Come proteggersi dall’influenza? Si tratta di evitare di essere confinati al letto e di essere bloccati, mentre il mondo continua a girare e la vita gloriosamente continua. Bisogna correre ai ripari. La stagione influenzale è iniziata da poco. Sono 647mila, secondo le stime, gli italiani colpiti da virus. E’ previsto un picco verso Capodanno: quando l’anno vecchio lascerà spazio al 2019.
Tra assenze dal lavoro, spesa per farmaci e assistenza, le famiglie italiane spenderanno 8,6 miliardi di euro e lo Stato 2,1 miliardi, per un totale di ben 10,7 miliardi: quasi quanto una manovra economica.
In Italia la circolazione dei virus influenzali è ancora a livelli di base.
Le Regioni più colpite risultano Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Abruzzo e Sicilia. La stagione sta seguendo lo stesso trend dello scorso anno. In totale potrebbero essere oltre 5 milioni gli italiani colpiti dall’influenza, nel corso dell’interna stagione 2018-19. Su tutto il territorio nazionale, i problemi sull’accesso ai vaccini si segnalano anche quest’anno, in termini di scorte insufficienti.
Come proteggersi dall’influenza (chiariamo che cos’è)
Che cos’è, dunque, l’influenza, se non una malattia respiratoria acuta causata dai cosiddetti “virus influenzali”? Non sempre si riflette, comunque, sul fatto che essa può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e addirittura la morte. Ogni anno, sulla nostra Penisola, la frequenza de i casi di influenza si aggira mediamente intorno al 9% della popolazione generale. La fascia di età 0–14 anni è quella più colpita: in essa l’incidenza è pari, in media, a circa il 26%. In Europa, ogni anno si verificano dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza. Tra i 15.000 e i 70.000 cittadini europei muoiono ogni anno di cause associate alla malattia. Il 90% dei decessi riguarda i soggetti di età superiore ai 65 anni e in particolare quelli con condizioni cliniche croniche di base.
Come proteggersi dall’influenza (come si trasmette)
Ma come si trasmette l’influenza? In modo semplice, poiché sono sufficienti le goccioline diffuse attraverso la tosse o gli starnuti e attraverso il contatto diretto o indiretto con le secrezioni respiratorie contaminate. Il periodo di incubazione, di solito, è breve: si protrae per circa due giorni, ma può arrivare anche a quattro. Se gli adulti possono diffondere il virus dell’influenza già a partire da un giorno prima che i sintomi si manifestino e fino a cinque giorni dopo l’inizio degli stessi, i bambini e le persone con un sistema immunitario indebolito possono essere più contagiosi.
Come proteggersi dall’influenza (la vaccinazione)
La vaccinazione è sempre la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. L’Organizzazione mondiale della sanità e il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-19, per questa ragione, indicano il 75% delle vaccinazioni come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.
Come proteggersi dall’influenza (obiettivo prevenzione)
Anna Teresa Palamara, membro della direzione scientifica dell’Istituto Pasteur Italia, si è espressa in questo modo: “Vaccinarsi è sempre il modo migliore di prevenire e combattere l’influenza, sia perché diminuisce notevolmente la probabilità di contrarla, sia perché in caso di infezione i sintomi sono meno gravi e, generalmente, non seguiti da ulteriori complicanze. Inoltre la vaccinazione antinfluenzale rappresenta un’importante misura di protezione, non soltanto per noi stessi, ma anche per chi ci sta intorno: riduce la probabilità di complicanze e il carico dell’assistenza sanitaria nei periodi di maggiore affluenza”.
Qual è, in sintesi, il periodo più indicato per vaccinarsi? Va da metà ottobre a fine dicembre, ma bisogna tenere a mente che l’immunità indotta dal vaccino declina nell’arco di 6-8 mesi. Per questa ragione, è necessario pensare alla vaccinazione, e attuarla, a ogni inizio di stagione influenzale. Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile. Per quanto riguarda i bambini che hanno meno di 9 anni e che non sono mai stati vaccinati prima, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane.
Come proteggersi dall’influenza (i sintomi)
Tutti conoscono bene i sintomi dell’influenza. In breve: la febbre, che si presenta in modo improvviso ed è generalmente alta, superiore ai 38°C; tosse (di solito secca); i dolori ossei e muscolari diffusi; il mal di testa; la spossatezza; il mal di gola e la congestione nasale. La tosse può essere grave e molto fastidiosa, e può durare 2 o più settimane. Altri sintomi possono essere presenti: la fotofobia (eccessiva sensibilità e intolleranza alla luce) e l’inappetenza. Non sono comuni sintomi a carico del tratto gastrointestinale, come la nausea, il vomito, la diarrea. Solitamente, questi ultimi sono provocati da virus simil-influenzali, che possono determinarsi soprattutto nei fanciulli.
Come proteggersi dall’influenza: latte, lana, letto
Lo affermano conoscenze comuni ai popoli: se si è sani, in caso di influenza possono essere utili “latte, lana e letto”. Queste le parole della professoressa Palamara: “In genere le persone sane non hanno necessità di consultare un medico nel caso in cui contraggano l’influenza o abbiamo sintomi simil-influenzali. Il miglior rimedio è il riposo a casa, stare al caldo e bere molta acqua, al fine di evitare la disidratazione. Si può assumere, se necessario, paracetamolo o ibuprofene: sia per abbassare la temperatura se la febbre è elevata, sia per alleviare i dolori. Non bisogna, tuttavia, assumere antibiotici, che sono farmaci che uccidono i batteri e non i virus. Soltanto nei casi più gravi, quando dovesse sovrapporsi una bronchite batterica, si possono assumere antibiotici: sempre, beninteso, dopo aver consultato il medico”.
Come proteggersi dall’influenza (le accortezze che possono aiutare)
Influenza? Ecco le accortezze che possono aiutare.
La professoressa Palamara si è espressa in questo modo: “Ecco le accortezze igieniche, al fine di evitare la trasmissione del virus influenzale. Oltre alle misure basate sui presidi farmaceutici, vaccinazioni e antivirali, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione della malattia. Quindi lavare spesso e accuratamente le mani, specialmente dopo aver tossito o starnutito. I disinfettanti a base alcolica possono rappresentare una valida alternativa in assenza di acqua perché riducono la quantità di virus influenzale dalle mani contaminate. Coprire sempre bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, possibilmente con fazzoletti monouso da smaltire correttamente. Evitare il contatto stretto con persone ammalate mantenendo, se possibile, una distanza di almeno un metro ed evitare posti affollati. Indossare una mascherina chirurgica può ridurre le infezioni fra i contatti stretti. Infine, evitare il contatto con occhi, naso e bocca dopo aver toccato superfici contaminate da virus”.
Come proteggersi dall’influenza (le complicanze principali)
La maggior parte delle persone, in genere, guarisce dall’influenza entro una settimana, senza richiedere cure mediche. Possono verificarsi, comunque, complicanze gravi, che possono addirittura provocare, come detto, la morte, soprattutto delle persone ad alto rischio.
Come proteggersi dall’influenza (le persone ad alto rischio)
I soggetti da preservare sono in particolare donne in gravidanza, bambini fra i 6 mesi e i 5 anni, anziani, pazienti con malattie croniche o sottoposti a terapie che indeboliscono il sistema immunitario, obesi gravi e personale sanitario. Qual è una delle complicanze più comuni? La sovrapposizione di un’infezione batterica a carico dell’apparato respiratorio (che potrebbe portare a una bronchite e aggravarsi fino a sviluppare una polmonite) e dell’orecchio (otite, sinusite, soprattutto nei bambini). Si determinano, tuttavia, anche complicanze a carico dell’apparato cardiovascolare (miocardite) e del sistema nervoso, oltre che l’aggravamento di malattie preesistenti. I soggetti di età superiore ai 65 anni fanno registrare più della metà dei casi complicati.
Influenza, come proteggersi (in caso di diabete)
Quando colpisce le persone con diabete, l’influenza può alterare i livelli di zucchero nel sangue. Essa causa iperglicemia o, nelle persone con diabete di tipo 1, cheto-acidosi diabetica. Durante la gravidanza, poi, se si contrae l’influenza può insorgere un travaglio prematuro (prima della trentasettesima settimana di gravidanza); occasionalmente, essa può essere causa di aborto spontaneo o parto prematuro. Tonsillite, otite, sinusite, convulsioni (nel bambino con febbre alta), meningite ed encefalite sono complicazioni meno comuni dell’influenza.
Influenza, come proteggersi (i costi)
Milioni di persone sono colpite, ogni anno, dall’influenza. Essa ha un forte impatto economico, dovuto dai costi diretti e indiretti. Questi ultimi, a loro volta, sono legati alla gestione dei casi e delle complicanze a essi associate. Da che cosa deriva la maggior parte dei costi? Dall’assenteismo lavorativo e/o scolastico indotto dall’infezione influenzale o simil-influenzale, oltre che dalla spesa per farmaci sintomatici di fascia C e quindi a totale carico del cittadino. Parliamo di antitosse, mucolitici, antinfiammatori e aerosol: si spendono circa 27 euro l’anno. Invece per il vaccino antinfluenzale, che potrebbe evitare molti dei casi di infezione, la spesa è di appena 2,40 euro. I vaccini restano l’arma di prevenzione più efficace e a basso costo: è importante che la popolazione comprenda la loro importanza. Saranno proprio i cittadini, quasi senza accorgersene, a spendere di più. Secondo le stime si tratta in media di 250 euro per influenza e sindromi parainfluenzali. Tenuto conto che ogni famiglia ha 2,3 componenti di media, l’esborso sarà il doppio rispetto a quello del Servizio sanitario nazionale, pari a 62 euro l’anno per malato.