Settimana mondiale della tiroide: ecco un dialogo a più voci
Attualità

Settimana mondiale della tiroide: ecco un dialogo a più voci

21/05/2018
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Settimana mondiale della tiroide: bisogna avere molta cura di questa ghiandola, che in particolar modo capta l’attenzione dal 21 al 27 maggio.

In Italia si organizzano iniziative di screening e incontri informativi sulle patologie tiroidee. E’ possibile consultare, al fine di ottenere informazioni, questo sito internet e la pagina Facebook dedicata “Settimana Mondiale della Tiroide”.

Tiroide: che cos’è?

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Paolo Vitti

Paolo Vitti, presidente della Società italiana di Endocrinologia (Sie), coordinatore e responsabile scientifico della Settimana mondiale della tiroide, si è espresso in questo modo: “La tiroide è una ghiandola molto piccola che produce però un ormone importantissimo per tutto il corpo, la tiroxina. Possiamo dire che la tiroide è la ‘centralina’ che regola l’energia di tutto il nostro organismo svolgendo una serie di funzioni vitali come la regolazione del metabolismo, la produzione di calore, il controllo del ritmo cardiaco, lo sviluppo del sistema nervoso, l’accrescimento corporeo, la forza muscolare e molto altro. Quest’anno il tema della Settimana mondiale della tiroide, organizzata con il patrocinio dell’Istituto superiore di Sanità è “Tiroide è energia” e ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione in merito ai problemi connessi alle malattie della tiroide e alla loro prevenzione: sono infatti oltre 6 milioni gli italiani con un problema a questa ghiandola che, quando non funziona correttamente, si riflette sul funzionamento di tutto il corpo e, per tale motivo, occorre non trascurare alcuni campanelli d’allarme rivolgendosi al proprio medico in ogni caso di dubbio”.

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Settimana mondiale: la tiroide è energia

Vincenzo Toscano, presidente dell’Associazione medici endocrinologi (Ame), ha dichiarato: “Se la tiroide è

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Vincenzo Toscano

energia, le malattie della tiroide hanno un importante impatto su tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana. La malattia della tiroide più frequente è la tiroidite di Hashimoto, infiammazione cronica autoimmune, che può presentarsi a tutte le età. Molto subdola è la forma post-partum che, condizionando l’umore e il benessere della neo-mamma, viene frequentemente scambiata per depressione e non trattata. Il campanello d’allarme della ridotta funzione della tiroide è proprio il facile affaticamento, il tono depresso dell’umore, l’anemia e la caduta dei capelli. Tuttavia questi sintomi sono comuni a molte altre patologie ed è quindi importante creare cultura e sensibilità su questa ghiandola per poter fare diagnosi precoci. Esiste anche una malattia della tiroide da eccesso di funzione, l’ipertiroidismo, che sprigiona il massimo dell’energia dal nostro organismo spingendo sull’acceleratore della funzione di tutti gli organi con un bilancio spesso negativo a discapito del peso e perdita di massa muscolare”.

Settimana mondiale della tiroide: le malattie

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Furio Pacini

Secondo Furio Pacini, presidente dell’Associazione italiana della tiroide (Ait), “Una volta scoperte, le malattie della tiroide sono in genere molto ben curabili col ripristino di una normale qualità della vita. Le terapie si possono avvalere dell’ormone tiroideo sintetico nel caso dell’ipotiroidismo, di farmaci tireostatici nel caso dell’ipertiroidismo e della terapia chirurgica nel caso di noduli tiroidei o del cancro”.

Settimana mondiale della tiroide: il modo più efficace per prevenire

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Massimo Tonacchera

Come spiega Massimo Tonacchera, segretario Ait, “Il modo più efficace per prevenire le malattie della tiroide è assumere iodio in quantità adeguate, poiché questo elemento è il costituente essenziale degli ormoni tiroidei. Il fabbisogno quotidiano stimato di iodio è di 150 microgrammi per gli adulti, 90 per i bambini fino a 6 anni, 120 per i bambini in età scolare e 250 per le donne in gravidanza e durante l’allattamento. L’Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda, quindi, l’utilizzo di sale iodato e, se necessario, una quantità supplementare di iodio tramite l’assunzione di integratori, in special modo durante la gravidanza e l’allattamento.”

Settimana mondiale della tiroide: la madre e il bambino

Antonella Olivieri, responsabile scientifico dell’Osservatorio nazionale per il monitoraggio della

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Antonella Olivieri

iodoprofilassi in Italia (Osnami), ha affermato: “A 13 anni dall’approvazione della legge 55/2005, che ha introdotto il programma nazionale di iodoprofilassi, lo stato nutrizionale iodico degli italiani è sicuramente migliorato. I dati più incoraggianti riguardano il TSH neonatale, ovvero il marcatore che viene utilizzato nello screening neonatale dell’ipotiroidismo congenito che indica lo stato nutrizionale iodico della popolazione dei neonati e, indirettamente, delle loro madri. Grazie alla collaborazione dei centri di screening neonatale regionali e interregionali sul territorio, oggi sappiamo che, nonostante si sia ancora lontani dagli obiettivi fissati dall’Oms che indicano nella soglia massima del 3% di valori elevati di TSH neonatale (> 5,0 mU/L) l’indice di iodosufficienza, il trend è molto positivo, con una diminuzione del 10% negli ultimi due anni e del 17,2% dal 2004 ad oggi (6,4% nel 2004; 5,9% nel 2015; 5,3% nel 2017). Questi dati, anche se incoraggianti, suggeriscono che ulteriori sforzi devono essere fatti per garantire la corretta assunzione di iodio in gravidanza, al fine di scongiurare gli effetti negativi sullo sviluppo neuropsichico dei neonati, che possono essere causati anche da una carenza iodica lieve”.

Settimana mondiale della tiroide: condizioni in età pediatrica

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Ivana Rabbone

Queste le parole di Ivana Rabbone, vicepresidente della Società italiana di Endocrinologia e Diabetologia pediatrica (Siedp): “Una normale funzione tiroidea, importante in tutte le età della vita, diventa fondamentale in età pediatrica per assicurare un adeguato sviluppo psico-fisico dall’epoca prenatale fino all’adolescenza. Anche una carenza iodica di grado moderato può portare al mancato raggiungimento del potenziale intellettivo del bambino con una riduzione di 10-15 punti di quoziente intellettivo; per questo è in atto un progetto formativo sul tema della iodoprofilassi indirizzato agli insegnanti della scuola primaria e secondaria. Inoltre, lo screening neonatale dell’ipotiroidismo congenito rappresenta oggi un successo consolidato nella prevenzione della disabilità mentale attraverso una diagnostica precoce di questa patologia”.

Settimana mondiale della tiroide: la ghiandola e gli anziani

Precisa Fabio Monzani, della Società italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg): “Le patologie endocrine

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Fabio Monzani

risultano tra le più frequenti malattie croniche nell’anziano e in particolare l’ipertiroidismo può risultare difficile da diagnosticare perché i sintomi come palpitazioni, cadute accidentali e fratture possono essere facilmente confusi con altre patologie legate all’età. Rispetto al giovane adulto, l’anziano risulta più vulnerabile alle complicanze cardiovascolari e metaboliche dell’eccesso di ormoni tiroidei e pertanto il trattamento va intrapreso tempestivamente”.

Settimana mondiale della tiroide: asportazione

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Luciano Pezzullo

Così si è espresso Luciano Pezzullo, della Società italiana unitaria di Endocrinochirurgia (Siuec): “L’asportazione della tiroide è un intervento sicuro ed efficace ma è un intervento delicato in quanto la ghiandola da asportare è vicina a strutture che controllano importanti funzioni come la voce e l’equilibrio del calcio nel sangue e nei tessuti. Le complicazioni sono molto rare ma quando si verificano sono molto serie. Ne deriva che la scelta della tiroidectomia deve essere attenta e ponderata. Le nuove conoscenze derivate dalla clinica e dagli studi stanno determinando un cambiamento nell’atteggiamento chirurgico che nei prossimi anni sarà meno aggressivo e nei casi di basso rischio sarà anche solo un atteggiamento ‘osservazionale’ evitando l’intervento. Negli ultimi anni la chirurgia tiroidea è diventata da un lato sempre più conservativa e dall’altro sempre più personalizzata per il singolo paziente, basandosi sui fattori di rischio clinico e genetico”.

Settimana mondiale della tiroide: indirizzare e personalizzare

Maria Cristina Marzola, consigliere dell’Associazione italiana di medicina nucleare (Aimn), ha aggiunto:

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Maria Cristina Marzola

“Attualmente, la medicina personalizzata sta assumendo un’importanza sostanziale nella clinica per aumentare l’efficacia delle terapie ed evitare trattamenti non necessari e dispendiosi. La cosiddetta ‘teranostica’ (dalle parole ‘terapia’ e ‘diagnostica’) rappresenta una nuova frontiera della medicina che, facendo uso delle informazioni ottenute dalle immagini mediche, è in grado di indirizzare e personalizzare uno specifico approccio terapeutico nel singolo paziente. A questo scopo, la medicina nucleare prevede l’uso di molecole, come il radioiodio, per il ‘targeting’ molecolare che possono essere usate sia per la diagnosi che per la terapia di diverse patologie come i carcinomi tiroidei”.

Settimana mondiale della tiroide: nuova medicina di precisione

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Luisa La Colla

Così conclude Luisa La Colla, presidente del Comitato delle associazioni dei pazienti endocrini (Cape): “La nuova medicina di precisione o personalizzata basata sulle differenze individuali, sulla variabilità genetica, su quella dovuta all’ambiente, dallo stile di vita e addirittura dalla personalità dei singoli individui, consente oggi al paziente di partecipare attivamente al proprio percorso terapeutico collaborando con tutti i professionisti coinvolti. In questo contesto è sempre più importante l’attività di informazione su stili di vita corretti e percorsi di prevenzione svolta dalle associazioni dei pazienti. Per la prevenzione delle malattie della tiroide non è necessario attuare programmi di screening ecografico generalizzato che portano a sovra-trattamento e costi non necessari, ma puntare su una corretta e capillare attività di informazione sulla popolazione ‘sana’”.

Settimana mondiale della tiroide: notizie aggiornate

Per informarsi in merito alla tiroide e sulle patologie che possono colpirla, al fine di chiarire ogni dubbio sono necessarie notizie affidabili e sempre aggiornate. Già da lunedì 14 maggio utili contenuti sono disponibili online: il progetto è nato dalla collaborazione tra Ibsa e Edra. Il sito è diviso in sezioni. Fornisce dati e informazioni sulla tiroide e affronta approfondimenti su tutte le patologie che la riguardano. Una sezione è dedicata all’alimentazione e a come questa può influire sull’attività ormonale. Un’altra è dedicata alla figura dei care-giver, coloro che forniscono aiuto a chi soffre di patologie legate alla tiroide. Fondamentale l’area dedicata ai falsi miti in circolazione. Qual è l’obiettivo? Smascherare le dicerie che spesso si ricorrono in rete a favore della diffusione di una corretta informazione.

Settimana mondiale della tiroide: le fake news

Attenzione particolare è dedicata alle fake news da smascherare, in ispecie per quanto concerne tiroide e gravidanza.

L’endocrinologo più vicino può essere individuato.

Sarà attiva a breve la sezione “Chiedi all’esperto”, attraverso la quale si potrà chiedere il consulto online di uno specialista.
Sono oltre sei milioni gli italiani che soffrono di problemi alla tiroide. Al fine di scoprire come affrontare la malattia e decifrare i campanelli d’allarme che lancia il nostro organismo, è necessario informarsi in maniera adeguata e rivolgersi per accertamenti e cure agli specialisti del settore.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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