Ossa fragili? Solo tre parole: gym, sole, vitamina D

Ossa fragili? Solo tre parole: gym, sole, vitamina D

Ossa fragili? Parliamo di osteoporosi una malattia che colpisce lo scheletro in ogni sua parte. In pratica la massa ossea si riduce oppure la qualità dell’osso stesso viene meno: condizioni che possono aumentare il rischio di frattura per traumi. Incidenti più o meno importanti come cadute accidentali o semplici attività della vita quotidiana che, in assenza di fragilità ossea,  sarebbero considerate normali. L’incidenza della malattia aumenta con l’aumentare dell’età, fino a interessare una grande fetta della popolazione con età superiore agli ottanta anni.

Fragilità ossea primitiva o secondaria

Quando si parla di osteoporosi è necessario fare due prime grandi distinzioni, quelle tra:

  • Osteoporosi primitive dovute a condizioni post menopausa o senili.
  • Osteoporosi secondarie determinate da varie patologie come ad esempio il diabete o addirittura dall’assunzione di farmaci.

Dunque, i fattori di rischio che possono portare all’ osteoporosi sono davvero molti e, in particolare, abbiamo:

  • L’età
  • Il sesso femminile
  • Un basso indice di massa corporea
  • Presenza di fratture pregresse e particolare fragilità
  • Familiarità per fratture di femore e vertebre
  • Fumo
  • Alcol
  • Carenza di vitamina D
  • Menopausa precoce in età inferiore ai 45 anni
  • Assenza o riduzione di attività fisica
  • Immobilizzazione protratta
  • Ridotto introito di calcio
  • Eccesso di sale che comporta l’eliminazione del calcio attraverso processi metabolici
  • Uso di farmaci come i glucocorticoidi, gli inibitori dell’aromatasi, gli inibitori di pompa protonica, anticoagulanti e diversi altri.

I farmaci che fanno bene alle ossa fragili

La terapia medica deve essere sempre concordata con il medico specialista e consiste nell’assunzioni di farmaci, prevalentemente bisfonati, molecole in grado di inibire il riassorbimento osseo. È utile anche l’integrazione di calcio e vitamina D.

La terapia non farmacologica invece consiste in un adeguato apporto di calcio che deve essere introdotto preferibilmente attraverso l’alimentazione. È fondamentale introdurre il giusto quantitativo di questo minerale il cui fabbisogno varia durante le fasi della vita. Il fabbisogno è massimo durante l’accrescimento osseo quindi in età pediatrica quando c’è bisogno di calcio per il nuovo osso che si forma. Addirittura, se durante la gravidanza o durante l’allattamento non c’è un’adeguata assunzione di calcio della madre, il bambino può rischiare l’osteopenia, una forma primitiva di osteoporosi.

Ossa fragili: vitamina D e ginnastica dolce

Anche la vitamina D è importante poiché indispensabile per l’assorbimento del calcio e il fissaggio di questo minerale nelle ossa. Al contrario del calcio, la vitamina D è presente negli alimenti solo per un 20%, la nostra fonte principale di vitamina D infatti è l’esposizione solare. Considerando però la nostra latitudine ed il fatto che ci copriamo con i vestiti, in moltissime persone è presente una carenza di questa vitamina. Si rende necessaria in questi casi la supplementazione farmacologica.

L’attività fisica è importante perché si è visto che periodi anche brevi di immobilizzazione sono dannosi per le ossa, è fondamentale mantenere sempre un grado minimo di attività fisica.

Alimenti ricchi di calcio

Utilizzare gli integratori è sicuramente molto importante, ma il suggerimento generale è seguire una dieta variegata che garantisca l’apporto di calcio e vitamina D tenendosi sempre in forma attraverso l’applicazione quotidiana nell’attività fisica esponendoci, quando possibile e con le dovute precauzioni, al sole.

Ecco una lista gli alimenti che non dovrebbero mancare nella dispensa di chi soffre di fragilità ossea

  • Naturalmente il latte e i suoi derivati in particolare il parmigiano reggiano ed il grana padano ma anche yogurt, mozzarella, ricotta, e altri formaggi freschi.
  • Gli ortaggi sono altri alimenti fonte di calcio, in particolare abbiamo la rucola, la salvia, il tarassaco, cicoria, radicchio, agretti, cavoli, carciofi, spinaci ed il basilico.
  • Anche la carne, il pesce e le uova contengono buone quantità di calcio, non bisogna però esagerare ma seguire le raccomandazioni di moderazione legate a questi alimenti.
  • Frutta secca e semi oleosi.

Info utili

Se sei interessato a maggiori informazioni sull’alimentazione o consigli per una dieta più equilibrata puoi chiedere consiglio a Daniele Sciotti scrivendo QUI

 

 

 

 

About Daniele Sciotti

Daniele Sciotti, biologo nutrizionista, dott. in Scienze della nutrizione umana Origini contadine e un amore incondizionato per la dieta mediterranea. Nato a Velletri, in provincia di Roma, da sempre a contatto con il verde e la natura di quei meravigliosi luoghi ricchi di tanta storia e soprattutto di tradizioni, inizia lo studio della scienza dell’alimentazione dopo aver sofferto di obesità. Una laurea magistrale in scienze della nutrizione umana conseguita presso l'Università San Raffaele di Roma Una laurea in scienze dell’alimentazione e gastronomia presso l’Università San Raffaele di Roma. Iscritto all’ordine nazionale dei biologi a seguito del superamento dell’esame si stato presso l’università di Tor Vergata Roma. "100 Alimenti 10 e lode" è la sua prima opera letteraria pubblicata ad agosto 2020.

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