono state sperimentate in alcuni orti e uliveti con estremo successo.

Possono anche essere utilizzate per allevamenti di polli, conigli, bestiame, eccetera.

Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star beneArte e salute, ma non soltanto: dal 1967 Lei è educatore e artista insieme. Come si è fatta strada la figura dell’educatore nei musei?

Nel 1967 iniziai a lavorare come educatore in differenti strutture pubbliche e a poco a poco mi accorsi che la mia azione diventava più efficace quando all’educazione affiancavo l’arte.

Nacque così una nuova figura professionale, quella dell’artista educatore. Una figura che può rivolgersi all’utenza più varia, dalle persone disabili, agli adolescenti in difficoltà, agli emarginati. Un particolare sviluppo ha avuto la figura dell’educatore artistico presso i musei, ove svolge sia un ruolo didattico e di intrattenimento per le famiglie e i bambini sia il ruolo di aiutare le persone alla comprensione dell’arte contemporanea.

Arte e salute, un concetto a tutto tondo. Insieme a Tea Taramino lei è conosciuto per l’ideazione di Arte plurale. Di cosa si tratta?

Nel mio percorso di artista educatore mi sono occupato soprattutto dell’arte delle persone con disabilità psichica, sia conducendo laboratori che facendo attività di integrazione e promozione all’esterno delle strutture nelle quali operavo. Tutto questo con infinite difficoltà, soprattutto perché il cosiddetto “mondo dell’arte” non era propenso ad accettare come arte ciò che veniva fatto nei nostri atelier.

Dopo una serie di mostre con alterno successo l’idea vincente che ci giunse inattesa fu quella di far dipingere gli artisti disabili insieme agli artisti più noti di Torino.

Fu così che ad inizio 1993 con Tea Taramino (educatrice artista), Gianni Callegari (funzionario Provincia di Torino) e Gianfranco Billotti (gallerista) demmo vita a “L’ho dipinto con…” una formula di grande successo ripetuta nel corso degli anni e divenuta internazionale nel 2004 con il nome di Arte plurale. Questo lavorare a più mani sulla stessa opera nel rispetto reciproco permette oltre al superamento dell’arte dei disabili un arricchimento per tutti, tale che nel tempo questa modalità è divenuta prassi presso numerose strutture educative.

Arte e salute: si fondono quando si fa parte di un sistema corale. Come si determina il suo interessantissimo progetto dell’Arte partecipata?

Pochi mesi dopo il varo di Arte plurale il 24 settembre 1993 al fine di creare un collegamento fra la galleria ed il suo pubblico diedi vita a FiloArX, quello che è considerato il primo evento d’Arte partecipata al mondo. Ai circa 1000 invitati all’inaugurazione della nuova Galleria Arx fu inviato un filo di juta, pregando la persona che lo riceveva di elaborarlo a proprio piacimento, di firmare il talloncino legato ad un’estremità e di riportarlo in galleria, ove sarebbe stato ritessuto laddove era stato tolto.

L’entusiasmo delle persone fu tale che da allora a richiesta ho ripetuto FiloArX nelle situazioni più diverse, feste, matrimoni, scuole, discoteche, inaugurazioni… ma anche in contesti artistici importanti come musei, fiere (Artissima, Ability…), la Biennale di Fiber art di Chieri, Arte plurale, la galleria Contemporanea di Arezzo, l’atelier Ducale di Mantova…, o anche per manifestazioni di solidarietà e per promuovere il volontariato.

Ad oggi FiloArX ha coinvolto direttamente circa 26.000 persone con la produzione di una cinquantina di opere.

Arte e salute, salute da indossare. Quali sono stati gli sviluppi dell’Arte partecipata? Come le persone diventano un telaio vivente e come si realizzano i quadri da indossare?

Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star beneCome è ormai noto l’Arte partecipata ha avuto nel corso degli ultimi due decenni uno sviluppo internazionale molto ampio, tanto da essere considerata uno dei movimenti più significativi avvenuti a cavallo del millennio. Per quanto mi riguarda, oltre a FiloArX che ho messo a punto di volta in volta, nel 2008 ho ideato TESSERECHIERI: un evento che nel corso di una decina di mesi ha coinvolto un’intera città, Chieri, in una serie di attività di tessitura/de-tessitura, pittura, musica, e che ha avuto il suo momento finale in uno spettacolo pubblico in costume, allorquando una grande opera fatta da 100 persone è stata “tessuta” con il Telaio Vivente.

Anche questa modalità è stata riprese più e più volte in altre parti d’Italia (Torino, Roma, Moncalieri, Poggio Mirteto, Mazara del Vallo, Arezzo, Cortona, Reggio Emilia…) ma fra tutti gli eventi mi piace ricordare quello che passa sotto il nome di TESSEREXESSERE: IL RISCATTO fatto a Torino in occasione della Biennale internazionale di Arte plurale.

Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star beneNel 1972 alla Biennale di Venezia l’artista Gino De Dominicis espose una persona down, seduta, immobile quale oggetto della sua opera. Come rivincita, riscatto appunto, esattamente 40 anni dopo, il 3 giugno 2012 un artista (il sottoscritto) è stato tessuto all’interno di un’opera realizzata da 100 artisti disabili con il Telaio Vivente in costume interpretato da altrettante persone disabili. Il Telaio Vivente è un’azione performativa ove 10/15 persone interpretano i componenti di un telaio da tessitura meccanico, licci, pettini, spolette… Essi si muovono agli ordini di un tessitore, che (come un direttore d’orchestra, ndr) azionando delle bacchette colorate ne comanda i movimenti, così che avvenga la tessitura dell’opera nel modo prestabilito.

Dai costumi originali realizzati in tela bandera (una preziosa tela da ricamo inventata a Chieri nel ‘400) sono nate anche le opere d’arte da indossare. Sono grandi tele de-tessute, che presentano spazi vuoti, semitrasparenti e spazi pieni molto colorati e che possono essere indossate liberamente.

Arte e salute sono tra le mete di Giustino Caposciutti.Arte e salute, Giustino Caposciutti: come il mio quadro vi farà star bene Ci sono suoi progetti in cantiere per il prossimo futuro? Sta lavorando, in particolare, a mostre?

In questo periodo sono particolarmente concentrato nel far conoscere e promuovere la BioSìArt: perché ritengo che sia davvero la più grande novità artistica di questo inizio di millennio e perché può aiutare tante persone a vivere meglio.

Oltre a ciò ho in programma, a breve, una mostra personale con opere d’Arte partecipata, opere individuali di fiber art e opere BioSìArt presso la Galleria Arteregina, via Cibrario 14/I – Torino dal 16 febbraio all’11 marzo 2017.

About Isabella Lopardi

Isabella Lopardi ha lavorato come giornalista, traduttrice, correttrice di bozze, redattrice editoriale, editrice, libraia. Ha viaggiato e vissuto a L'Aquila, Roma, Milano. Ha una laurea magistrale con lode in Management e comunicazione d'impresa, è pubblicista e redattore editoriale. E' preside del corso di giornalismo della Pareto University.

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