Vitamine del gruppo B: al fine di mettere il bambino al riparo da possibili squilibri nella crescita, esse sono particolarmente indicate. Come garantire ai più piccoli il sano sviluppo verso l’età adulta?
L’alimentazione corretta e stili di vita adeguati sono fattori importanti. Il pediatra può indicare i macro e micro-nutrienti necessari alla crescita, comprese le vitamine. Questi può suggerire eventuali integrazioni, quando gli elementi non sono assunti attraverso un’alimentazione corretta e bilanciata.
Vitamine del gruppo B: nascono i “B Top Five”
I “B Top Five” sono cinque condizioni nelle quali è particolarmente raccomandata l’integrazione a base di vitamine del gruppo B.
Sono all’ordine del giorno diete sbilanciate, problemi intestinali, intensa attività sportiva, infezioni respiratorie ricorrenti, sovrappeso e obesità. Tutte situazioni nelle quali è una buona idea dare un aiuto all’organismo.
Mattia Doria, segretario nazionale alle attività scientifiche ed etiche della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), si è espresso in questo modo: “Le vitamine del gruppo B svolgono numerose funzioni essenziali per l’essere umano. Sono fondamentali per lo sviluppo di tutti gli organi e gli apparati, in particolare del sistema nervoso. L’organismo non è in grado di sintetizzare le vitamine del complesso B in modo autonomo in quantità sufficiente; ecco perché è importante il loro apporto attraverso un’adeguata alimentazione. Se l’alimentazione non basta, si può ricorrere alla supplementazione. I bambini, rispetto agli adulti, sono a maggior rischio di deficit di diversi tipi di micronutrienti, comprese le vitamine del complesso B: da un lato hanno minori riserve e, dall’altro, le carenze comportano più gravi conseguenze a livello fisico e cognitivo. L’esempio più eclatante e significativo è lo stile alimentare vegetariano/vegano non pianificato e adeguatamente supplementato.”
Vitamine del gruppo B: genitori italiani poco informati
Sono poche le informazioni diffuse tra i genitori italiani, per quanto concerne le vitamine del gruppo B e il ruolo dell’integrazione. Un’indagine in questo senso è stata condotta da Gfk Eurisko su un campione di oltre 350 madri italiane. Tra loro, sono ben 8 su 10 coloro che non sanno a che cosa servono. Soltanto 2 su 10 sanno che si trovano nel pesce, nella carne e nel latte; 4 su 10 sono a conoscenza del fatto che si trovano nella frutta fresca e secca. Soltanto 1 mamma su 10 sa che le vitamine del gruppo B forniscono energie e forza e aiutano a livello fisico riducendo l’affaticamento. Il 10% è informato del fatto che che migliorano le prestazioni del sistema immunitario; la stessa percentuale ritiene, a ragione, che l’apporto sia necessario in casi di sovrappeso o obesità del proprio bambino. 2 mamme su 10 hanno usato un’integrazione di vitamine del gruppo B in casi di malattia o di terapia antibiotica.
Vitamine del gruppo B: i risultati della ricerca
Ecco quanto evidenziato dalla ricerca: è necessario fare chiarezza e fornire informazioni precise e puntuali alle madri italiane, in modo da colmare le loro lacune. In questo contesto il pediatra ha un ruolo importante.
I 5 più frequenti utilizzi delle vitamine del gruppo B
Nel corso di un convegno, che si è svolto a Riva del Garda, i pediatri hanno classificato, sulla base della loro esperienza ambulatoriale, i 5 più frequenti utilizzi delle vitamine del gruppo B. Ecco quando è una buona idea introdurle:
- In caso di diete sbilanciate, causate da regimi alimentari nei quali sono escluse categorie di nutrienti al fine di far fronte a intolleranze e allergie, o per la tendenza di far adottare anche ai bambini alimentazioni alternative, come quelle vegetariane e vegane, non sempre ben pianificate e supplementate. L’integrazione di vitamine del gruppo B è importante per compensare le gravi carenze causate da queste diete.
- Al fine di combattere le infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini, può essere utile un adeguato supporto di micronutrienti necessari all’attività del sistema immunitario come le vitamine del gruppo B che, nel caso di un’alimentazione incompleta, è possibile integrare tramite specifica supplementazione.
- I problemi intestinali del bambino, strettamente connessi alla composizione del microbiota
intestinale e alla disponibilità di micronutrienti, tra i quali le vitamine del gruppo B, derivate sia dal metabolismo dei microrganismi commensali presenti nella flora intestinale, sia da una corretta alimentazione.
- I bambini che praticano un’attività sportiva a elevato dispendio energetico possono essere a maggiore rischio di carenze di nutrienti, specialmente per le vitamine del gruppo B, se vengono adottati modelli alimentari sbilanciati e non congrui ai fabbisogni legati all’esercizio fisico.
- L’obesità infantile non è soltanto associata a condizioni di rischio cardiovascolare, diabete, cancro e dislipidemie, ma anche a deficit di micronutrienti che possono condurre ad altri problemi di salute. La supplementazione del complesso vitaminico B può migliorare l’efficienza dei processi metabolici.
I “B top five” sono stati inclusi in un documento, da distribuire ai pediatri italiani. In tal modo, si danno alle madri italiane suggerimenti e indicazioni in tema di supplementazione vitaminica. Un passo in avanti.